CAMBIO DI PIANO [ 14 ]

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<< È successo qualcosa che non so? >> la voce di mia madre mi fa sobbalzare mentre mi fermo a guardare i fiori nel vaso davanti alla mia camera. Sono di Max, me li ha fatti mandare da una ditta del Principato ed il postino è quasi inciampato sulle scale per quanto erano ingombranti.

Una composizione di rose, tulipani, peonie e narcisi che è innegabilmente stupenda, rende il mio appartamento più elegante del solito e mi fa sentire dannatamente speciale.

<< No mamma, va tutto bene nella mia vita al momento e ne sono felice >> rispondo guardandola di sfuggita prima di dirigermi verso la cucina per versarmi un bicchiere d'acqua. Vedo mia madre osservarmi dall'altra parte del bancone con le braccia conserte e uno sguardo poco convinto.

<< Vuoi dirmi che dopo la rottura con Mathis stai meglio rispetto a prima di litigarci? >> mi chiede alzando un sopracciglio.

<< Non era quello giusto mamma >> rispondo cercando di rimanere seria mentre riesco a stento a trattenere un sorriso. Non posso raccontarle cosa stia realmente accadendo nella mia vita e capisco che possa sembrare tutto molto strano dopo la rottura con Mathis e l'improvvisa gravidanza di Charlotte, ma l'ultimo mese è stato pieno di momenti con lui.

In Ungheria per via delle condizioni meteorologiche e incidenti in pista, la gara non si dimostra delle migliori per Max, ci siamo visti di sfuggita nei corridoi e nelle sale conferenze senza dare troppo nell'occhio dato che Jos era sempre nei paraggi. Ci siamo visti solo la notte della gara, nella sua stanza, abbiamo parlato della settimana fino a tardi prima che mi addormentassi al suo fianco con ancora le sue mani tra i capelli.

In Belgio è stata tutta un'altra storia. La gara è stata posticipata per tre ore e i piloti non hanno girato in pista per più di venti minuti per via delle condizioni in pista, pioveva a dirotto. Durante la pausa che sembrava infinita ho ricevuto un suo messaggio corto e coinciso << Jos non c'è, ho bisogno di te >>.
Ho sorriso come una stupida controllando di non avere nessuno a meno di un metro da me e sono sgattaiolata senza farmi beccare da Charles verso l'hospitality della RedBull, più precisamente nel camerino di Max. Mi ha aspettato con un mezzo sorriso stampato sul viso e mi ha tirato dentro la stanza senza lasciarmi il tempo di pensare a quanto sbagliata come cosa, chiunque sarebbe potuto entrare e scoprirci insieme. L'avrebbero cercato nel giro di un'ora ma è comunque rimasto addormentato sul mio petto per quasi una mezz'ora lontano da tutte le telecamere, gli ingegneri e suo padre. Soprattutto lontano da suo padre, che ha fatto una delle sue prediche poco incoraggianti appena me ne sono andata via, senza farmi vedere.

<< Quindi stai vedendo qualcuno? >> chiede insistentemente mia madre cercando di farmi parlare di più rispetto alle risposte brevi che le sto dando. Alzo gli occhi al cielo allacciandomi le scarpe e scuoto la testa appena riprendo la mia borsa tra le mani.

<< Può anche essere...  Ma non ti ho mai visto così interessata alla mia vita amorosa >> la prendo in giro recuperando anche le chiavi di casa dal mobile della cucina. Angeline fa una smorfia prima di farmi una clamorosa linguaccia che mi fa ridere leggermente e mi passa la maniglia della mia valigia, facendola scivolare verso il corridoio del palazzo dove vivo.

<< Ho capito non vuoi dirmi nulla, prima o poi lo scoprirò da sola >> esclama seguendomi verso l'uscita dell'appartamento con lo zainetto di Hugo tra le mani, che ha lasciato a casa mia dopo essere rimasto a dormire la sera prima.

<< Vedremo, adesso vado in negozio ti scrivo prima di partire  >> la liquido dandole un bacio veloce sulla guancia prima di avviarmi velocemente verso la mia auto parcheggiata nel parcheggio esterno. Con un movimento veloce lascio la valigia nel bagagliaio e mi metto a sedere sul sedile anteriore.

NEMESI // @MAX VERSTAPPEN Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora