Studio

545 22 0
                                    

John era sul prato e aveva già aperto i libri. Mi sedetti accanto a lui ed iniziai a fare i miei compiti.

"Hai finito il libro?" Mi chiese alzando lo sguardi dalla massa di quaderni poggiati sul prato.

"Non ancora, non ho avuto molto tempo di leggere per ora. Sai con il trasloco, il viaggio, la borsa di studio, sono stata molto impegnata."

"Sai...ho notato una cosa in te."

"Cioè?"

"Che sei una sognatrice...piena di speranze e desideri."

"Oh...grazie."

"Qual è il tuo sogno più grande?"

"L'ho già realizzato."

"Ovvero?"

"Andarmene via dalla mia città...fin da quando ero piccola non vedevo l'ora di andare all'università per poter finalmente fuggire via e lasciarmi tutto alle spalle. Tutti quegli insulti, la gente che parlava alle spalle, che mi dava conto soltanto quando avevano bisogno di qualcosa...e non potevo fare un passo, che loro già mi guardavano male. Quindi il mio sogno lo sto vivendo."

"Mi dispiace molto..."

"E il tuo? Ce l'hai un sogno nel cassetto?"

"Bhè, non uno in particolare."

"Capito..." Riportai il mio sguardo sui libri e lui anche.

"Senti ma...quel ragazzo che era con te quando eri venuta in libreria...che fine ha fatto?"

"Diciamo che è un altro capitolo chiuso della mia vita...insieme all'amore. Ho deciso di concentrarmi solo sullo studio e di non avere distrazioni...tanto finisce sempre male."

Non rispose, si limitò soltanto a guardarmi.

"Va bene, allora io vado." Dissi a John.

"Anche io, è stato bello passare un po' di tempo con te."

Ci salutammo e ce ne andammo. Quando tornai in camera controllai i messaggi sul cellulare. Mi aveva contatta Antoine, voleva sapere come era andata il primo giorno di lezione.

Gli risposi che era tutto okay, il professore era in gamba e che avevo già fatto delle ottime amicizie. Gli raccontai di Carol, Charlotte, Briony e John.

Era felice per me. Mi disse che Yoko e Julie sentivano molto la mia mancanza e che non vedevano l'ora di riabbracciarmi. L'altro giorno le avevo informate che per le vacanze natalizie sarei tornata a Parigi. Yoko mi ha già preparato la stanza, ahaha. Mi mancano infinitamente. Solo a pensarci mi viene da piangere. Tutti i segreti confidati, le consolazioni, le paure, le emozioni, le avventure, le novità, ogni cosa mi mancava di loro.

Avevo anche un messaggio di Alex, ma non lo lessi, non mi andava di innervosirmi...

Una ragazza in InghilterraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora