21

10.2K 865 182
                                    

Siete già passati a leggere Held?🌚

Le teneva un braccio intorno alle spalle mentre con una mano le accarezzava i capelli.
Erano stesi sul letto mentre Zahila pensava a dove sarebbe stata senza Ashton e gli altri in quel momento.

In loro aveva trovato una famiglia, ed era davvero felice di questo.

Alzò gli occhi sul ragazzo di fianco a lei, guardava dritto davanti a lui mentre la mano si muoveva tra le ciocche di Zahila quasi meccanicamente.

-Cosa ti rendeva così triste?- chiese all'improvviso la ragazza.

Aveva un tono misto tra curiosità e malinconia.

-Quando?- domandò.

Zahila si nascose nell'incavo del collo di Ashton, non voleva fargli tornare a gala dei brutti ricordi.

Scosse la testa, -No niente, non importa.- parlò velocemente.
Lui le accarezzò la guancia, le prese il viso e lo portò davanti al suo, aveva uno sguardo comprensivo.

-Vuoi sapere a cosa pensavo quando ho tentato il suicidio?- chiese dolcemente, non era arrabbiato.

Zahila appoggiò la testa sul suo petto, annuì leggermente.

-Io,- si fermò. Non era facile spiegare cosa vagava per la sua mente -io non ero come gli altri bambini. Quando ero piccolo non mi piacevano i super-eroi, non amavo Batman e non volevo arrampicarmi suo muri o sparare ragnatele come Spiderman. Quando mi sono ritrovato ad essere uno di loro, semplicemente mi disprezzavo.- mormorò.

Zahila rimase in silenzio, la voce di Ashton la rilassava parecchio.

-Non volevo essere questo, avevo realizzato che non avrei mai più svolto una vita normale. E io volevo solo quello, Zahila non ne hai idea, ero così arrabbiato e disgustato verso quello che ero e sono tutt'ora.-

-Tu sei Ashton, e a me piace.- lo interruppe.

Lui sorrise, accarezzandole un braccio.

-A me non più di tanto.- ridacchiò -Comunque, non volevo essere un super-eroe.-

-Perché 27 volte?- Zahila lo guardò, tenendosi su con il mento.

-Non credevo fosse impossibile ammazzarmi. Ma ogni volta che mi facevo del male le mie ferite si ricucivano da sole.-

La ragazza si perse nella sua testa e immaginò, immaginò Ashton piangere e urlare dal dolore mentre si contorceva contro il pavimento.
Le si strinse il petto.
-Non ha fatto mai tanto male.- la rassicurò, vedeva quello che pensava e non erano belle cose.

-Forse se avessi saputo prima di essere un Nessuno non avresti cercato di ucciderti.- ipotizzò Zahila.

-Forse sarebbe stato ancora peggio.- disse a bassa voce.

Lo pensavo davvero, perché si ricordava ancora troppo bene la sensazione di disperazione e disagio ad avere Zahila vicino. Quella voglia di toccarla ma anche il disaccordo di averla nella sua mente.
Lei lo sapeva, sapeva che lui non aveva mai avuto qualcuno di cui prendersi così cura. Perché anche se lei non lo accettava, lui la doveva proteggere e lei doveva proteggere lui.

Un urlo soffocato dalle pareti li fece voltare, un oggetto colpì il muro e velocemente Zahila si mise seduta. Guardò Ashton perplessa.

-Virginia si è svegliata.- spiegò.
Si alzarono e andarono della stanza accanto.

----

Calum finì di raccontare e sfiorò i capelli biondi di Virginia, lei guardava tutte le persone nella stanza. Era intimidita.

Super-HeroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora