8 giugno 2022
Le cose che abbiamo in comune sono molte meno di quattromilaottocentocinquanta e sinceramente... beh, non le ho mai contate.
Forse non ne abbiamo neanche dieci, di cose in comune.
Mattia è l'antitesi di Christian, Christian è l'antitesi di Mattia.
Chissà allora perché mi hai fatto innamorare.
Sarà che mi sei entrato dentro l'anima quando io volevo solo realizzare il mio sogno di ballare. Sarà che sei stato un imprevisto.
Sei stato l'imprevisto della mia vita.
Come quando ti stai godendo una giornata al mare e improvvisamente, dal nulla, arriva una nuvola che copre il sole, e tu la guardi, scrolli le spalle e pensi "tra poco se ne andrà, fammi mettere un altro po' di crema solare".
E invece la nuvola non se ne va.
Resta là, e viene circondata da altre mille nuvole ancora più scure, e inizi a intuire che forse la tua giornata di sole non andrà esattamente come avevi programmato.
E poi, dal nulla, quando meno te lo aspetti, inizia a piovere.
E allora corri ai ripari, cerchi di salvarti, ma niente può contro l'acqua.
E niente può contro l'amore. Niente può contro di te.
Tu sei stato come un acquazzone, come quella nuvola che sembrava innocua all'inizio.
Eri bello, più di quanto avessi mai potuto considerare un mero amico, ma scrollavo le spalle e pensavo "è semplicemente più bello degli altri, che vuoi che sia?".
Che vuoi che sia.
Pian piano, quella bellezza si intensificava sempre di più, e da bello sei diventato mozzafiato, e da mozzafiato sei diventato l'imprevisto della mia vita.
È successo di botto, inaspettatamente.
Ero sul letto nella stanza verde in casetta, e tu mi stavi parlando di una delle tue gare di ballo di quando eri più piccolo, e avevi la luce negli occhi come sempre perché, beh, tu ami ballare quasi quanto ami me - ammettilo che mi sono preso il primato delle tue cose preferite.
E quella luce ti illuminava il viso rendendoti ancora più mozzafiato del solito.
E lì ho capito, mentre ti ascoltavo parlare della cosa che ami, che io avrei parlato di te con quella stessa identica luce negli occhi.
Non me l'aspettavo. Mi hai sconvolto.
La mia vita, con te, è stata ribaltata.
E all'inizio mi hai messo in difficoltà, che ti credi?
Non sapevo come comportarmi, non sapevo a chi dirlo, non sapevo se dirlo, se dirtelo.
Però sai, credo che sia diventato palese a tutti quando ci siamo rivisti a Roma, per la terza volta, e siamo letteralmente scoppiati a piangere perché ci eravamo mancati tantissimo e non ci vedevamo da troppo tempo - con troppo tempo intendo dieci giorni.
Dentro di me la consapevolezza di essere innamorato era già maturata, perché, insomma, non sono scemo. Se ti vedo ridere e il cuore mi esplode nel petto qualcosa dovrà pur significare.
Ero stanco di tenermelo dentro ma ero troppo impaurito, temevo di perderti.
E ho sempre preferito la tua persona al tuo amore, perché, in qualsiasi forma, io ho bisogno di te nella mia vita, e non potevo permettermi di farmi scappare l'unica persona che mi ha fatto provare emozioni così intense.
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what the hell were we? [os zenzonelli]
Fanfiction"Cosa cazzo eravamo? Dimmi che non eravamo solo amici, non ha senso."