anime one shot

boy

>genre:fluff
>ship:kiribaku
>disclaimer: bakugo trans
>words: 2434

***

C'è una sola cosa che non mi permette ancora di essere me stesso al cento per cento.

Il ciclo, che seppur irregolare per via degli ormoni, ogni tanto arriva ancora.

Da quando ho ufficialmente intrapreso il percorso di transizione il flusso come la regolarità di esso è diminuito a dismisura, ma non del tutto svanito.

C'è ancora quella volta al mese nel quale io non mi sento più io.

Tutte le mie insicurezze saltano fuori e improvvisamente sembra che tutti i progressi fatti fin ora non esistano, sembrano non esserci mai stati.

Ritorno ad essere Toshie Bakugo e insieme a lei torno ad essere la persona fragile che ero prima.

Non so descrivere la sensazione che provo quando una mattina al mese, o quasi, improvvisamente i boxer sono rossi e una fitta alla schiena pervade il mio corpo mentre, obbligato dal flusso della natura, mi chino a mettere un assorbente nelle mutande pulite.

Di solito in quei giorni mi barrico in casa, mi chiudo in me stesso sotto le coperte e non esco per i tre giorni seguenti.

È quasi come se avessi paura che la gente scoprisse che in quel momento un'altra donna, che tanto donna non è, ha il ciclo, ed è come se la mia mascolinità svanisse sotto lo sguardo di tutti.

Di solito in quei giorni evito Kirishima come la peste, non mi va di essere visto da lui nella condizione di semi- depressione il cui entro.

Ma lui come al suo solito non riesce mai a farsi i cavoli suoi, quindi me lo ritrovo sempre sotto le coperte mentre mi accarezza la schiena che di solito in quei giorni è spezzata in due.

Oggi è uno di quei giorni.

Mi sono alzato presto nonostante sia vacanza, e come ogni mattina dopo la spremuta sono andato in bagno.

I boxer sono rossi ed improvvisamente la natura mi ricorda che non sono del tutto un maschio.

Con l'umore totalmente a terra mi sono obbligato a rimettermi nel letto cercando di alleviare il costante dolore alla schiena.

Nonostante non mi piaccia oziare in quei giorni del mese le coperte ed il letto solo la cosa più confortevole di questo mondo.

Oltre a Kirishima e le sue coccole ovviamente.

Devo essermi appisolato perché quando riapro gli occhi per la seconda volta in quella mattinata la colazione accuratamente preparata da mia madre è sul comodino accompagnata da un bigliettino.

"Sono scappata a lavoro, se hai bisogno chiama. Ricorda di avvisare Kirishima, di prendere gli antidolorifici e le altre pastiglie che sono in bagno. Mamma"

So cosa intende con altre pastiglie ma per una volta voglio privare a resistere e a vedere come va.

Come consigliato da mia madre avviso Kirishima, che conoscendolo starà ancora dormendo.

A Kiri

   > Vieni a casa

Ne approfitto e addento il toast per poter prendere gli antidolorifici sperando che allevino il dolore alla schiena.

Contro ogni mia aspettativa Kirishima risponde nel lasso di tempo in cui io corro in bagno per via del reflusso.

Il mio corpo, dati gli ormoni, a volte reagisce male a determinati farmaci.