QUINTA PARTE

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vi prego ascoltate questa canzone in speed up mentre leggete questo capitolo, risveglierà in voi delle emozioni pazzesche}

vi prego ascoltate questa canzone in speed up mentre leggete questo capitolo, risveglierà in voi delle emozioni pazzesche}

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𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗾𝘂𝗶𝗻𝘁𝗮
𝗎𝗇 𝗉𝗈𝗇𝗍𝖾 𝖽𝗂 𝗂𝗇𝗌𝗂𝖼𝗎𝗋𝖾𝗓𝗓𝖾

𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗾𝘂𝗶𝗻𝘁𝗮 𝗎𝗇 𝗉𝗈𝗇𝗍𝖾 𝖽𝗂 𝗂𝗇𝗌𝗂𝖼𝗎𝗋𝖾𝗓𝗓𝖾

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Siamo finalmente a casa, io feci finta che tutto fosse bellissimo, nonostante sia tutto andato male, mi rifugiai in camera mia guardando un po' il telefono
"è da un po' che Lexi doveva richiamare" pensai, ma non volevo essere invadente, so quanto posso essere pesante e in questo momento non volevo infastidirla, tutta la giornata la passai a guardare il telefono, così decisi di uscire a prendere il regalo per Belly, sono sicura che, dato che compiamo gli anni lo stesso giorno, lei non si sia presa la briga di comprarmelo, ma io volevo comunque spendere il mio tempo in qualcosa di utile, mi vestii con un top rosa e i jeans corti, mi feci una coda bassa e uscii.
Ho camminato per circa un quarto d'ora prima di trovare un negozietto estivo davvero carino, mi guardai attorno e non seppi davvero cosa comprare, poi vidi un bellissimo bracciale con come ciondoli due delfini, la presi subito, quei due animali mi ricordavano davvero tanto la nostra sorellanza, comprai anche due collane con delle trarughe, una verde l'altra azzurra, come collana dell'amicizia con Lexi, quando sarei tornata nella mia cittadina gliel' avrei data, uscii pagando anche due bustine carine per incartare i regali, tornai a casa passando anche per il gelataio, presi una grande scatola di gelato al pistacchio e alla nocciola e tornai a casa poggiando i regali in camera mia, poi andai in cucina per mangiare il gelato, incontrai Jeremiah e Conrad «dov'è Steven?» chiesi
«è uscito con Shaila» mi rispose Conrad
«quindi fanno le cose sul serio?» chiesi mangiando il cucchiaio di gelato al pistacchio che impugnavo
«decisamente! Credo che vogliano fare sesso» mi informò Jeremiah
«bleah! Jer! Che schifo! non volevo immaginarmi mio fratello» mi scossi come per rimuovere quell'immagine dalla testa
Jeremiah e Conrad scoppiarono a ridere e andarono in corridoio probabilmente per uscire, io tornai seria pensando a Lexi
e se avesse trovato una migliore amica migliore di me?
Mentre pensavo trattenni le lacrime ma mi cadde il bicchiere di mano e si ruppe in mille pezzi, come il mio cuore in quel preciso secondo, mi tagliai la coscia e le mie mani erano piene di sangue, ma quel dolore non era paragonabile a quello che sentivo nel petto, scoppiai in lacrime poggiandomi le mani sul volto sporcandolo del mio sangue, ma i miei singhiozzi non si volevano interrompere, Jeremiah arrivò di corsa dal corridoio e si bloccò quando vide la scena che aveva davanti a sé, poi si avvicinò a me, dietro di lui era venuto anche Conrad che mi stava giardando spaventato, io mi scostai i capelli dal viso
oltre a non piacere alle persone, avevo perso anche la mia unica amica
continuai a piangere perché, in quel momento, era l'unica cosa che non mi faceva crollare, o tutto il contrario, l'unica cosa che mi aiutava ad aprirmi a me stessa
«Abby» sussurrò Jeremiah poggiando le sue mani sul mio viso, io guardai Conrad che si tranquillizzò, ma ci guardava, lentamente il mio sguardo tornò al viso di Jeremiah
«cosa succede?» mi chiese
«va tutto male» dissi impassibile cercando di non piangere
«queste te le pulisco io mentre parliamo» sussurrò indicando le mie ferite
«fatti una doccia per pulire il sangue io intanto pulisco il vetro» parlò
«grazie Jer» dissi spostandomi una ciocca ribelle dal viso.
Andai in camera e mi lavai il corpo, pulii tutto il sangue sennò si sarebbe seccato, piansi ancora in doccia,
perchè non riesco ad essere una persona diversa? Perchè sono così distaccata con tutti?
Uscii dalla doccia e rimisi gli stessi vestiti di prima purché non si fossero sporcati, uscii senza asciugarmi neanche i capelli, sul letto c'era Jeremiah che mi aspettava, sospirai cosciente che avrei dovuto parlargli al più presto,
perché lui c'era,
era lì,
stava aspettando solo me.
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WILLOW, jeremiah fisherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora