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Stava coricata con il viso rivolto verso il soffitto mentre ascoltava il suo respiro regolare uscire dalle labbra schiuse. Non sempre era stato così, non sempre il suo respiro era stato calmo e profondo.

Si ricordava quando scappava per i corridoi stretti e alti dell'orfanotrofio per nascondersi, o di quando si premeva una mano sulla bocca per non far uscire neanche un sospiro per non essere trovata.

-Virginia.-

Chiuse gli occhi, fosse se avesse fatto finta di dormire se ne sarebbe andato. Quella voce le procurava fastidio all'interno dello stomaco come se non avesse digerito qualcosa. Cercò di far sollevare il suo petto come se stesse respirando anche se stava trattenendo il respiro solo perché aveva paura di urlare.

Aveva paura di fare rumore, di attirare l'attenzione del ragazzo che stava fermo vicino all'entrata guardandola.

-Lo so che non stai dormendo, Virginia.- la riprese, aveva un tono atono e malinconico.

La ragazza si lasciò sfuggire uno sbuffo profondo, aprì gli occhi e si girò dall'altra parte portando le gambe al petto. Non voleva guardarlo.

-Smettila di fare così, guardami.- ordinò Dane. Si avvicinò al letto e lei subito scattò, mettendosi seduta.

-Non avvicinarti.- cercò di intimidirlo.

Lui alzò gli occhi al cielo e con facilità la prese per un braccio, la fece cadere in avanti contro il materasso.

-Sai, è inutile che fai la cazzona,- mormorò -sappiamo entrambi che ci vuole niente per distruggerti.-

Virginia si tolse dalla presa e abbassò il viso, gli occhi chiari di Dane la congelavano fin dentro al flusso sanguigno.

-Che cosa vuoi?- domandò, si alzò e andò vicino alla finestra. Guardò fuori da essa lo spiazzale dove c'era parcheggiata la macchina di Calum.

Dane rimase in silenzio, -Allora?- lo spronò Virginia, era nervosa.

-Io, ascolta, non siamo più all'orfanotrofio. Adesso dobbiamo cercare di collaborare per un bene più grande, hai capito?- si grattò il retro del collo per poi sistemarsi il cappello nero. Alcune ciocche bionde gli solleticavano la fronte.

Virginia incrociò le braccia al petto, la rabbia le faceva prudere la pelle sulle braccia. Come un irritazione.

-Solo adesso? E quando ero un insignificante ragazzina no?- fece un passo in avanti ma subito dopo si bloccò, scosse la testa e sussurrò solo: -Vaffanculo Dane.-

Lui schiuse le labbra ma lei era già scomparsa.

-Dane!- lo chiamarono.

Lui tirò un pugno contro al piccolo armadio a muro, gli dava fastidio che Virginia potesse scappargli così facilmente. Fece lunghi respiri prima di tornare all'ingresso della camera, tutti gli altri componenti del gruppo stavano guardando lo schermo piatto della tv.

Luke si girò verso di lui, -Ci sono problemi in città.- spiegò.

Dane fece per farsi spazio e guardare la televisione ma Calum gli mise una mano sul petto, bloccandolo.

-No, dobbiamo andare subito, chiama Virginia e mettetevi qualcosa che possa coprirvi il viso. Non vogliamo che qualcuno vi riconosca.- ordinò.

Dane annuì.

-Aspetta.- lo fermò ancora Zahila -Cosa c'è che non va?- gli chiese.

Lui alzò un sopracciglio e anche gli altri ragazzi rimasero confusi.

-Cosa?-

Lei si avvicinò, cercò di creare un contatto visivo ma Dane spostava sempre gli occhi da un'altra parte.

-Sto imparando, è un potere nuovo, ma riesco a percepire in un certo senso quando c'è qualcosa che disturba qualcuno.- disse.

Dane allargò le braccia, -Ok, ok.- sbottò -Virginia è andata via, l'ho fatta arrabbiare.-

Zahila gli tirò una pacca sulla spalla, lui gemette più per la sorpresa che per il dolore.

-Quando la lascerai stare?- si lamentò lei.

Ashton le mise una mano sulla schiena e le disse qualcosa nell'orecchio per farla calmare. Lei guardò ancora una volta Dane prima di sussurrare un leggero -Ok, vado a cambiarmi.- al suo compagno.

Uscì dalla stanza, Ashton la seguì ma gli altri tre continuarono a fissarlo.

-So a cosa state pensando, quindi, possiamo rimanere qui a discutere su Virginia o andare a dare due calci nel culo a quelli la. Come preferite.- cercò di difendersi.

I ragazzi si guardarono tra di loro, -Ne parliamo dopo.- sentenziò Calum.

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-Spostati!- Michael si buttò addosso a Zahila per poi teletrasportarsi qualche metro di distanza dal criminale che indossava davanti al viso un passamontagna simile a quello di Dane solo di colore diverso.

Zahila si sistemò la maschera viola intorno agli occhi prima di fare un cenno a Michael.
Quest'ultimo si girò e comparì vicino a Luke ed Ashton che stavano chiudendo in un angolo un'altro uomo.

Lei corse verso Calum che stava stringendo delle catene intorno al corpo dell'uomo con il passa montagna. Si avvicinò e iniziò a colpirlo in faccia mentre Calum stringeva la presa.

Quando l'uomo non emise più gemiti lo lasciarono cadere a terra, Zahila lo raggiunse quando sentì una fitta sotto lo sterno. Le si era spezzato il fiato e si chinò in avanti cercando di riempire i polmoni.

Guardò Ashton dall'altro lato della strada e l'altro uomo lo teneva fermo a terra con un ginocchio dove Zahila sentiva male.
Si accasciò a terra e, quando Calum la vide, fece subito volare contro all'uomo una sbarra di ferro che avevano rotto da qualche antenna.
Zahila ed Ashton tornarono a respirare.

Per qualche secondo ci fu un silenzio per tutta la via, durò poco. Un gruppo di persone li circondò.

-Avete fermato questi ladri, grazie, sarei andato in rovina. La gioielleria è tutto quello che ho.- un signore si appese al braccio di Calum, tirandolo per la tuta verde. Lo continuò a ringraziare con le lacrime agli occhi.
Ashton tirò su da terra Zahila e la sorresse.
Una bambina si avvicinò ai due.

-Siete dei super-eroi?- chiese, strinse il pupazzo nella sua mano e guardò Zahila con occhi sognanti.

Lei non rispose, le fece solo un sorriso e si appoggiò alla spalla di Ashton, qualcuno urlò dalla folla:

-Si, sono super-eroi!-

Vari mormorii iniziarono ad innalzarsi, un uomo tirò fuori dalla tasca il telefonino per riprenderli ma Dane in uno scatto glielo fulminò.
Alcuni gridarono dallo stupore ed altri rimasero interdetti.

-Andiamo via.- suggerì Luke.
Tutta la squadra iniziò a correre ma sentirono ancora qualcuno dire: -Aspettate, chi siete? Rispondete alle nostre domande!-

Zahila si sollevò in aria, tenne d'occhio Ashton dall'alto. Lo avrebbe sempre fatto.

Ashton, noi chi siamo?

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Hei, non so esattamente cosa dire ahah solo grazie per leggere super-hero.
Credo che mmm, siamo più meno a metà storia, e mi sto tipo per tagliare un braccio perché è da un anno che stiamo andando avanti con super-Hero e sembra non finire più porca vacca 😂. Solo che mi ero fermata per finire Heartache poi io non sono così veloce ad aggiornare ed eccoci qui.

Bom, non lo so neanche a cosa serve questo spazio autrice ma ok ahah 🌚.

Grazie ancora a tutti.

ciao ciao

Super-HeroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora