"[...] I know there is no tomorrow
All I ask is
If this is my last night with you
Hold me like I'm more than just a friend
Give me a memory I can use
Take me by the hand while we do what lovers do
It matters how this ends
'Cause what if I never love again?"-
«Ma che è 'sta caciara?»
Simone si bloccò a metà scala dopo aver udito la voce di Manuel. Si voltò leggermente verso di lui e sorrise imbarazzato «Volevo scendere le valigie»
Manuel scese due gradini, ancora gli occhi appiccicati per il sonno e i capelli scombinati «E dovevi farlo alle nove de mattina? Da solo, per giunta»
«Scusa» disse «Ci ho provato a tirarla su di peso ma è troppo pesante e allora ho pensato di trascinarla giù»
«Geniale, effettivamente» lo prese in giro Manuel «Peccato che stai a fà 'n rumore della madonna co' ste ruote»
«Lo so, lo so, perdonami. È che sono in ansia e se non mi metto a fare qualcosa mi metto a pensare e...»
«Vabbè, se semo capiti. Non ti preoccupare» lo tranquillizzò Manuel «Te do 'na mano io, dai» alzarono entrambi la valigia che Simone stava portando al piano inferiore e scesero lentamente le scale «Stà attento, non cascà, te prego» rise
«Ci sto provando» rispose Simone cercando di guardare dove stesse mettendo i piedi, era difficoltoso scendere le scale all'indietro
«Ma che c'hai messo qua dentro? Te stai portando tu' padre appresso?»
«Scemo» mormorò «Ci stanno tutti i miei vestiti dentro»
«Mortacci» esclamò quando appoggiarono finalmente la valigia a terra e Simone poté trascinarla verso un angolo accanto alla porta d'entrata
«Così domani mattina è tutto pronto. Manca solo l'ultimo che è il bagaglio a mano ma quello lo chiudo domani prima di andare» disse Simone tra sé e sé «Grazie per avermi aiutato»
«E di che» Manuel si mise le mani sui fianchi «Tanto ormai m'avevi svegliato, quindi» scherzò
«Mi dispiace» rise Simone «Scusa, non mi andava di aspettare né papà né che ti svegliassi»
«Non ti preoccupare Simò» ripeté prima di avviarsi verso la cucina, sbadigliò senza curarsi di portare la mano davanti la bocca e accese la macchina del caffè, era il suo primo pensiero ogni mattina «Te lo vuoi?»
«Eh?» chiese Simone, era distratto, guardava ogni angolo della casa per cercare di catturare quanti più dettagli possibile. Era il suo ultimo giorno lì. Qualche giorno dopo avrebbe aperto gli occhi e si sarebbe trovato in una stanza nuova, in una casa nuova, in una città nuova
«Il caffè, lo vuoi?»
«Ah no, l'ho già preso» avanzò verso il tavolo e prese posto
«Ma da quanto sei sveglio?»
«Dalle sei, circa» accennò una risata «Infatti ho visto pure papà e Anita andar via»
«Sei agitato?»
«Abbastanza. Non la smetto di pensare e non mi fa bene»
«Ma a proposito, tutto a posto co' 'a casa, poi?»
«Diciamo. È una cosa che devo risolvere lì di persona perché è tutta una roba che riguarda documenti, cose varie, e quindi serve la mia presenza fisica, ecco» accennò una risata prima che Manuel prendesse posto di fronte a lui con una tazzina fumante tra le mani
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Coordinate || Simone x Manuel
Fanfic"Simone, lentamente, si voltò e quando i loro occhi si incrociarono entrambi ebbero flashback di luci rosse in un bagno, di mani e corpi intrecciati e di lingue su pezzi di pelle scottante. Simone deglutì a fatica mentre l'altro gli riservò un sorri...