Sotto alla nostra stella

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Appena arrivato a casa afferrò il cellulare e si chiuse in camera, digitando un numero che ormai conosceva a memoria.

«Chri... è quasi l'una di notte, ho sonno»

«Lo so, scusa. Stavi dormendo?»

«No, stavo aspettando un tuo messaggio in realtà»

Era sempre così premuroso.

«Come... come stai? Voglio vederti»

Quella semplice telefonata divenne velocemente una videochiamata, e a Mattia si mozzò il fiato quando riuscì a guardare il suo Christian in giacca e camicia, con la matita sotto agli occhi verdastri e con un sorriso da far commuovere dall'estasi qualunque dentista.

Era bello come un dio.

Ed era suo.

«Mi manchi»

Non riusciva ad esprimersi diversamente, non riusciva a parlare in modo diverso se non confessandogli quanto se la stesse passando male senza di lui.

«Oggi- oggi a teatro è stato bellissimo. Era pieno di gente, per me, Matti. Ero felice»

«E io sono felice per te, ho visto tutte le foto, sei... sei un sole quando sei felice»

E non era da loro quella dolcezza stucchevole, ma si mancavano ogni istante di più, e non si vedevano da più di un lunghissimo mese, come potevano trattenersi?

Non potevano baciarsi, non potevano abbracciarsi e neanche respirarsi. Fare i sottoni con parole e frasi diabetiche era il minimo.

«Mi manchi da morire, Matti, davvero. Ogni volta mi giro come se accanto a me ci fossi tu, e ho sempre qualcosa da dirti»

«E dimmele, queste cose»

«Quando... quando ti vedo mi passano tutte di mente»

«Pessimo»

«Sì.»

«Senza speranze»

«Esattamente»

«Sottone»

«Anche»

«Disperato-»

«Ok, frate, ho capito»

Ridacchiò il maggiore, incantandosi a fissare le guanciotte del biondo.

«Ti ho chiamato per dirti una cosa»

«Mh»

«Ci hanno regalato una stella»

«Eh?»

«Eh»

«Non ho capito»

«Ci hanno regalato una stella»

«Eh, ho capito, ma-»

«Hai detto che non avevi capito-»

«Nel senso che non ho capito che significa! Che vuol dire che ci hanno regalato una stella?»

«Le fan, dico, sono venute a teatro e mi hanno regalato il certificato della sella. Abbiamo una stella»

«Christian, non è che se continui a dire che abbiamo una stella io ci capisco qualcosa, eh!»

«Che c'è da capire? Sei stueteco proprio, Matti'. Ti ho detto che ora c'è una stella in cielo che ha il nostro nome. Si chiama "Christian&Mattia". È nostra, capito?»

«Ah»

Sul minore si dipinse un sorriso raggiante ma estremamente smarrito e disorientato.

«Eh»

what the hell were we? [os zenzonelli]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora