No rush
You just take your time
Tell me I'm alright
Take me through your mind
Say I'm tryna fuck
I think that you're right
I still feel a thing
when I look you in your eyes
Maybe you're my weakness
Or just part of the season
You know I've been speeding
So maybe I just need this
Or maybe I just feel you for no reason
Maybe I just feel you for no reason
(Yeah)
No rush
They say that I'm on a roll
Maybe I just lost control
These nights keep on taking tolls
Find me out here on my own
But I'm ending up with you home
You keep picking up the bone
Still I keep colder than stone
'Til you blowing up my phone
Keeping with sexual tone
When I wanna leave alone
'Til you blowing up my phone
Keeping with sexual toneEra da una settimana che studiava come farsi ricevere dalle due donne, senza che venisse fuori il suo nome. Aveva deciso, così, di ottenere un appuntamento romantico con entrambe, perché, dopo alcune ricerche, aveva scoperto come cercassero uomini con cui divertirsi ogni sera.
La sola idea lo disgustava mentre si abbottonava la camicia davanti allo specchio. Il suo piano era avvelenare uno dei loro drink e scomparire poi. Aveva dato ad entrambe un nome falso così da non destare sospetti. Aveva studiato per una settimana la loro enorme villetta, che si ergeva in disparte in un vecchio viale, libero da occhi indiscreti.
Non era teso, piuttosto sovra eccitato. Quando calava la notte e doveva affrontare le sue missioni, sentiva finalmente di essere vivo. Percepiva quel potere sulla vita umana scorrere nelle sue vene con forza. Osservò il suo riflesso allo specchio e si sistemò meglio un ciuffo di capelli ribelle all'indietro. Indossò un orologio e un anello, che aveva la forma di un serpente. Dopodiché sistemò la giacca nera addosso e lanciò un'ultima occhiata allo specchio. Storse appena il naso. Ciò che non gli piaceva era non poter indossare il proprio costume di scena, ma sarebbe stato problematico irrompere in quella villa, col rischio che avessero un altro ospite. Avrebbe dovuto uccidere anche lui e non poteva convivere con la consapevolezza di aver fatto del male a un innocente.
Atlas aveva il proprio codice morale. Non uccideva chi non meritava una sorte nefasta per le azioni commesse. Gli era stato insegnato così, anche perché altrimenti non avrebbe saputo ben tenere a bada i propri istinti più violenti.
A volte, quando lo provocavano, e causava risse nei bar, era difficile mantenere la calma e cercare di non strangolare chiunque lo stesse prendendo in giro. Adorava quella sensazione di poter sentire il battito accelerato della sua vittima contro le mani. Sapere di essere in possesso della sua anima e che la sua sopravvivenza dipendeva solo ed esclusivamente da lui.
Dopo essersi sistemato per l'ennesima volta ed essersi accertato che ogni cosa fosse al suo esatto posto, Atlas uscì di casa.L'aria era fredda, Edimburgo iniziava a diventare ostile nei confronti dei visitatori notturni. Mentre passeggiava per quelle strade un po' gotiche, illuminate da alcuni lampioni, la cui luce giallognola metteva a stento in risalto il cammino, si sentiva come se stesse diventando un tutt'uno con la notte. Si nascose nel proprio cappotto e, una volta presa l'auto, raggiunse un vicolo poco distante dalla villa delle due donne e parcheggiò. Con sé aveva tutto il materiale che poteva tornare utile. Poi dopo qualche minuto di passeggiata a piedi, giunse davanti all'enorme viale alberato che l'avrebbe accompagnato fino alla villa.
Si era mosso in anticipo e aveva hackerato tutte le videocamere dell'ingresso, così da passare inosservato. Bussò al citofono e si guardò attorno infastidito.
Fin da quando aveva accettato quell'incarico aveva sentito uno strano peso sul petto.
Odiava chi approfittava di ragazzini innocenti, facendo loro del male. Sapeva quanto potesse essere doloroso. Detestava l'idea di dover stare al gioco di quelle due donne perverse per un po' e la sola idea che potessero toccarlo o accarezzarlo gli dava il disgusto. Scalciò coi piedi, come se così avesse potuto allontanare anche quei pensieri dalla mente e attese.
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•𝐍𝐢𝐠𝐡𝐭𝐦𝐚𝐫𝐞•
Детектив / Триллер𝐆𝐢𝐯𝐞 𝐩𝐞𝐚𝐜𝐞 𝐚 𝐜𝐡𝐚𝐧𝐜𝐞 Atlas è -apparentemente- un uomo sereno. Trascorre una vita solitaria, beandosi della tranquillità della città di Edimburgo. Soprattutto, però, gode della sua vita notturna e del suo catrame, dei suoi peccati. Sot...