MI VUOI? [ 13 ]

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L'atmosfera del paddock deserto dopo una gara è unica, tutti i box vuoti senza la presenza importante della monoposto dei team e gli spalti che tornano al loro colore dopo essere stati coperti dalla folla per una gara intera. Il circuito di Silverstone rappresenta un pezzo di storia della Formula Uno che non passa inosservato neanche quest'anno, dimostrandosi particolarmente imprevedibile. Mi perdo a guardarlo mentre recupero la mia borsa dal box della rossa e sblocco il telefono appena noto un messaggio di Charles apparire tra le notifiche.

<< Sei ancora al box? >> ha scritto accompagnando una faccina addormentata. Deve essere anche lui particolarmente esausto, ha quasi vinto una gara oggi e ha combattuto per la maggior parte della gara.

<< Mi godo il panorama e poi vado a dormire. Buonanotte >> rispondo digitando velocemente sulla tastiera mentre cammino verso l'uscita. Delle voci attirano la mia attenzione che non sembrano essere troppo lontane da me ma alzo la testa solo quando mi rendo conto di essere vicina al box della RedBull.

<< Hamilton non la può sempre passare liscia! Quello che è successo oggi è un dannato scherzo, meritava una squalifica >> sbraita Jos Verstappen mentre Christian Horner scuote la testa con una smorfia esausta sul volto, al suo fianco c'è anche Helmut Marko che ascolta attento l'olandese. Decido di fermarmi nascondendomi in uno dei box origliando la conversazione, evitando però di cacciarmi nei guai.

Horner sembra veramente distrutto dopo la gara di oggi, le occhiaie marcate sotto gli occhi e la barba sfatta lo accentuano ancora di più.
<< Non possiamo fare di più di quello che abbiamo fatto Jos, in Mercedes sono intoccabili in queste situazioni e Toto l'ha passata liscia anche questa volta. Dispiace anche me. >> risponde abbassando lo sguardo prima di allontanarsi dagli altri due per recuperare il suo materiale dal muretto box.

Helmut e Jos rimangono da soli abbassando ulteriormente il tono di voce ma una frase non può che non sfuggirmi della loro conversazione.

<< Insomma c'è sempre un lato positivo. C'è gente messa peggio di noi, guarda la Ferrari...>> esclama Helmut Marko con un ghigno sul viso prima di scoppiare in una risata macabra e dare una pacca all'uomo davanti a lui. Questi due si divertono proprio a ridere delle disgrazie degli altri, non ne sono sorpresa.

<< Stronzo >> sussurro con un tono di voce il più basso possibile. Un brivido mi percorre la schiena quando vedo entrambi voltarsi verso il box con uno sguardo confuso. Rimango pietrificata non facendo il minimo movimento e esprimo il desiderio di scomparire sul posto per evitare questa situazione.

<< Che ci fai ancora qui? >> chiede Jos fissando un punto poco lontano dal posto in cui sono nascosta. Chiudo gli occhi pronta a farmi avanti ma vengo preceduta da qualcuno alle mie spalle che si fa avanti uscendo allo scoperto verso gli altri due fermi ad aspettare una risposta.

Max cammina con la tuta slacciata lungo i fianchi e raggiunge il padre salutando velocemente Helmut al suo fianco. Deve avermi visto per forza dato che era dietro di me ma non ha detto nulla, mi ha retto il gioco invece di lasciarmi in pasto ai leoni. Seguo ogni suo movimento con lo sguardo senza fare il minimo rumore, lo vedo annuire davanti alle parole del padre.

<< Stavamo pensando di andare a bere qualcosa. Dovresti venire, volevo presentarti Kristine dato che non ti sei nemmeno degnato di parlarle >> dice Jos con uno sguardo duro nei confronti del figlio mentre Helmut Marko rimane in silenzio grattandosi il mento. Max assottiglia gli occhi probabilmente non molto entusiasta di conoscere la fidanzata del padre e poi scuote la testa camminando all'indietro fino all'entrata del box.

NEMESI // @MAX VERSTAPPEN Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora