- GP di Stiria
<< Fa freddo stamattina, vero? >> constato rivolgendomi a Pierre e Charles poco più avanti che fanno il loro ingresso nel paddock mentre alcune telecamere sono puntate contro di loro. Mi calo subito gli occhiali scuri sulla punta del naso nascondendo gli occhi e striscio il pass all'entrata mentre la mia icona compare sul monitor con un simbolo verde che aziona la manovella del tornello.
Il cielo è coperto dai grossi nuvoloni grigi che però non riescono a filtrare alcuni raggi del sole che piano piano compaiono da dietro le montagne austriache. Ha piovuto tutta notte e mi rendo conto che un paio di pantaloncini e una camicetta leggera non sono la scelta migliore per le giornata. Appena Pierre si libera dai fotografi al fianco di Charles, si volta tirando la zip della sua felpa e se la toglie camminando nella mia direzione. Mi appoggia la felpa della sua scuderia sulle spalle scompigliandosi i capelli biondi con un sorriso imbarazzato sulle labbra.
<< Sei proprio un gentiluomo Pierre Gasly >> dico sorridendo prima di tirarmi la felpa più vicina per coprirmi meglio i fianchi.
Mentre Pierre controlla dei messaggi sul telefono io ne approfitto per voltarmi notando dietro di noi alcuni uomini della Red Bull, faccio finta di nulla sistemandomi i capelli ma di Max non c'è nessuna traccia. Alla destra del suo ingegnere c'è Sergio Perez che parla animatamente con il resto degli addetti e appena nota il mio sguardo fisso verso di loro alza un sopracciglio facendomi voltare di colpo.<< Charles è intrattabile stamattina >> dice Pierre facendomi voltare verso di lui questa volta. Lo guardo per qualche secondo incrociando la sua espressione improvvisamente seria e mi lascio sfuggire un sospiro.
<< Ha passato un weekend non facile, lascialo concentrare sulla gara. È la cosa migliore >> gli poggio una mano sul braccio abbozzando un altro piccolo sorriso mentre lui annuisce riprendendo a camminare verso la sala conferenze.
<< Tra quanto lo diranno pubblicamente? >> chiede Pierre alludendo alla gravidanza di Charlotte che definitivamente ha deciso di portare avanti appena Charles ne è venuto al corrente.
<< Dopo Monza. Prima è troppo rischioso, tutti i riflettori sono puntati contro di lui in Italia >> spiego aprendogli la porta per farlo entrare velocemente. Lui sorride ringraziandomi e mi tiene la porta rendendo il mio ingresso più goffo del dovuto.
<< Ha senso in effetti, spero che tutto vada come deve andare Isa >> mi dice prendendo una borraccia dallo scaffale all'entrata proprio accanto al suo nome scritto a caratteri cubitali. Ci salutiamo velocemente con un bacio sulla guancia e poi lo lascio alle interviste con altri piloti tra i quali riconosco Lando Norris e Mick Schumacher.
Appena mi volto per aprire la porta ed uscire dalla zona delle conferenze, vedo la sagoma di Max dall'altra parte del corridoio. Ha uno sguardo glaciale, non fa trasparire nessun tipo di emozione ma ho come la sensazione che mi abbia visto con Pierre, o forse sta solo osservando come il mio capo di abbigliamento della giornata sia una felpa Alpha Tauri.
Faccio finta di nulla mettendomi le mani nelle tasche dei pantaloncini ma lui aggancia di nuovo il mio sguardo, facendomi segno di seguirlo.Mi guardo attorno un paio di volte ma poi corro nella sua direzione attraversando il corridoio deserto della sala stampa. Mi prende subito per un polso guidandomi verso un'ala dell'edificio completamente vuota, l'unica luce che illumina la stanza è quella di una piccola finestra sul muro pallido.
Max indossa la polo del team, un paio di pantaloncini beige e delle sneakers scure, ha i capelli in ordine e sembra abbastanza rilassato adesso che siamo soli.
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NEMESI // @MAX VERSTAPPEN
RomanceIsabelle Carpinelli conosce Charles Leclerc dalle elementari, il loro rapporto d'amicizia è una delle certezze della vita della monegasca. È cresciuta tra motori e sogni in parte realizzati, la sua boutique è la cosa a cui tiene di più al mondo e il...