Due animi da salvare

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Severus'pov:

Come può il mio animo essere nuovamente il colpevole del mio stesso malessere, come posso ancora persistere reagendo in questo modo ad ogni piccolo spiraglio di luce che tenta di donarmi, da quel che può sembrare, una sorta di felicità o via di fuga. Intrappolato nella mia stessa ragnatela di pensieri aggrovigliati e contrastanti tra di loro, odo dei passi avvicinarsi alle mie spalle, tiro fuori immediatamente la bacchetta e, voltandomi di scatto, il nulla. Corrugo la fronte e ispeziono il perimetro della raduna "inutile che ti nasconda , ti sento , sento la tua aura", quello che ricevo come risposta è un lampo di luce accecante e poi il buio , cado a terra privo di sensi. Cerco di svegliarmi ma ben presto mi accorgo di essere come in trance , ok sono sicuro di essere nella mia mente. Nonostante sia buio faccio un passo avanti e di colpo precipito , come se mi fossi appena gettato da una rupe, continuo a precipitare in picchiata e d'istinto urlo iniziando a vedere delle immagini spezzate intorno a me precedute da dei fulmini. Caos, il caos è protagonista di tutto, posso vedere una battaglia in corso angeli di luce contro angeli oscuri,impugnano spade e brandiscono armature, alcuni cadono come sto facendo io in questo momento non essendo in grado di combattere o di fermare tutto ciò , sono li in mezzo abbattuto a pezzi su questo mondo. Dev'essere un ricordo inconscio del mio passato remoto, spiego le mie ali difettose guardandole estasiato, allora avevano questo aspetto! Mi libro nell'aria e atterro in una landa desolata con a terra centinaia dei miei fratelli anch'essi caduti, non posso credere che avevo questo aspetto, sento la mia aurea incupirsi e vedo le mie ali cambiare colore , sfoggiando ora sfumature di grigio. Mi tiro in piedi e vedo un essere completamente oscuro ergere in tutta la sua potenza puntando la sua spada in aria "Seguite la stella del mattino, un fuoco sempreblu che quando arriva l'oscurità, la passione lascia profana. Ora trovate voi stessi e battetevi in nome di ciò che vi è più occulto e profano nel vostro animo dannato " grida aprendoci un varco di magia oscura. Dall'altra parte atterra un essere più simile a me fatto completamente di luce ma con le ali candide, seguito da un fulmine che quasi ci acceca "Seguite l'unico e vero creatore dell'universo, una luce pura che quando arriva l'oscurità, gli animi benedice rendendoli onniscienti. Sappiate scavare in voi e abbracciate la vostra missione in nome dell'onnipotente padre che la vita vi ha donato" annunzia etereo per poi aprire un triangolo di pura magia di luce. Mi lascio andare al ricordo che risiede, a quanto pare, nella parte più remota della mia mente e questa mi porta a tirarmi indietro davanti a questa scelta, scegliendo così di vivere sulla terra da imparziale. Allora ricomincio a precipitare ma stavolta, mentre mi trovo tra le nuvole, le due creature angeliche afferrano le mie ali e le strappano via violentemente dalla mia carne provocandomi profonde lacerazioni, le mie urla squarciano l'aria tanto da provocare forti lampi e saette e poi di nuovo il buio.

Mi risveglio non so nemmeno io dopo quanto, cerco di mettere a fuoco la vista per vedere dove mi trovo e subito riconosco le mura del mio studio. La testa non vuole smettere di fare male, a stento riesco ad alzarmi supino, lentamente apro gli occhi e rimango con i gomiti sulle ginocchia a tenermi il volto. Sto solo cercando di respirare e di capire cosa è successo, ma sono costretto a rimandare le domande a dopo, così piano mi dirigo verso l'armadio delle scorte e procaccio delle fiale di corroborante e varie antidolorifiche, le trangugio all'istante e mi rimetto a sedere sul divano sospirando in maniera rumorosa. Inizio con il ricapitolare cosa ho appena vissuto , in alcuni minuti metto in ordine i pezzi del puzzle di quella che potrebbe essere stata la mia comparsa in questo mondo e ironicamente intuisco cosa mi ha portato ad essere la spia in due fazioni diverse. Sto solo cercando di capire però, perché abbia costruito questi muri per vederli crollare giù e perdere tutto, anche me stesso. Fino ad ora sono stato ceco, non potevo vedere il mondo che c'era di fronte a me, ma qualcuno invece aveva capito cosa fossi e si era già messo all'opera per fruttare la mia essenza angelica per rimanere in vita, per non parlare poi di chi sapeva e se ne è ben guardato dal proteggermi. Nessuno ha pensato di salvarmi, se non quella piccola Grifondoro e io sono stato ancora una volta ottuso pensando di agire nel bene e invece la sto lasciando in pasto alla sua stessa oscurità, che per di più sarebbe dovuta spettare a me. Stupido Stupido Idiota! Mi maledico prendo a calci il piccolo tavolino che ho davanti mandandolo dritto nel camino ad incenerirsi. Ad interrompere la mia autocommiserazione è un bussare insistente alla porta, guardo l'ora e infuriato mi alzo andando ad aprire "COSA DIAMINE VOLETE ORA" di fronte a me vedo la più piccola dei pel di carota completamente nel panico "Herm-Hermione professore la prego mi aiuti " sbarro gli occhi e senza lasciarla finire la spingo verso il corridoio e mi lascio portare da lei. Non appena varco la sala comune della mia casa , becco in pieno festino le mie serpi "COSA STRACAZZO STATE FACENDO RAZZA DI IDIOTI! FILATE IMMEDIATAMENTE A LETTO" sbraito infuriato con sguardo omicida, la giovane Weasley mi tira per il mantello e mi porta verso i dormitori. Salgo le scale di corsa e la trovo stesa a terra raggomitolata con il braccio del marchio stretto al petto, stava tremando e senza emettere un fiato la avvolgo con il mio mantello e la scorto immediatamente nei miei alloggi "Weasley avverta la preside di quanto accaduto nella sala comune e non faccia parola con nessuno di ciò che ha visto" , la ragazza del tutto sconvolta annuisce guardandomi impaurita "p-professore è tutto vero ..." corrugo la fronte per poi intuire che sa tutto di 'noi' "Si. Le sarà spiegato a tempo debito cosa comporterà il tutto, ora per favore la intimo di fare rapporto a Minerva solo di quegli imbecilli e di tornarsene a letto" dico fermo senza ammettere repliche "s-si certo, si prenda cura di lei ...la prego" dice per poi dileguarsi. Mi appresto nel controllare in che condizioni è Hermione , evoco l'unguento per neutralizzare il bruciore del marchio e ne spalmo una generosa quantità sopra, facendolo così sbiadire. Cerco ora di risvegliarla , ma non risponde , se non stesse respirando in maniera calma sembrerebbe che sia morta. Non potendo fare granchè cerco di entrare nella sua mente il più delicatamente possibile, una volta dentro vengo risucchiato completamente in quello che pare essere un sogno,ma le sensazioni sono come quelle provate da me alcune ore fa. Stavolta lo scenario che mi si presenta davanti è del tutto diverso, magico e fiabesco oserei dire, mi guardo intorno e realizzo di essere nella così detta 'valle delle fate'. Ricordo di essermi dovuto recare qui per alcuni ingredienti rari, sono circondato da un complesso di specchi d'acqua e cascate verdi e azzurre quando odo delle voci soavi intonare una strana melodia celtica, seguita però da una voce alquanto familiare. Mi porto una mano a coprirmi il volto, non ci credo che anche qui debba essere così impertinente quella ragazza, tento un incontro più ravvicinato quando mi sento afferrare per il mantello da delle fate che, nella loro incomparabile bellezza, mi trascinano verso il centro della valle fino ad arrivare sotto un'arcata sacra. Mi agito un po' e cerco di divincolarmi ma la loro magia mi circonda facendomi comparire indosso una tunica completamente bianca e, della cascata dei miei capelli neri, rimane solamente qualche ciocca lungo il viso per il resto la ho raccolta in delle trecce. Ora mi sto davvero alterando, non esiste che mi si ridicolizzi in questo modo! "Per secoli abbiam atteso la tua comparsa, colui che di nero il suo animo pare, è giunto il momento di salvare. La chiave di tutto potrai trovare, se nel profondo saprai osservare" cos? Ma che diavolo stanno blaterando, cosa centro io in tutto questo e come sono a conoscenza di cosa sono "Ascolta la musica che scorre ,stai cadendo nella corrente che va a casa poichè la coppia è fatta, la coppia è fatta" ora le voci di questi esseri sono una sola cosa, faccio per voltarmi e mi scontro quasi bruscamente con qualcosa, o meglio qualcuno. Mi ritrovo a terra spaesato e tra le braccia indovinate chi , quei suoi occhi ambra ancora una volta immersi nella pozza scura che sono i miei "TU?" esclama non riuscendo a dire nient'altro , in risposta non emetto un fiato e mi limito a riposizionarle tra i capelli un fiore bianco proprio come è ora la sua aurea , il che mi porta a sollevare le labbra in su in un mezzo sorriso. Accenno l'intenzione nel parlare ma entrambi veniamo scaraventati fuori dal mondo che ci stava circondando in maniera decisamente violenta, tant'è che privi di forze perdiamo i sensi ancora una volta tornati alla realtà. 

"... Controlla le tue emozioni, disciplina la tua mente ..."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora