Durante quell'ultima notte Simone non avrebbe nemmeno immaginato che, quattro anni dopo, si sarebbe ritrovato a passeggiare lungo i Navigli, guardandosi intorno nella speranza di vedere un volto conosciuto, il suo volto.
Non era lì per caso.
Durante tutti quegli anni gli era capitato di ricevere delle lettere da parte di Manuel, lettere in cui si aggiornavano a vicenda sulle proprie vite.
Erano sempre lettere anonime, Simone non aveva mai capito perché l'altro fosse tanto misterioso né aveva ricevuto risposta alla sua richiesta di spiegazioni. Infatti, ad un certo punto, smise anche di fargliele, quelle domande. A lui bastava sentirlo ogni tanto e sapere stesse bene.Avevano provato in tutti i modi ad evitare qualsiasi contatto diretto, tanto da dividersi le giornate di festa da passare in famiglia.
Avevano scelto di comune accordo di non vedersi perché erano consapevoli che, se l'avessero fatto, sarebbero ricaduti nel vortice della passione, perché l'attrazione fisica era sempre stata più forte di tutto tra loro e non erano mai riusciti a resistere alla tentazione.Ma avevano deciso che dovevano farlo, dovevano restare distanti e ricostruire le proprie vite dal punto in cui erano state distrutte.
E c'erano anche riusciti, con successo: Simone aveva preso la laurea tanto ambita e sofferta e Manuel aveva iniziato un corso di scrittura che gli stava dando molte soddisfazioni.
Tant'è che, con l'ultima lettera, a Simone venne consegnato anche un altro pacco, leggermente più grande dentro al quale trovò una pila di fogli rilegati alla bell'e meglio che, dopo aver letto la lettera, capì fossero l'insieme delle pagine che Manuel avesse scritto, la prima bozza del suo primo libro completo.Sei la prima persona a cui lo faccio leggere, gli aveva scritto Manuel in quella lettera e Simone non poté fare a meno di emozionarsi.
Lesse quelle pagine con dedizione, ripose la giusta attenzione ad ogni parola, così come aveva sempre fatto con le sue.
Sapere di avere tra le mani un intero libro scritto da Manuel gli faceva tremare ogni fibra del corpo, a maggior ragione quando si rese conto che quella raccontata in quelle pagine era la sua storia, la loro storia sotto falsi nomi.E fu terribilmente doloroso leggere delle emozioni provate da Manuel - Michele nel libro - in seguito alla diffusione di quel video.
Simone lo aveva vissuto Manuel a pezzi, lo aveva letteralmente raccolto dalla strada durante le prime luci dell'alba, aveva provato in tutti i modi a stargli accanto nonostante gli facesse male averlo intorno e non poterlo amare, doveva imparare prima ad amare nuovamente sé stesso.
Ma leggere quelle parole, quelle sensazioni, consapevole che venissero direttamente dal cuore di Manuel lo aveva ridotto in mille pezzi.Lesse l'intero libro durante una sola notte.
Arrivato all'ultima pagina si accorse che, in questa, vi erano delle coordinate scritte nell'angolo sinistro del foglio e lo capì subito fosse un indizio lasciato lì dal proprio amato. Una tacita richiesta di rivedersi, di dare inizio al loro nuovo tempo.E Simone le cercò, quelle coordinate, per capire a quale città corrispondessero. Anche lui aveva tanta voglia di iniziare la loro nuova vita, anche lui pensava fosse arrivato il momento di iniziare di nuovo da zero, mettere un punto a ciò che avevano vissuto - insieme e individualmente - e ripartire seguendo un nuovo sentiero. Ché anche se fanno paura i sentieri mai esplorati prima, si trova un briciolo di coraggio in più quando lo si fa con qualcun altro.
Per questo, invece che passeggiare lungo la Senna, Simone si era ritrovato a passeggiare lungo i Navigli. Aveva preso il primo volo verso Milano non appena finito di leggere il libro. Non voleva più aspettare, non voleva più passare un singolo momento lontano da lui ora che sapeva con certezza fosse pronto a riprendere la loro storia.
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Coordinate || Simone x Manuel
Fiksi Penggemar"Simone, lentamente, si voltò e quando i loro occhi si incrociarono entrambi ebbero flashback di luci rosse in un bagno, di mani e corpi intrecciati e di lingue su pezzi di pelle scottante. Simone deglutì a fatica mentre l'altro gli riservò un sorri...