Verità nascoste

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Hermione's pov :

Riprendo conoscenza dopo non so quante ore , cerco di capire dove sono ma tengo ancora gli occhi chiusi. Tento di rigirarmi e capisco che sono sdraiata in un letto, le lenzuola sotto di me sono lisce ed emanano un profumo che già ho sentito prima, ma al momento non ne ho memoria. Ancora stanca decido di non curarmene e di accoccolarmi ad un qualcosa di morbido per poi ricadere in un sonno profondo. L'indomani mattina mi sveglio e a fatica apro gli occhi, deve essere presto, così mi strofino gli occhi sbadigliando e mi sollevo piano accorgendomi di non essere decisamente nel mio dormitorio, porto una mano dietro la nuca e sento una fitta che mi costringe a strizzare gli occhi. Mi ricordo di essere stata smistata in Serpeverde , dell'incontro con la preside e ...rimango a bocca aperta, sorpresa di riconoscere un certo mantello nero posato su di una poltrona elegante in pelle. Tasto il letto dove sono semi seduta e noto che è matrimoniale, un bellissimo e comodissimo letto a baldacchino con la spalliera in mogano scuro con degli intagli che vanno a decorare il tutto, le coperte sono di un verde lucido smeraldo. Mi guardo attorno, la stanza in cui mi trovo è tappezzata da una magnifica carta scura con sopra raffigurati dei gigli e dei libri aperti, per un attimo l'agitazione lascia spazio allo stupore, il tutto completato da un'immensa libreria con un centinaio di tomi di ogni genere con sotto un caminetto in marmo nero. Aspetta! Il mantello , la misteriosa eleganza, i gigli , il letto ... quell'odore particolare di muschio bianco e menta.. Mi manca per un attimo il respiro , o mio dio ma sono le stanze private di SEVERUS! Eccolo li che appare uscendo dal bagno a petto nudo intento, immagino, a vestirsi. Merda ed ora? Frena un attimo Hermione , non sei tu ad aver fatto qualcosa di sbagliato, già mica mi sono infilata nel suo letto di mia spontanea volontà, ma per l'amor di Merlino cosa diamine ci faccio io qui!? Certo devo ammettere che è la seconda volta che lo vedo senza la camicia e non mi dispiace affatto , scuoto la testa e impreco mentalmente , devo averla battuta forte per concedermi certi pensieri...

"Buongiorno anche a te Granger , noto che non ti è passato il vizio di fissare" , dice lui con un ghigno accennato , accidenti a lui e al suo di VIZIO nel leggere la mente. Mi stringo nel lenzuolo e arrossisco, accidenti a me ma cosa mi succede! "tranquilla non è come credi, sei svenuta ieri sera e Minerva ha pensato bene di lasciarti qui da me, se ti avessi portata in braccio nella tua nuova stanza, sarebbe stato più strano di questo", spiega esaustivo mentre si abbottona la camicia non degnandomi di uno sguardo. Deglutisco all'idea di essere portata in braccio da lui e mi decido a parlare "m-mi dispiace per ieri sera professore , ho perso il controllo e" sospiro alzandomi piano "non ci sto capendo più nulla, quella non è di certo la mia magia e non intendevo farle del male" dico con un sussurro. Con la coda dell'occhio lo vedo avvicinarsi , così alzo lo sguardo nella sua direzione sperando che abbia una risposta da darmi , "Granger è inutile che ti scusi dal momento che non hai il pieno controllo delle tue azioni, è chiaro che in te risiede una magia oscura in grado di manifestarsi in diverse forme. Ma prima devo chiederti una cosa..." fa una pausa e punta i suoi occhi nei miei ,sono di un nero che ricorda la magnetite e posso scorgere delle piccole sfumature brune, ma sono spenti, non riesco a vedere nulla se non il mio riflesso cosa che mi provoca una capriola all'altezza dello stomaco "sei consapevole di ciò che ti sta accadendo? Mi spiego meglio, hai la percezione di ciò che sei o di ciò che stai diventando, nonché avverti un certo richiamo per l'energia oscura che ti circonda?". Alla sua domanda una strana sete di quell'energia stessa, prende piano possesso di me. Allora non sono la sola che può sentire questo macabro richiamo, anche lui quindi ha percepito questa voglia insaziabile che mi tormenta da un paio di giorni. "si...posso sentire tutto e rimanere vigile" dico con un tono flebile, reprimendo a fatica il bisogno di lasciarmi andare alla sua oscurità interiore e nel lasciarmi trasportare nel suo paradiso nero. Faccio per avvicinarmi di più a lui, quando prontamente si allontana prendendo il suo mantello "ti consiglio di sbrigarti, tra poco i corridoi brulicheranno di teste di legno e non è il caso di farti vedere che lasci i miei appartamenti ad un'ora così insolita", dice di punto in bianco lui , cambiando completamente discorso "professore...mi dica che cosa mi sta succedendo" ignoro la sua richiesta "non è il momento opportuno e io non mi ripeto, va.ora. , ti ricordo che ormai sei di casa da queste parti e hai delle punizioni da scontare" dice con tono schivo e duro, "quindi ne avremo ahime di tempo per approfondire la faccenda. Benvenuta nei Serpeverde signorina Granger" conclude lasciando i suoi appartamenti. Mi lascio andare ad un sospiro sonoro che rimbalza sulle pareti, vado verso il bagno per farmi una doccia veloce cercando di rendermi presentabile. Supero la porta e togliendomi la maglietta del pigiama, mi ritrovo a guardarmi allo specchio, cerco invano di riconoscere la vecchia me ma quello che vedo è solo un lontano riflesso di ciò che ero. Tutto il mondo magico conosce il mio nome, ma qualcosa comunque sembra strano e ora niente è più lo stesso, sembra che tutta la mia vita sia cambiata. Trattengo a malapena le lacrime, mi sento così sola ed ora dubito ci sia qualcuno che mi ascolta e tutto ciò mi fa sentire fottutamente sola. Dopo circa una mezz'ora, tra crisi di pianto e sembrare di apparire decente, lancio un incantesimo di disillusione su me stessa e lascio le stanze private di Severus, beandomi un'ultima volta del profumo che la impregna..il suo. Non posso permettermi di stargli vicino, non voglio fargli del male e non voglio diventare una sua preoccupazione, non so come ma troverò un modo per evitare di scontare le punizioni con lui. Dopotutto sono ancora un prefetto ed ora anche un'eroina di guerra , non mi fa sentire a mio agio la cosa ma posso sfruttarla a mio favore. Ferma su queste mie intenzioni raggiungo la Sala Grande per la colazione anche se onestamente non ho fame, spero solo che nessuno si accorga di me , non ho voglia di dover dare spiegazioni o raccontare ciò che succede. Non appena però varco la soglia dell'enorme sala, una chioma rossa fuoco mi salta letteralmente in braccio abbracciandomi, potrei riconoscerla tra mille , è proprio la mia migliore amica Ginny "HERMIONE O MIO DIO MA ALLORA SEI VIVA! Non sapevo che ti avessero dimesso, nessuno mi ha fatta avvicinare a te! Questi vecchi bacucchi accidenti a loro, e poi la McGranitt e il pipistrello sono stati così misteriosi riguardo le tue condizioni" esordisce con una parlantina e un caratterino così tagliente, mi domando se si siano sbagliati a smistarci nelle case e quella ad andare nei Serpeverde, forse, sarebbe dovuta essere lei. "Ciao anche a te pazzoide! Calmati nessun mistero sono io o meglio quello che ne rimane" ceco di tenere un sorriso piegando le labbra all'in su, sciolgo l'abbraccio e sperando di non dare altre informazioni le mostro il maglioncino che sono costretta ad indossare con lo stemma delle serpi. Ginny mi squadra e quasi non le cade a terra la mascella a questa nuova visione "Herm ,ma che cazzo è quello scempio che porti", mi chiede con la grazia di una scaricatrice di pluffe, alzo gli occhi al cielo e scuoto la testa "a quanto pare la preside ha deciso che quest'anno le serpi mi donano, lascia perdere G non me ne sta andando bene una" le spiego facendo appello a questa nuova ironia che mi accompagna da svariati giorni, la prendo sottobraccio e mi metto a sedere al mio solito posto al tavolo della mia amata casa Grifondoro. Come da copione ho una miriade di sguardi addosso, ora so quello che Harry ha provato e prova tutt'oggi, mi tiro giù con i denti, il più possibile, la manica del maglione dai dettagli in verde e argento e sento ancora il suo profumo, scuoto la testa e cerco di far tacere i battiti che galoppano nel mio petto, sospiro e intavolo una discussione animata con Ginny. Mi racconta della fantastica proposta che ha ricevuto dalle "Holyhead Harpies" la squadra femminile più forte di Quidditch, a quanto pare l'hanno convocata per seguire i loro allenamenti in vista del campionato, questa testa rossa devo ammettere che è stata un fenomeno sulla scopa già dal suo primo anno ad Hogwarts. Felicissima della notizia l'abbraccio e le stampo un bacio sulla guancia "Sono così orgogliosa di te G , te lo meriti e sono sicura che il posto in squadra è già tuo" esclamo e attiro l'attenzione del mio nuovo capo casa , e indovinate chi è? Severus naturalmente, che si avvicina a passo svelto con quel suo mantello svolazzante verso di noi "Signorina Granger, non credo che lei abbia dei privilegi che la astengono dal rispettare le regole. Dunque,a meno che non gode di una fama in particolare di cui la mia vista non necessiti attenzione, la invito a sedersi con i suoi nuovi compagni senza ammettere se o ma" riesce a sputare tutta la sua indifferenza con quella dannata voce profonda che da bambina mi metteva non poco terrore , ma che adesso scatena in me un avvolgente richiamo simile a quello di una sirena ...Hermione smettila non è il momento! Mi rimprovero mentalmente e dalle labbra del mio incantatore nasce un leggero ghigno che mi lascia spiazzata, sto diventando pazza oppure Severus ha intuito quello che penso. Ma certo idiota la legimanzia ! così gli rivolgo un'espressione dura di sfida "no grazie sto bene qui, di certo non tradirò la fiducia dei miei "compagni" se non siederò con loro. E si, credo che ho qualche privilegio dal momento che sono stata riconosciuta come eroina di guerra" dico quest'ultima cosa con un leggero fastidio, sperando che capisca. Tutto quello che fa è fulminarmi con il suo sguardo e comunicarmi con la mente di tener a bada le mie frustrazioni, avvisandomi del cambio colore delle mie iridi per poi affibbiarmi una punizione davanti a tutti e dileguarsi. Sbuffo e mi massaggio le tempie , questa situazione sta degenerando. Ginny rimasta completamente pietrificata dalla scenata mi rivolge uno sguardo sconvolto e curioso "Herm , ma che diamine è appena successo", inforco le pallide uova strapazzate che ho nel piatto evitando il contatto visivo "Nulla G, sono solo stufa delle sue manie di persecuzione che ancora ha nei confronti di noi Grifoni ..tutto qua", vedo lei annuire solamente "quindi se ho capito bene ora dovrai alloggiare nel covo delle serpi in quei luridi sotterranei?", annuisco anche io sconfitta e infastidita "a quanto pare quest'anno mi vedrete con dei nuovi colori e un atteggiamento leggermente diverso dagli altri anni" dico con una lieve ironia prendendo un sorso dal mio thè aromatizzato alla vaniglia, nel compiere il gesto scopro leggermente il braccio dove ho inciso "mudblood" e vedo Ginny avvicinarsi a me e cingermi la vita "vuoi parlare di questo?" indica la scritta ancora rossa, accenno un lieve mugolio finto divertito " a proposito di un certo regalino da parte dei miei "compagni" , altro motivo per cui non posso proprio starci in mezzo a loro, figurati se ancora non c'è un esaltato che predica la razza pura" scuoto la testa finendo il thè per poi dare uno sguardo all'ora "andiamo sbrighiamoci prima di far tardi a lezione, devo passare per il dormitorio a prendere i libri" faccio per alzarmi quando Ginny lancia un incantesimo e fa comparire i miei libri dentro la mia borsa "rossa io ti adoro!" ridacchio e le scocco un bacio sulla guancia per poi dirigermi verso una nuova ed estenuante giornata di ritorno alla realtà.

"... Controlla le tue emozioni, disciplina la tua mente ..."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora