Inferno

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Hermione's pov

Mi ritrovo catapultata nella mente di un uomo dall'anima nera , come lo sono le due pietre che indossa al posto degli occhi, come lo sono le ombre che lo tormentano nel cuore della notte , come la sostanza letale che gli scorre nelle vene e che avvelenano così la sua linfa vitale , nera come la sua veste che lo nasconde al mondo intero non dando così alcuna possibilità alla sua aura luminosa di rivelare come in realtà è. Sono persa nelle sue pene, vago alla ricerca di un qualche volto o luogo familiare che possa darmi la volontà di uscire da tutto questo infinito tenebroso e affascinante, come lo è lui. D'improvviso sento gli occhi andare letteralmente in fiamme, bruciano talmente tanto da non riuscire a distinguere più nulla. Uno starnuto segue poco dopo e dagli occhi sgorgano lacrime salate e nere come la pece a ricoprirmi il viso, è un chiaro segnale che qualcosa nell'anatema non sta funzionando,che qualcosa da qui a poco sta per accadere e non è di certo un presagio benevolo. Percepisco il male,il dolore e la sofferenza, devo accasciarmi e stringere gli occhi per quanto mi fanno male, è come se l'inferno mi stesse incenerendo la mente, gli occhi in difesa cacciano fuori acqua a non finire. Un solo attimo che pare immenso carico di gelo,paura,silenzio e poi ... il nulla. Ora posso solo udire il suono fievole del suo cuore che pare rimbombare in modo amplificato nelle mie orecchie, porto le mani avanti e faccio attenzione muovendomi piano nel buio. Un fascio di luce in fondo a questo spazio indefinito mi indica un sentiero fatto di nebbia, e una forza invisibile mi spinge accompagnandomi veloce in avanti, in questo preciso istante capisco immediatamente dove mi trovo. Stento a crederci ma non esiste spiegazione più logica di questa, sono all'interno della sua mente in viaggio nel suo passato. Deglutisco facendomi forza e lo cerco in questi ricordi, prendendomi il permesso di vagare nella sua mente nonostante sono consapevole che potrebbe infuriarsi, ma non posso permettere che si abbandoni all'oblio , non davanti ai miei occhi. Finalmente vedo un mantello svolazzare nell'aria su di una figura scura accasciata a terra, respiro piano sentendo solamente il battito del suo cuore guidarmi verso di lui, vorrei toccarlo ma non mi azzardo ancora facendo vincere la curiosità nel vedere a quale ingiusta pena fosse stato sottoposto se avesse smesso di respirare, e lasciare che il soffio gelido della morte prendesse possesso del suo corpo e del suo spirito. Mi fermo proprio dietro di lui restando in silenzio vedendo le sue spalle tremare e lo sento piangere, non riesco a capire in un primo momento il perché, fino a che non seguo la direzione del suo capo ad osservare impotente l'esatto momento in cui lui stesso trovò la mamma di Harry morta a terra nella cameretta del piccolo prescelto , il quale piangeva nella sua culla. Porto una mano a coprirmi la bocca e trattengo a stento le lacrime, vedere lui in ginocchio distrutto in lacrime che stringeva a se il corpo di Lily Evans , la sua Lily priva di vita cullandola con l'amarezza nel petto e del suo tono rotto, mi fa sentire inerme e impotente, ma mai quanto in un secondo momento in cui lo sento urlare con tutta la forza che aveva . Quell'urlo mi riduce il cuore in frantumi , è un urlo roco carico di dolore, di rabbia e sensi di colpa, di quelli che ti fanno tremare le viscere e disintegrare l'anima. Non so per quanto tempo rimango a guardare tutto questo, ma è questa la sua pena, rivivere in eterno il suo più grande rimpianto restando a guardare l'amore di tutta la sua vita morire davanti agli occhi senza poter fare o cambiare nulla,fermo solamente a tormentarsi con le mani e il viso intrisi del sangue della donna. Le uniche parole che riempiono gli spazi vuoti ricolmi di silenzio, sono le sue preghiere rivolte a Silente : "... lui pensa che sia il figlio di Lily , intende dar loro la caccia, ucciderli! Li nasconda tutti! La supplico ...", rimane li immobile, singhiozzando e lasciando che il dolore lo avvolga ancor più nell'oscurità. D'istinto lo supero e mi paro davanti a lui inginocchiandomi alla sua altezza

"Professore ..." – dico con tono basso richiamando la sua attenzione " Professor Snape , la prego mi guardi, riesce a sentirmi ?"

"È tardi ... è troppo tardi"- risponde con tono flebile tra le lacrime rimanendo con la testa chinata muovendo a malapena le labbra sottili

"... Controlla le tue emozioni, disciplina la tua mente ..."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora