QUARTA PARTE

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𝗾𝘂𝗮𝗿𝘁𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲𝗉𝗋𝗂𝗆𝗈 𝗀𝗂𝗈𝗋𝗇𝗈 𝗂𝗇𝖿𝖾𝗋𝗇𝖺𝗅𝖾

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𝗾𝘂𝗮𝗿𝘁𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲
𝗉𝗋𝗂𝗆𝗈 𝗀𝗂𝗈𝗋𝗇𝗈 𝗂𝗇𝖿𝖾𝗋𝗇𝖺𝗅𝖾

𝗾𝘂𝗮𝗿𝘁𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲𝗉𝗋𝗂𝗆𝗈 𝗀𝗂𝗈𝗋𝗇𝗈 𝗂𝗇𝖿𝖾𝗋𝗇𝖺𝗅𝖾

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Ero visibilmente annoiata e, quando accettai che in quel momento, o sarei uscita, o sarei rimasta nella noia totale, capii che non c'era bisogno nemmeno di pensarci, scrissi un messaggio a mia mamma in cui la avvisavo che sarei uscita di casa, ora però, bisognava capire dove andare, ma io un'idea già ce l'avevo, misi il mio costume bianco con le farfalle azzurre coprendolo con una t-shirt XXL e una culotte nera e uscii prendendo i soldi e il telefono, ero indirizzata verso la piscina dove lavoravano Jeremiah e Steven;
Arrivai a piedi dato che era fattibilmente vicino e andai al bar dove vidi mio fratello
«Steven!» lo salutai
«Abby, cosa ci fai qui?» mi chiese
«mi stavo annoiando» ammisi
«cosa vuoi prendere» mi sorrise, ed io ci pensai, alla fine optai per qualcosa di fresco
«due bicchieri di caffè fresco con ghiaccio e caramello» dissi, lui si girò e cominciò a smanovrare oggetti e altre cose prima di posarmelo davanti agli occhi
«sono sei dollari» disse
«eccoli a te» dissi lasciandoli i miei venti dollari con il resto;
Mi diressi verso la piscina dove cercai il bagnino, era seduto sul bordo della piscina mentre si guardava attorno cercando qualcuno da salvare
«oii» sussurrai al suo orecchio facendolo sobbalzare
«Abby» mi abbracciò forte
«mi sei venuta a trovare?» io annuii porgendoli un caffé al caramello
«grazie Abby, in realtà ci voleva proprio» mi ringraziò dandomi un bacio sulla fronte
«chi è quella puttana, la sua fidanzata?» sentii in lontananza, mi girai e vidi che molte ragazze mi guardavano e stavano sussurrando qualcosa all'orecchio delle loro compagne o amiche, io mi girai verso Jeremiah che mi guardò mortificato, probabilmente ha notato quanto ultimamente io sia odiata dalle ragazze del posto
«mi dispiace» sussurrò
«ehi, non ti preoccupare, non è colpa tua» ammisi sorridendo, poi arrivò Steven e mi arrivò un messaggio
"torna a casa, ti devi preparare per il primo incontro" io salutai Jeremiah con un abbraccio e diedi un bacio sulla guancia a Steven per poi andarmene di corsa a casa;
Arrivai e misi un vestito blu con motivi estivi e floreali, per i capelli, gli lasciai sciolti ma mi feci due trecce sulle prime ciocche, misi le converse nere e uscii di casa con Belly, nostra mamma ci aspettava in macchina, noi entrammo e lei cominciò a darci molti avvertimenti, appena arrivammo e stavamo per uscire lei ci bloccò
«se vi trattano male scrivetemi la parola d'ordine» noi sorridemmo ed annuimmo, appena la macchina della mamma partì, Belly entrò mentre io aspettai fuori un attimo un po' disorientata
mi era già passata la voglia di entrare?
no, ho solo paura che qualcuno critichi come mi sono vestita;
cominciai a sudare freddo e lottai con tutta me stessa per non scappare di corsa, ma ero come imbambolata a guardare quell'enorme palazzo che mi intimoriva, sentii dei passi pesanti dietro di me, ma ero come inchiodata e non riuscivo a girarmi, poco dopo scoprii che quello era Jeremiah
«Abby, tutto bene?» chiese, io annuii
«cos'hai? Puoi parlarmene eh» mi disse
«non sono sicura di star simpatica, in più diciamo che mi sono rifiutata di vestirmi anni novanta perchè i vestiti erano ridicoli e ora ho molta ansia di entrare» parlai, Jeremiah mi prese la mano e la strinse forte
«Abby, sei uno schianto, e se ti parleranno male verrò io con te, anzi, ti accompagno io» mi abbracciò forte, poi cinse la sua mano attorno la mia vita e andammo assieme al club, arrivammo dentro e l'ansia ricominciò a salire
«ciao Jeremiah» lo salutò una donna di mezz'età, loro cominciarono a parlare mentre io mi concentrai su tutte le ragazze che mi squadravano sussurrando probabilmente insulti o commenti orribili alle loro compagne, lo dedussi dalla faccia dispiaciuta che aveva Belly che indubbiamente aveva sentito tutto ciò che dissero su di me
«lei è Abby, in realtà Abigail Conklin» si bloccò per lasciarmi il tempo di sorriderle
«la mia futura moglie» sussurrò facendole l'occhiolino facendomi scoppiare in una risatina che soffocai
«ti puoi accomodare in quel tavolo» disse la signora di cui non ricordo più il nome, appena mi sedetti le ragazze si zittirono e mi guardarono, Sheila, la pseudo ragazza di Steven, invece, mi sorrise;
le ragazze ricominciarono a parlare, finchè non arrivò l'argomento delle cotte
«a te piace Jeremiah, ma qualcuno nel gruppo te lo sta rubando» disse una ragazza
«Abigail, non abbiamo capito molto bene, quindi tu e Jeremiah state assieme? o tipo a te piace? Oppure siete solo una sottospecie di scopamici?» mi parlò una ragazza in modo scontroso
«perchè?» chiesi prima di dare una qualunque risposta
«perchè sei molto appiccicosa con lui, vai in piscina da lui, ti fai accompagnare al club da lui, abiti con lui, sia chiaro che alla mia migliore amica piace da più tempo» mi rispose, io annuii e rimasi in silenzio aspettando che questo club finisca al più presto.
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Spazio Autrice:
Finalmente ce la sto facendo!!
Ho gia scritto qualcosa su Luglio nell'ultimo capitolo pubblicato della mia storia wattpad su Outer Banks, ma per capire meglio tra un po' pubblicherò un commento nelle conversazioni dove vi parlerò un po' in generale sulle tematiche del tempo, spero che lo leggerete<33

WILLOW, jeremiah fisherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora