𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 20- 𝑰 𝒅𝒐𝒓𝒎𝒊𝒕𝒐𝒓𝒊

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𝑭𝒆𝒍𝒊𝒙'𝒔 𝒑𝒐𝒗

Alcune lacrime provenienti dai miei occhi iniziarono a casa sul pavimento, a Hyunjin.. importava di me?
Molto probabilmente voleva sapere dove fossi per darmi altri pugni o farmi del male, spensi ancora una volta il telefono e andai a dormire.

~𝑳𝒂 𝒎𝒂𝒕𝒕𝒊𝒏𝒂~

Avevo anticipato la sveglia, così da poter entrare in stanza nel dormitorio.
Mi preparai, presi la valigia e mi diressi verso scuola, del resto, erano solo 5 minuti a piedi.

Vidi il tabellone, era stato messo all'esterno per fortuna. Non mi soffermai sul mio compagno di stanza, andai semplicemente a ritirare la mia chiave e poi salii al terzo piano, stanza 32.

Sentii qualcuno litigare al telefono, era una voce familiare, molto familiare..

«E sai cosa? Che rimanga perso in Corea, non vi aiuterò più a cercarlo. Fate il cazzo che vi pare, non mi interessa delle vostre stupide idee. Ciao» quella voce..

La porta si aprì di scatto, rivelando la figura alta e sicura di Hyunjin.. noi eravamo.. compagni di stanza?

Si fermò a guardarmi

«Tu..» «Con che coraggio vieni davanti questa porta..»
«𝑁𝑜𝑛 𝑡𝑖 𝑒̀ 𝑏𝑎𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑣𝑒𝑟𝑜? 𝑁𝑒 𝑣𝑢𝑜𝑖 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑒 𝑒̀ℎ?»

'𝑁𝑜𝑛 𝑡𝑖 𝑒̀ 𝑏𝑎𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑣𝑒𝑟𝑜? 𝑁𝑒 𝑣𝑢𝑜𝑖 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑒 𝑒̀ℎ?'
Quelle parole. Non mi uscivano dalla testa. Troppi ricordi brutti. Non potevo farcela.

Nel frattempo la porta si era chiusa, diedi una spallata a Hyunjin e, con le mie chiavi, aprii la porta, per poi sbattergliela in faccia.

Corsi in bagno, chiusi a chiave la porta e fiumi di amare, piene di ricordi, piene di voglia di sfogarsi lacrime mi bagnarono tutto il viso. Mi feci una doccia calda, mi vestii e andai a scuola, non potevo saltare lezione il secondo giorno.

Vidi i miei amici chiacchierare tristi, tranne Hwang che ovviamente guardava il suo telefono. Come ho potuto solamente pensare di valere qualcosa per lui?

Tirai su il cappuccio della mia felpa e mi diressi in classe, era ovviamente vuota. Mi sedetti all'ultimo banco, misi le cuffie e feci partire una playlist a caso trovata nel telefono.

Sentii la porta aprirsi e subito dopo qualcuno cadere. Tolsi le cuffie per vedere e sentire chi fosse.

Era Jisung.

Era caduto per avermi rivisto.

Proprio in quel momento, Chan e gli altri passarono davanti la nostra classe, vedendo Jis a terra, si affacciarono per poi trovarmi lì, seduto a non fare nulla.

Chris e Minho provarono ad entrare per parlarmi, ma fui più veloce e presi quest'ultimo per un braccio portandolo verso Hyunjin.

«Voi due mi dovete delle spiegazioni e lo sapete bene.»

Gli diedi un attimo per confrontarsi e andai da Chan.

«Perchè non eri in hotel, dove sei stato mi hai fatto preoccupare»

«Ah perchè ti preoccupi? Oppure vuoi solo che faccia a modo tuo? So benissimo che in infermeria stavi ascoltando me e Minho quando ti avevo chiesto di non farlo! So perfettamente che non vuoi perdermi, ma perchè continui a fare di testa tua?»

«Felix.. io..»

«Volevo solamente parlare con Minho per non farti preoccupare..» dissi sull'orlo del pianto

Non volevo piangere e mi diressi verso gli atri due.

«Quindi? Ah no aspetta, meglio che vada, così mi posso perdere per la Corea»
«Perchè lo hai fatto? Penso di non aver detto così tanto per farmi odiare, no?» continuai il mio discorso

«Io me ne vado»

«Ohh no signorino, tu rimani qui e mi spieghi per filo e per segno cosa ti prende, aspetta, ti rinfresco la memoria

•Prima mi fissi in bagno come per mangiarmi
•Successivamente mi attacchi al muro e mi dai un pugno
•Poi scompari
•Poi mi scrivi un messaggio preoccupandoti
•Ed infine, mi auguri di perdermi per il paese
Ho dimenticato qualcosa?»

«Non ti riguarda»

«Allora me lo farò spiegare da Minho, o meglio, me lo farò 𝑟𝑖𝑝𝑒𝑡𝑒𝑟𝑒, ma stavolta dovrai guardarmi in faccia, caro mio Lee..»

𝐖𝐚𝐬 𝐈𝐭 𝐋𝐨𝐯𝐞?||𝐇𝐲𝐮𝐧𝐥𝐢𝐱 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora