L'angelo e la Veela

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Salve a tutti mi dispiace di averci messo più tempo del previsto ad aggiornare, spero che ancora vi sia rimasta un briciolo di curiosità per questa piccola storia. Mi scuso se ci potranno essere degli errori , buona lettura e lasciate un commento o un cuoricino se volete :) 

Hermione's pov:

Sono settimane che con Severus ci dedichiamo la sera ad intense lezioni di occlumanzia, e si ora sono libera di chiamarlo per nome nel privato per via dell'enorme confidenza delle nostre menti. Sento che però qualcosa non va, o meglio sono più forte nel proteggere i miei ricordi ma non tanto quanto basta per respingere questa forza oscura che incessante striscia nella mia mente. Non ho mai avuto così tanta sete di oscurità in tutta la mia vita, stare vicino a Severus è difficile ma non posso farne a meno , non riesco a reprimere questo desiderio ma al tempo stesso ferisco me stessa piuttosto che fargli del male o usarlo come hanno sempre fatto tutti. È un pomeriggio uggioso, l'aria è alquanto rigida e ho deciso di rintanarmi in biblioteca, come mio solito mi porto avanti con i compiti assegnati dedicandomi a varie pergamene sulla storia della magia e pozioni avanzate. Inutile dire a cosa o a chi sto pensando, decido di fare una breve pausa e di riprendere a leggere un antico tomo sulle creature fantastiche, la materia in se per se non ha mai suscitato in me grande interesse , ma la considero una lettura leggera e per alcuni versi illuminante. Sto facendo delle ricerche quanto più posso su questa mia nuova natura, quando mi imbatto in un passaggio scritto nei minimi dettagli su queste strane e affascinanti creature chiamate "Veele" , ricordo che all'inizio del quarto anno alla finale della coppa di quiddich ce ne fossero alcune e tra queste risaltava proprio Fleur. Ma certo Fleur e sua nonna sono delle Veele : "creature fatate simili alle Ninfe o agli elfi, creature della notte, controllano le tempeste e gli elementi a loro piacere. Assumono diverse forme apparendo sotto forma di cigno,lupo,cervo bianco o orso, oltre che come bellissime donne. Potrebbero essere le equivalenti delle sirene, il loro elemento naturale a cui sono maggiormente legate è l'aria. Incantano chiunque le guardi attraverso il loro sguardo magnetico. La loro storia cattura la mia attenzione a trecentosessanta gradi, leggo di prime apparizioni , di aneddoti, miti e mi meraviglio come trovo alcune similitudini nelle antiche leggende babbane. È lo scoccare del grande orologio che segna le otto che mi fa ritornare alla realtà, cavoli ho saltato la cena e devo sbrigarmi se non voglio far tardi alla lezione con Severus! Raccolgo tutte le mie pergamene e ripongo i libri al loro posto per poi correre verso la mia nuova sala comune per riporre il tutto e darmi una cambiata, per fortuna sono sola e così non incappo in nessuna serpe in particolare una, Malfoy,che pare essersi calmato dall'ultimo spiacevole scontro. Lego i capelli in una crocchia cercando di domare l'enorme ammasso di capelli che mi ritrovo, avvolgo le spalle nel mantello e porto con me il tomo che stavo leggendo prima. Guardo l'ora: le otto e venti , perfetto con mia sorpresa sono più che in anticipo così decido di mettermi accasciata a terra davanti la porta del suo studio e di riprendere a leggere , dopo appena dieci minuti sento la porta aprirsi e finisco con la schiena rivolta verso il pavimento e con la testa sulle sue scarpe "buona sera professore..." in imbarazzo totale gli rivolgo il saluto guardandolo dal basso e notando un leggero ghigno sul volto "mi sembrava di sentire dei pensieri familiari, avanti vieni" dice con il suo solito tono ironico e privo di qualsiasi emozione, mi tiro in piedi e lo raggiungo dentro chiudendo la porta alle mie spalle "ehy non vale che senta i miei pensieri fuori dalle lezioni" borbotto e lui tutto ciò che fa è alzare le spalle e togliersi le sue vesti nere rimanendo con la camicia che gli fascia il petto "non ti ho visto a cena stasera..." strabuzzo gli occhi sbaglio o si sta preoccupando per me "sono rimasta in biblioteca tutto il giorno e beh mi sono dimenticata di mangiare" lo vedo alzare un sopracciglio in mia direzione "ti sei dimenticata? Sai lo sforzo che impieghiamo tutte le sere razza di incosciente" aggrotto le sopracciglia e stringo i pugni "non mi tratti come una bambina, so cavarmela da sola e per una sera di certo non morirò" lo vedo piegarsi le maniche della camicia e fissarle all'altezza dei gomiti mentre mi rivolge uno sguardo truce "bene. Come preferisci , non ti aspettare che ci andrò leggero e tanto meno che ti riporti nei tuoi alloggi in braccio" rimango a bocca aperta " bene perché non gliel'ho certo chiesto io di farlo" dico innervosendomi, ma perché deve sempre far così dannazione! Per non bastare stasera sento anche un leggero bruciore che proviene dal marchio "siediti. Cominciamo" lo vedo puntarmi la bacchetta per poi sentirlo in maniera violenta nella mia mente, costruisco più barriere possibili per non lasciarlo passare ma è più insistente del previsto e si addentra in ricordi personali fino ad arrivare a quella notte, li comincio a tremare e cerco di allontanarlo, di rendere quelle immagini sfuocate e confuse ma non ci riesco a lungo e lascio che veda il modo in cui mi ritrovo sdraiata sul suo corpo pregando che si risvegliasse. Lascio che veda come gli donai inconsapevolmente il mio stesso sangue eseguendo quel rituale, in quel momento lo sento uscire per darmi tregua, cerca anche lui in ogni modo di farmi capire come affrontare e poter bloccare questa oscura presenza che risiede in me e che mi reclama, ma capisce che c'è qualcosa che mi frena "non sei motivata abbastanza! Vuoi che violi i tuoi pensieri più intimi?! Granger applicati" mi dice con quel tono più cupo del previsto e la sola idea di lui che guarda certi miei pensieri, mi schiaffeggia e da una svegliata al mio cervello " non.si.azzardi.!". Lo vedo rivolgermi uno sguardo provocatorio ai limiti dell'irritabilità "uhh perchè siamo sentimentali Granger?" dice ironico ritornando al darci del lei per poi ritornare nella mia mente più determinato che mai puntando in zone molto pericolose, la sua sola presenza sta per risvegliarmi un istinto che mai avevo provato prima, ma prima che se ne accorgesse decido di immaginare delle barriere fatte di cristallo in particolare di ossidiana, il colore dei suoi occhi. Lo sento sforzarsi , ma questa volta sono io ad avere la meglio e a respingerlo fuori in modo pressoché violento "HERMIONE! Diamine un po' di tatto per merlino", mi accorgo che è accasciato leggermente a terra con la schiena contro la libreria "Scusami Severus ,io io .." " sei stata brava , se lo avessi saputo prima ti avrei irritata tempo orsono" ghigna e si massaggia la schiena dolorante, così imbarazzata mi avvicino a lui scusandomi ancora per la mia poca grazia "lascia fammi vedere.." "non serve ragazzina, sto bene" "ohw andiamo non ti deturpo mica" dico guardandolo mentre faccio per tirare su la sua camicia, sento le sue mani sulle mie che mi bloccano "no .... faccio io" mormora e in completo silenzio si sbottona la stoffa e lentamente se la sfila, rimango con le labbra secche osservandolo nuovamente a petto nudo e distolgo lo sguardo sentendo un calore provenire dal basso, per Godric non posso perdere la lucidità in questo modo ! "ehm c'è qualcosa che non va?" chiede lui lievemente scocciato destandomi dai miei pensieri poco platonici, faccio per rispondere quando la mia visuale viene attirata dalle due grandi cicatrici che si trovano all'altezza delle sue scapole "Severus ... queste cosa sono" chiedo in un sussurro passandoci sopra delicatamente le dita , a quel contatto sento la sua pelle smaniare per nascondere dei brividi. Respiro piano e smetto di toccarlo notando il suo fastidio "cosa c'è Granger , siamo facilmente impressionabili per delle cicatrici da Cruciatus" risponde sprezzante , decido di sorvolare la sua ironia "no. Non sono una stupida so riconoscere quelle cicatrici, e queste proprio non lo sono", lui di risposta sospira e si ricopre scostandomi da me quel poco per far si che i nostri sguardi si incontrino di nuovo ".... non sei la sola a cui la natura ha giocato un tiro mancino, siamo più simili di quanto credi", rimango completamente spiazzata si sta aprendo più del normale e lo lascio proseguire guardandolo curiosa, sospira e prosegue "sono venuto a conoscenza di cosa sono poche settimane fa, ti lascio immaginare chi già sapesse e non ha mai parlato" lo imito alzando un sopracciglio "Silente e la McGranitt" dico e lui annuisce tirando su l'angolo delle sue sottili labbra "ebbene si, Riddle aveva scoperto come prelevare l'oscurità che mi ha sempre appartenuto e ne ha fatto uso per sopravvivere, oltre agli Horcrux. Ma aveva inoltre scoperto, prima di prelevarmela, la mia vera natura ... per fartela breve Hermione, faccio parte di una schiera di una delle più potenti creature che ci siano in circolazione, ossia quella degli angeli neri.. avrai dedotto da te cosa siano le cicatrici che porto". Rimango rapita da ciò che ha appena rivelato , certo l'animo e la portanza nera era già evidente, che fosse un professore a dir poco illuminante, acculturato e brillante anche , ma addirittura che leggendaria fosse stata la sua natura non solo da mago ma anche da creatura, mai e poi mai avrei immaginato che fosse addirittura un angelo. "Mi creda professore è la seconda o terza volta nell'arco di pochissimo tempo che mi lascia senza parole" ammetto intrecciando la mani tra i miei scombinati capelli sorridendo in sua direzione "non sorridermi così ragazzina, rimango lo stesso uno spietato assassino e mangiamorte ... sento come il tuo corpo ha sete dell'oscurità che avvolge la mia aura, è solo questo il motivo per il quale ti stai avvicinando così a me", il fiato sembra mancarmi e delle lacrime minacciano di uscire "non dica così ... forse è vero non sono del tutto in grado di controllare questa specie di maledizione, ma la sua oscurità al momento non rientra tra le mie priorità" decido di sbottonare anche io dei pensieri che tenevo legati da un po', lo sento sospirare "ti stai addentrando in luoghi pericolosi" mi rivolge il suo sguardo così che posso guardarlo, senza accorgermene le nostre mani si sfiorano sul pavimento, i miei occhi immersi nei suoi in cui stasera mi sembra scorgere una luce diversa , somiglia molto ad uno spiraglio che si affaccia sul suo animo "più pericolosi di quelli in cui ho dovuto vivere in tutti questi anni?", una sua mano ora alza, in un gesto del tutto inaspettato, il mio mento e con tono basso e calmo mi risponde "ragazzina non hai idea in chi ti stai andando a imbattere ... non sono l'eroe di cui tutti blaterano e decisamente non ho un briciolo di luce in me" silenzio ,per svariati attimi regna il silenzio e nessuno dei due ha il coraggio di muoversi o di pensare cosa sarebbe successo da qui a poco. Proprio quando lo vedo avvicinarsi di più, tanto da sentire il suo respiro solleticarmi le labbra e il cuore esplodermi del petto, il rintocco della mezzanotte fa sobbalzare entrambi riportandoci come alla realtà e ad una consapevolezza amara di non poter assolutamente concerderci quel momento intimo di cui , a quanto pare tutti e due, abbiamo bisogno.

"... Controlla le tue emozioni, disciplina la tua mente ..."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora