DECIMA PARTE

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𝗱𝗲𝗰𝗶𝗺𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲𝗂𝗅 𝖿𝗋𝗎𝗅𝗅𝖺𝗍𝗈𝗋𝖾 𝖽𝗂𝖿𝖾𝗍𝗍𝗈𝗌𝗈

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𝗱𝗲𝗰𝗶𝗺𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲
𝗂𝗅 𝖿𝗋𝗎𝗅𝗅𝖺𝗍𝗈𝗋𝖾 𝖽𝗂𝖿𝖾𝗍𝗍𝗈𝗌𝗈

𝗱𝗲𝗰𝗶𝗺𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲𝗂𝗅 𝖿𝗋𝗎𝗅𝗅𝖺𝗍𝗈𝗋𝖾 𝖽𝗂𝖿𝖾𝗍𝗍𝗈𝗌𝗈

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Era già mattino ed io e Jeremiah riaccompagnammo Taylor e Lexi alla fermata dell'autobus, a quanto pare, Belly era talmente testarda che si era rifiutata di salutare l'amica che era venuta apposta per lei, appena arrivammo al parcheggio, io abbracciai forte Lexi
«non so come farò a sopportare mio padre» rabbrividii in un millesimo di secondo
«oi, ce la farai Abby, chiamami tutti i giorni» mi fece promettere, ed è quello che feci
«Taylor» la richiamai vedendola un po' giù
«ha bisogno di tempo, lasciagliene un po', vedrai che tornerete amiche come prima» la rassicurai, lei mi sorrise e si girò nuovamente, io salutai con la mano la mia migliore amica e poi mi girai verso la macchina di Jeremiah
«come sta Steven?» mi chiese
«abbiamo fatto una serata da fratelli, è molto scosso, si sente particolarmente in colpa» annunciai sedendomi sui posti davanti, lui fece un verso di approvazione comprendendo ciò che gli stavo dicendo
«e per vostro padre?» chiese
«è molto strano incontrare di nuovo mio padre dopo..» mi bloccai pensierosa
«il divorzio?» scossi la testa
« non è importante» feci un sorriso tirato
«Abby» insistette
«tu sai il motivo del divorzio di mia madre e mio padre?» chiesi non donandoli nemmeno uno sguardo, lanciavo occhiate sbrigative alle luci dell'aria condizionata della macchina, ma mai su Jeremiah, lui scosse la testa
«mio padre era diventato violento con me» ammisi
«mi ha-» lui capì
«e non credo di aver voglia di vederlo» ammisi
«tu invece, con tuo padre?» chiesi
«a me dispiace non poterlo vedere spesso» parlò stavolta dispiaciuto
«Oggi è il tuo giorno buono» dissi con sarcasmo, lui sorrise, un sorriso magnificamente perfetto, poi accese il motore e partì.
Eravamo arrivati a casa, era tutto pronto e vidi mio padre con la sua nuova compagna in cucina, io alzai gli occhi al cielo, ed entrai, vidi dei bicchierini con un liquido roseo all'interno, Steven, Belly e Jeremiah si emozionarono dopo il primo sorso, la ragazza di mio padre ci diede la ricetta e decidemmo di ricrearla
«ma il frullatore non era difettoso?» chiese Belly facendo la guastafeste
«l'ultima volta che lo usaste i miei vestiti furono appiccicosi per giorni» risi
«e sporcammo la valigia del papà» continuõ Jeremiah
«ci lasciò la valigia in camera per giorni, per "ricordare i risultati dei nostri errori"» continuò Conrad tirando fuori il frullatore
«se fosse qui ci direbbe "non usate questo frullatore"» rise Steven mentre il padre di Jeremiah e Conrad comparse da dietro
«ciao ragazzi» ci salutò, Conrad si rabbuiò mentre Jeremiah corse a salutarlo con un sorriso ebete sul viso, appena se ne andò noi continuammo la nostra missione, mettemmo una polvere strana di cui non voglio sapere il nome, dell'acqua e del melograno,poi aggiungemmo molta altra polvere
«ora ci tocca aspettare» dissi, Conrad accese il frullatore e, per fare il figo, a cominciato a togliere le mani
«Conrad!» gridai ridendo, e, quando il frullatore stette per cedere e scoppiare, Conrad rimise le mani scoppiando a ridere con tutti.

Spazio autrice:
scusate per l'attesa, ma sono al mare e non riesco a scrivere molto, so che la storia in questo capitolo non è molto articolata e vi chiedo scusa, pubblico appena posso

WILLOW, jeremiah fisherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora