CHAPTER 3

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*Stella's pov"
ormai erano passate 3 settimane da quando io e Eddie avevamo iniziato lo scherzo. legammo abbastanza, pur avendo due caratteri abbastanza differenti tra loro.

in quel momento eravamo a casa sua. stavamo io seduta e lui sdraiato sul suo letto a fumare e a chiacchierare come al solito.
«ehi Ed, stavo pensando una cosa» dissi
«a cosa?» rispose con la voce stanca
gli feci notare come per uno stupido scherzo, io e lui eravamo diventati amici in poco tempo.
«ehh ogni tanto ci penso anche io. credo dipenda dal fatto che siamo molto diversi. tu sei intelligente, popolare.. io invece sono lo svitato che gioca a d&d con i ragazzini»
«non sei solo svitato, sai?» alle mie parole fece una faccia dubbiosa
«no dai, sei anche simpatico, ogni tanto» dissi sarcastica
«davvero? aww grazie signorina Riggs, mi delizia con le sue dolci parole» rispose con lo stesso tono
in realtà lo pensavo veramente. non era pessimo come molti dicevano, anzi, con me era molto carino.
«sempre meglio di di "strambo" o "satanista"»
«lasciali parlare» dissi

*Eddie's pov*
a quel punto si sdraiò, e mi chiese con voce timida se potesse appoggiarsi a me per riposare un po', e io annuii.
la chiamai.
«sì?» disse stanca
«ti posso dire una cosa? promettimi di non prendermi in giro però»
«hahaha va bene»
«dai non ridere, sono serio, per una volta»
«scusami. dimmi pure»
«in realtà è un po' che ci penso»
« e non tenermi sulle spine»
«no basta, mi hai rotto» e per vendicarmi, iniziai a farle il solletico. iniziò a ridere a crepapelle pregandomi di smettere.
anche lei non era pessima, alla fine.

pian piano, tra le chiacchiere e le risate, ci addormentammo.

*Stella's pov*
il mattino seguente ci svegliammo nella stessa posizione. ci alzammo, un po' imbarazzati dalla situazione, ci cambiammo e andammo a scuola insieme come quasi tutte le mattine nell'ultimo periodo. non appena arrivammo a scuola, come al solito, tutti ci guardavano, ma ci stavano facendo l'abitudine ormai. ci separammo, e non appena entrai in classe, vidi Jason Carver che parlava con i ragazzi della sua squadra. le nostre famiglie si conoscono dai tempi del liceo, quindi io e lui siamo cresciuti insieme, sebbene non mi sia mai stato particolarmente simpatico. si avvicinò a me.
«ehi Stella»
«ciao Jason. siete tornati dalla trasferta vedo»
«sì. comunque tra gli allenamenti e le partite mi sono perso qualche passaggio»
«è una battuta sul basket?»
con faccia schifata e avvicinandosi alla mia faccia, mi disse che aveva saputo che io e "il matto" ci stessimo frequentando.
«e.. questo ti crea qualche problema?»
«oh andiamo, tra tutti i bravi ragazzi che ci stanno a scuola, proprio con quello ti dovevi mettere? rovinerà la tua reputazione»
«è un bravo ragazzo, dovresti conoscerlo»
come suo solito, cominciò a dire che era un satanista, uno sfigato, un matto eccetera.
«ti sta trascinando verso il lato oscuro. non ti mischiare con lui»
«mischiare? neanche lo conosci» iniziai a innervosirmi
«al matto? lo conoscono tutti. farà diventare matta pure te»
«Jason dai lasciala stare» si intromise Steve
«oh no, Harrington, il mammone della Hawkins High, che paura» disse prendendolo in giro «dai Stella, lascia perdere quel malato stramboide e torna a uscire con la tua gente»
cercai di zittirlo ma non demorse
«tuo padre sarebbe deluso da te vedendo le persone che frequenti» disse.

non vidi più niente. solo nero. tutto buio per dei lunghissimi attimi. quando ricominciai a vedere, c'era Jason per terra con del sangue che gli scendeva dal sopracciglio. io avevo il pugno chiuso e sporco di sangue. Jason era terrorizzato, e tutti mi guardavano stupiti. presi la borsa e uscii dalla classe. andai in bagno a sciacquarmi il viso e le mani, e per tranquillizzarmi. in quel momento sentii dal megafono "Stella Riggs in presidenza".

entrai in presidenza e lì ovviamente c'era Jason con un suo amico, e Steve.
«prego signorina, si sieda»
non era giusto. le spiegai tutta la situazione, per filo e per segno, mentre Steve mi fece da testimone. le dicemmo che Jason aveva iniziato a prendere in giro e bullizzare me e i miei amici, e che istintivamente, presa da un lampo di rabbia, gli avevo tirato un pugno, rendendomene conto solo dopo qualche secondo.
Jason ribatté dicendo che era successo perché ero ancora depressa, e che Eddie si stava approfittando di ciò, facendomi entrare nella sua setta satanica. e secondo lui per questo stavo diventando violenta

«oh ma non dire cazzate»
«signorina!!!»
«sì, mi scusi. Jason mi sta accusando di essere entrata in una setta, dice che sto con della "gentaglia", sottolinea più volte che Eddie Munson sia un satanista psicopatico, però io devo stare attenta al linguaggio?»
«vi punirò entrambi. il signor Carver chiederà scusa, e dovrà rimanere a scuola in punizione per il resto della giornata, mentre tu, Riggs, non solo verrai sospesa per 2 giorni, ma non potrai partecipare al prom questo sabato»
«cosa??? non è giusto!» mi alzai
«hai usato la violenza, e noi non la tolleriamo. lo sai bene»

uscimmo, io ancora più incazzata di prima. con lo sguardo basso, mi diressi verso l'uscita, e mi scontrai con Eddie.
«Stella che succede?»
«mi hanno sospesa»
«cosa? perché?»
«nulla, non importa..»
«ma che è successo?»
«non mi va di parlarne» dissi andandomene
«stasera passo da te» mi gridò eddie alle spalle, ma non risposi.

Munson's BetDove le storie prendono vita. Scoprilo ora