Capitolo 2

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Era stato strano apprendere che non provava più nulla per quell'amico che aveva condiviso i suoi momenti durante l'accademia. Anche se aveva visto Sasuke pensava che un briciolo di legame lo legasse in qualche modo al moro ma... si sbagliava. Aveva passato il primo anno a disperarsi nella depressione e nell'oscurità perché non era riuscito a fermarlo. Sasuke non aveva scelto lui ma la vendetta contro il fratello. Itachi gli aveva raccontato molto sul clan e sui suoi pensieri e decisioni. Era stato strano avere accanto una persona che ogni giorno gli ricordava il suo fallimento. Però Itachi lo aveva salvato da quel turbine di oscurità che lo stava uccidendo. Giorno dopo giorno il chakra della volpe lo invadeva di odio, fomentando il suo. La sensazione che aveva provato era stata terribile. Il moro in quei primi mesi gli era stato attorno sperando che il qualche modo si riprendesse e Naruto piano piano era riuscito a ritornare a galla.
Itachi gli era stato stranamente accanto, accudendolo quando non poteva farlo in un silenzio strano. Il moro lo studiava senza una particolare espressione eppure Naruto giorno dopo giorno aveva provato del vero affetto per lui e non paura.
-Unisciti all'Akatsuki.
Aveva sussurrato un giorno all'improvviso. Solo allora aveva realizzato che aveva tradito il villaggio e che non aveva più una casa. Aveva visto il suo copri fronte con una linea dritta del traditore fatta da qualche punta di kunai nel suo combattimento contro gli Anbu di Konoha. Non aveva più una casa in cui tornare e non c'erano stati i suoi amici a riportarlo indietro come lui aveva fatto con Sasuke. Aveva cercato...
Aveva accettato spaesato e dopo qualche settimana erano arrivati al paese della Pioggia dove aveva incontrato Pain. All'inizio era stata dura girare per quel covo senza la paura di venir ucciso all'improvviso. Pain sapeva del suo enorme potere così come Itachi e il suo pensiero iniziale era che si trovava lì solo per la Volpe. Erano passati mesi, tanti, dove lui era rimasto in quelle mura solo con la compagnia di Itachi. Il maggiore lo aveva confortato nelle notti dove il desiderio di tornare a casa lo aveva invaso profondamente.
Aveva avuto un attacco d'ansia ed era stato terribile. Itachi era stato lontano dal covo più di un mese per una missione e lui era stato solo tutto il tempo. Non amava la solitudine perché la Volpe gli sussurrava cose.
Era crollato con occhi spalancati e un senso di oppressione ai polmoni. Aveva smesso di respirare per l'attacco di panico che non riusciva a controllare. Poi, come se fosse stato il suo salvatore, Itachi era apparso davanti a lui. Il moro si era inginocchiato davanti, aveva posto le braccia sulle sue spalle e lo aveva avvicinato. Gli aveva stretto le mani e lo aveva baciato. Un bacio casto dove itachi gli aveva soffiato dell'aria per farlo riprendere. Aveva sentito il cuore del maggiore martellare veloce come il suo. Quel contatto lo aveva mandato in estasi.
Dopo che si era calmato e Itachi allontanato, Naruto lo aveva afferrato per le spalle e aveva creato un nuovo contatto. Itachi non se lo era aspettato e con un tonfo si era ritrovato seduto con Naruto fra le braccia. Il ragazzo lo aveva baciato con trasporto e lui aveva risposto con altrettanta foga. Il corpo del biondo si era sciolto sotto le sue carezze e gli si era consesso senza pudore e imbarazzo. Itachi lo aveva posseduto con un attenzione che non sapeva di avere e aveva trascorso la notte più bella della sua vita. Aveva conosciuto Naruto molto prima dello sterminio del clan, quando L'Hokage lo aveva messo come guardia del bambino nei suoi primi anni di vita. Aveva visto l'odio del villaggio cercare di affogare quell'anima così come era successa a Shisui qualche tempo dopo. Però in Naruto qualcosa lo aveva colpito e anche dopo lo sterminio del clan aveva cercato protezione per Naruto e Sasuke dal Terzo. Nonostante la lontananza dal villaggio, aveva trovato il tempo di veder crescere le due persone che reputava importanti. Naruto in qualche modo aveva cambiato anche Sasuke ma non era riuscito a trattenerlo dalla vendetta. Quando seppe che il fratello si era unito a Orochimaru aveva provato sentimenti contrastanti. Forse aveva agito nel modo peggiore con Sasuke. Molto probabilmente Sasuke sarebbe potuto diventare il primo Hokage Uchiha di Konoha. Anche dopo tutti quegli anni i dubbi lo assalivano. Però poi si specchiava in occhi azzurri che dimostravano un affetto profondo e tutto ritornava al suo posto. Non pensava di poter amare nuovamente qualcuno dopo quella notte si sangue ma si era sbagliato. Forse si sbagliava su molte decisioni ma ormai il gioco era partito e lui stava per lasciare il campo.

Naruto si voltò nel letto grugnendo di dolore e Itachi fissò il cambiamento si espressione. Vide la mano del più giovane raggiungere la spalla e stringerla forte all'altezza del cuore. Il sonno di Naruto era disturbato da incubi e ricordi. Itachi gli passò una mano sui capelli, accarezzandolo lentamente per non spaventarlo e occhi azzurri si spalancarono terrorizzati per poi posarsi sulla sua figura.
-Itachi?!
Mormorò assonnato. Il moro annuì lentamente fissandolo con velata preoccupazione. Insieme si misero a sedere e Naruto si massaggiò la spalla, muovendola lentamente.
Aveva fatto quel sogno. Aveva sentito perfettamente la mano del suo ex migliore amico farsi strada dentro di lui perforandogli muscoli e tendini. Aveva sentito l'effetto del Kirin in tutto il corpo.
-Stai bene?
La mano di Itachi raggiunse la sua e Naruto gli ricambiò un lieve sorriso annuendo.
-Un brutto sogno...
Il ragazzo cambiò l'espressione e fece un ghigno eccitato verso il maggiore, facendolo stendere sotto di se. Le gambe nude circondarono i fianchi di Itachi mente le mani di quest'ultimo afferrarono saldamente le cosce del biondo.
-... mi è venuta... voglia.
Sussurro Naruto all'orecchio di Itachi e sospirò eccitato guardando il corpo sopra di lui.

-..nhg... non... sforzarti.
Aveva fatto una fatica a pronunciare quelle parole essendo il preda al piacere più puro. Naruto si stava impalando sopra di lui ed era un immagine sublime. Nel ventre sentita il fuoco che quel piacere gli stava procurando.
Gemette roco quando tutta la sua lunghezza fu avvolta dalle carni bollenti di Naruto. Le mani di lui, poggiate sul suo petto, si strinsero in due pugni mente gemeva per la pienezza che stava provando. Sentire Itachi dentro era una sensazione che racchiudeva troppe emozioni. Stava provando dolore, piacere, amore, benessere e tante altre cose. Itachi era una fonte di energia che lo faceva sentire vivo.
Gemette quando le mani pallide gli afferrarono i fianchi e Itachi si mosse leggermente. Dentro di lui aveva le viscere in subbuglio.
-Itachi!
Mormorò in preda ai tremori. Si alzò appena e si impalò nuovamente fisando con occhi lucidi il ragazzo sotto di se.
Quelle sensazioni gli avrebbero fuso il cervello. Naruto era bellissimo e anche se non glielo aveva ancora detto, Itachi lo amava più dell'ossigeno. Quel ragazzo era aria pura che gli riempiva i polmoni. La prima spinta li lasciò senza fiato poi Itachi e Naruto si sincronizzarono per darsi piacere. Quella notte le nuvole oscurarono la luna celando quell'amore.

-Vieni che ti pulisco...
Sussurrò Itachi accarezzando distrattamente la schiena del ragazzo. Naruto scosse la testa e gli arpionò la vita con le braccia.
-Voglio stare così.
Itachi sospirò quando le labbra del biondo gli sfiorarono i muscoli. Il moro ridacchiò annuendo, stendendosi e richiamando Naruto nel suo abbraccio. Il biondo si coccolò tra quelle braccia muscolose e si assopì lentamente sussurrando ad Itachi i suoi sentimenti.
Quel ti amo appena percettibile riempì ancora il cuore di Itachi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 06, 2022 ⏰

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