TREDICESIMA PARTE

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𝘁𝗿𝗲𝗱𝗶𝗰𝗲𝘀𝗶𝗺𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲𝗅𝖾 𝗂𝗇𝗌𝗂𝖼𝗎𝗋𝖾𝗓𝗓𝖾 𝗏𝖾𝗇𝗀𝗈𝗇𝗈 𝖺 𝗀𝖺𝗅𝗅𝖺

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𝘁𝗿𝗲𝗱𝗶𝗰𝗲𝘀𝗶𝗺𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲
𝗅𝖾 𝗂𝗇𝗌𝗂𝖼𝗎𝗋𝖾𝗓𝗓𝖾 𝗏𝖾𝗇𝗀𝗈𝗇𝗈 𝖺 𝗀𝖺𝗅𝗅𝖺

𝘁𝗿𝗲𝗱𝗶𝗰𝗲𝘀𝗶𝗺𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲𝗅𝖾 𝗂𝗇𝗌𝗂𝖼𝗎𝗋𝖾𝗓𝗓𝖾 𝗏𝖾𝗇𝗀𝗈𝗇𝗈 𝖺 𝗀𝖺𝗅𝗅𝖺

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Gli occhi
una parte che in tanti apprezzano ma io non sapevo perché, del resto sono un orbita con delle vene insanguinate che gli collegano al nostro cervello, o qualcosa del genere, non ho mai ascoltato molto dell'argomento, non era una cosa che mi appassionava, se così si poteva dire, gli unici occhi che mi erano piaciuti fino a quel momento, erano le caramelle gommose di halloween;
Ma da quando gli occhi di Jeremiah, quei due occhioni azzurri che perforavano il mio corpo ogni sguardo FUGGITIVO, non ho più avuto la certezza che quell'organo del corpo mi facesse così schifo, del resto, il modo in cui quel ragazzo mi guardava faceva, a dir poco, impazzire, o faceva impazzire me, ma questo non aveva alcuna importanza, perché ero in questa situazione per colpa mia, non sicuramente di un certo biondo che mi aveva frullato la testa, o forse sì

DIO

mi facevo pena, TANTA pena;
Credo che per una volta mi stia sentendo davvero sciocca per tutto ciò che sto facendo.

sto aspettando che Jeremiah mi chieda di venire al ballo con lui nonostante sia io che debba chiederlo

probabilmente tra dieci anni riderò di me, riderò di quanto una persona possa essere ingenua, o semplicemente per i drammi che mi faccio, se fossi sobria mentalmente mi sarei buttata, ma , in realtà, sono tutto tranne che sobria, stavo su quel letto di merda a deprimermi mangiando un pacchetto di patatine al formaggio con addosso una maglietta oversize di Garfield mentre Clueless rimbombava nelle mie orecchie ad alto volume finchè non sentii due battiti alla porta seguiti da un «si può entrare?» che, stranamente, non riconoscevo, ero tentata di non rispondere, ma dovetti farlo per educazione, mugolai un verso per far capire che, malgrado la mia svogliataggine, quella persona, poteva entrare nella mia tana, nonostante ciò, però, non mi mossi di un mezzo centimetro, in quel momento la mia posizione imbarazzante era l'ultimo dei miei problemi, anzi, l'ultimo dei miei pensieri era proprio prepararmi per farmi vedere da una persona se potevo mostrarmi nel mio momento film, probabilmente se fosse stato qualcuno tipo Jeremiah o Conrad, che mi avrebbero derisa per tutta la vita, avrei detto che ero nel mio periodo femminile,si sarebbero schifati solo al pensiero del sangue che mi esce dai genitali e avrebbero evitato di riderci sù, avrei nascosto il loro ultimo pacchetto di patatine sotto il letto e avrei fatto finta di ridere alle scene imbarazzanti di Clueless
«Merda Abigail, fai davvero pena» ammise una voce femminile ridendo con gusto, beh, come darle torto, avevo almeno 3 cuscini sotto la testa e le patatine erano poggiate sulla mia pancia mentre tenevo, in una mano il telefono e nell'altra il telecomando, sembravo a tutti gli effetti una pensionata, girai la testa di pochi centimetri per capire di chi fosse la voce
«Lexi» sussurrai cercando di realizzare, Lexi mi era venuta a trovare
«no, ma davvero, se questa dovrebbe essere la tua estate perfetta, ho davvero paura di come tu riesca a divertirti, Clueless? Lo guardiamo solo quando- Merda» si sedette subito sul letto con me e mi abracciò, lei non finì la frase, ma la voglio finire io per lei

lo guardiamo solo quando un ragazzo ci delude o quando siamo al limite con una determinata cotta (per esempio quando abbiamo perso le staffe)

Io sorrisi

«sembra strano, ma pensavo che avere il cuore spezzato significasse restare in camera e piangere fino al risveglio, poi, cambiare il pacchetto di fazzoletti e ricominciare a piangere» cominciai a parlare, mi bloccai riflettendo, osservando l'espressione di Lexi
«Invece ho capito che, per me, avere il cuore spezzato, è deprimermi, ma senza mai versare una lacrima, non da sola, non quando non potrò dire nulla a nessuno della mia sofferenza» dissi infine, le lacrime volevano uscire, ma io le tenevo dentro per farsì che, per nessuna ragione, io possa scoppiare a piangere
«cosa ti ha fatto Jeremiah» chiese lei tenendole un palmo sulla guancia

cosa mi aveva fatto Jeremiah?
Lui non mi amava

«mi fa soffrire il- il fatto che è IMPOSSIBILE TRA DI NOI, forse sono io il problema, forse non sono abbastanza per questo, per avere una relazione ed essere amata o forse non sono abbastanza per lui» sussurrai, Jeremiah mi aveva fatto capire tanto, specialmente dopo che gli avevo praticamente confessato il mio amore e lui aveva ignorato ogni mio sentimento;

La cosa più brutta di questa situazione è che io avevo bevuto, ma tutto ciò che avevo fatto, io lo ricordavo, ricordavo le espressioni delle persone che mi guardavano come se fossi pazza, solo perché avevo bevuto dei bicchieri di troppo

«no! no! no! no! Non dirlo mai più! cazzo Abigail, non pensare che tu non sia abbastanza, perché ti sbagli, tu CREDI di non essere abbastanza, hai una dannata convinzione di non essere al livello degli altri quando la persona perfetta in OGNI situazione sei tu, Dio! Vorrei che tu ti vedessi con gli occhi degli altri, di Steven, di Taylor, e i miei, per mostrarti come credi di essere e come effettivamente sei, se Jeremiah, uno stupido ragazzo, non ricambia i tuoi sentimenti? FANCULO! è lui che ci perde, ma peccato che sei tu che soffri, sei tu che ami, ma alla fine sei tu che perdi sempre le staffe, sei tu che alla fine ne esci senza autostima, e , cazzo se lo odio, odio che tu ti senta inferiore Abby, perché ti voglio bene» gridò Lexi, i miei occhi erano pieni di lacrime, quindi, in fine, cedetti e scoppiai a piangere, lei si chinò e mi strinse in un forte abbraccio
«Ti voglio bene anche io Lexi» sussurrai infine.

Spazio Autrice:
si può dedicare un capitolo solo sul rapporto tra due migliori amiche e sull'autostima? Beh, io l'ho fatto e, non odiatemi, sto cercando di terminare questa storia così finalmente riuscirò a essere più ordinata e aggiornare altre storie, comunque Lexi mio amore eterno.

WILLOW, jeremiah fisherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora