anime one shot

distance

>genre: fluf
>ship: kagehina
>disclaimer: possibili spoiler del timeskipe di haikyuu
>words: 1993

Sette ore di fuso orario possono sembrare poche, ma quando hai una relazione a distanza da mantenere sono un incubo.

Quando da me è sera da lui è pieno giorno.

Quando da lui è sera da me è notte.

Sentirsi è diventato un evento più unico che raro. Entrambi siamo impegnati con le squadre e trovare un momento libero entrambi allo stesso momento è pressochè impossibile.

Guardo le quattro chiamate senza risposta che compaiono nel registro chiamate.

È mezzanotte meno venti da me, questo vuol dire che da lui sono le quattro di pomeriggio.

Sarà in pieno allenamento, e ovviamente le possibilità di risposta sono pari a zero.

Riprovo un'ultima volta, magari per puro caso ha il telefono sotto mano è riesce anche solo a rispondermi per dirmi "Ciao"

Un bip. Due bip.

Ad ogni suono emesso dal cellulare il mio cuore perde un battito.

Parte la segreteria.

Non risponde.

Non mi aspettavo niente di diverso e dovrei esserci abituato, ma fa male. Fa dannatamente male.

Sono quattro giorni che non ci sentiamo, e possono sembrare talmente pochi da essere quasi ridicoli. Ma quando di mezzo ci sono dodici ore di volo, e un mare che sembra infinito è come se fossero anni.

L'ultima volta che ho visto Kageyama è stato la scorsa estate, era tornato a far visita a sua madre ed è riuscito a fare un salto anche da me.

Ricordo ancora l'odore dei suoi capelli, il sapore delle sue labbra e la forma del suo viso.

La sensazione delle sue braccia avvolte al mio corpo, forti e muscolose.

Spengo tutte le luci di casa e mi abbandono sul letto stanco dalla giornata.

Mi risveglio un paio di ore dopo con un suono assordante nelle orecchie, e non è la mia sveglia.

Oh, no che non lo è.

Cerco il telefono tra le coperte e una volta letto il nome sul display è come se mi fossi appena fatto una doccia fredda.

Sono le quattro del mattino e Kageyama Tobio sta chiamando.

Dopo quattro giorni.

Mi riprendo solo una volta che la chiamata si interrompe.

Kageyama mi ha chiamato. Alle quattro del mattino.

Merda.

Richiamo immediatamente di fretta e furia.

Un bip. Due bip.

"Ei"

La sua voce.

"Ei"

Non mi sento neanche rispondere. Sento solo la sua voce rimbombarmi nelle orecchie.

Un silenzio imbarazzante cade sulla telefonata.

"Sono-sono felice di sentirti" balbetto.

Sorrido al vuoto.

"Ti manco già?"

"Mi manchi sempre"

Scrocchio le dita della mano libera in segno di nervosismo.