Incontri in mensa

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"Forza Eli, facciamo tardi per la colazione!" Mi disse Carol buttandomi giù dal letto.

Non ero ancora abituata agli orari di Oxford.

Mi vestii in fretta, mi lavai la faccia, i denti, misi un po' di mascara e insieme alla mia amica uscii dalla stanza.

Quando arrivammo in mensa rimasi stupita. Mi sembrava di essere invitata ad un banchetto reale o ad una cosa del genere. D'altronde, l'Inghilterra è anche molto famosa per i suoi college.

Presi un succo d'arancia è una fetta di torta alle mele. Non ero tanta affamata, a differenza di Carol. Aveva messo duemila cose nel piatto.

Ci sedemmo accanto a delle ragazze. I loro nomi erano Briony e Charlotte.

Erano delle ragazze simpatiche, piene di gioia e allegria.

"E com'è Parigi?" Mi chiese Briony.

"Bhè, non c'è un modo per descrivere la sua bellezza..."

"Ahhh...quanto ci vorrei andare."

"Bry, sei la solita sognatrice, ahaha." Disse Charlotte riportandola alla realtà.

"Charlie, perché non mi lasci un po' di più nei miei sogni invece di farmi tornare sempre alla vita reale?"

"Perché sennò rischierei di non rivederti mai più, ahahah." Scoppiammo tutte in una grande risata.

Quando finimmo di fare colazione ci dirigemmo ognuna nelle proprie aule. Per fortuna non ero da sola, Briony frequentava il mio stesso corso. Almeno non mi sarei sentita letteralmente spaesata.

Ci sedemmo agli ultimi posti, quelli più in alto. Non riuscivo a vedere molto, poiché davanti a noi c'era un ragazzo alto.

"Scusami, potresti spostarti un pochino? Non riesco a vedere."

"Uhm...certo." Rispose spostandosi dall'altro lato.

La lezione fu molto interessante e finì presto. Quando uscimmo dall'aula Briony ed io raggiungemmo le altre a pranzo, le quali ci raccontarono le cose più strane che erano successe nella propria lezione.

"Non sapete cos'è successo oggi, a lettere." Disse Charlotte.

"Cosa?" Chiese Carol.

"La nostra professoressa oggi ha avuto un'altra delle sue crisi dovute al divorzio col marito, e se l'è presa con John Smith, un ragazzo del nostro corso perché aveva lo stesso cognome del marito. Ma vi sembra una cosa normale?"

John...? Avevo già sentito quel nome...ero lo stesso di quel ragazzo della libreria di Londra. Ma non poteva essere lui, era impossibile che studiasse ad Oxford e lavorasse a Londra.

"E lui che ha fatto?" Chiesi a Charlotte.

"Niente, è stato lì immobile, senza dire una parola."

"Chi è questo John Smith?" Chiese Briony.

"Guarda è quello laggiù che sta facendo la fila."

Ci voltammo tutte verso di lui e ciò che mi sembrava impossibile...tutto a un tratto era diventato possibile. Era veramente il John che conoscevo io?

"Ma io lo conosco. Quando ero andata a Londra ero entrata in un libreria e lui mi ha consigliato un libro."

"Allora vai a salutarlo." Mi disse Carol.

"Uhm...no...sta mangiando, non vorrei disturbarlo..."

"Ma dai, vai." Mi diedero una piccola spintarella ed io lo raggiunsi al suo tavolo.

"John...?" Gli dissi.

"Si?" Rispose voltandosi verso di me.

"Ti ricordi? Sono Elisa."

"Elisa? Che ci fai tu qui? Non vivevi a Parigi?

"Ho vinto una borsa di studio. Cosa ci fai tu piuttosto."

"Studio qui. Fino a qualche tempo fa ero a Londra però non riuscivo a concentrarmi con tutta la confusione della città e quindi ho deciso di venire qua ad Oxford."

"Ah, bhè allora ci vedremo."

"Certo."

Ci salutammo ed io tornai al mio tavolo dalle mie amiche. Finimmo di mangiare e Carol ed io tornammo in camera.

Mi voltai e vidi John correre verso di me. "Elisa." Disse.

"SI?" Risposi.

"Ti volevo chiedere se ti andrebbe di andare studiare insieme oggi pomeriggio."

"Uhm...si, perché no."

"Okay, ci vediamo alle tre allora?"

"Okay. Ciao."

"Ciao." Lui se ne andò e con Carol mi diressi verso il dormitorio.

Una ragazza in InghilterraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora