DAYLIGHT

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SOPHIE



Quando Sophie controlla per la decima volta l'orologio, si rende conto che non arriverà mai in tempo per il suo turno in ospedale. Sospira, impotente e rassegnata, conscia che nessuno può muovere il pullman imbottigliato nel traffico a causa di un incidente poco più avanti. Prende un libro dalla sua borsa ed inizia a leggere, impiegando quel tempo in qualcosa di utile piuttosto che non fare niente. 

Non fa in tempo nemmeno a finire la prima pagina quando la suoneria del suo cellulare la distrae dalla sua lettura. Prende il telefono e se lo porta all'orecchio. <<Grace>> risponde alla sua migliore amica con un sorriso tirato sulle labbra. <<Dove sei? Ti sto aspettando da mezz'ora!>> esclama indignata la ragazza dall'altro capo del telefono. <<Sono sul pullman, c'è stato un incidente e siamo bloccati>> risponde con pazienza Sophie. <<Non penso di riuscire a farcela>> aggiunge prima di tirare un sospiro di sollievo. 

La risposta di Grace è uno sbuffo, che Sophie riesce a captare perfettamente. Già se la vede: perfetta nel vestito nuovo comprato apposta per la grande festa a cui è riuscita a farle imbucare, i biondissimi capelli in piega ed i tacchi alti ad accentuare la già estrema lunghezza delle sue gambe. <<Che palle>> mormora durante quello che a Sophie sembra lo sbuffo del fumo di una sigaretta. <<Non è colpa mia>> si giustifica Sophie alzando le spalle e premendo il telefono tra l'orecchio e la sua spalla.

<<Conoscendoti potresti aver architettato tutto tu per non venire stasera>> chiede inquisitoria Grace. A Sophie scappa una risatina che soffoca immediatamente il suo vicino di posto la incenerisce con lo sguardo, probabilmente svegliato dal rumore. Sophie si scusa con gli occhi e abbassa la voce girandosi verso il finestrino, fissa le macchine immobili attorno a lei e appoggia la fronte contro il vetro freddo. 

<<Te la caverai anche senza di me>> dice infine con un sorriso e quasi in un sussurro per non indisporre di nuovo il suo compagno di sedile. <<Ti racconterò tutto domani>> risponde Grace mandandole un bacio volante. <<Scrivimi quando riesci ad arrivare a casa>> sono le sue ultime parole, alle quali Sophie replica con un <<Va bene, divertiti>> prima di chiudere la chiamata. 

A differenza di Grace, Sophie non è una tipa che ama le feste, la baldoria, il caos o le discoteche. Preferisce la compagnia di un buon libro o di un grande film classico. A volte si chiede come abbia fatto una ragazza come Grace a diventare sua amica, date le loro differenze in praticamente ogni cosa. Sophie ha sempre pensato che la loro amicizia fosse così duratura e sincera proprio a causa dei loro caratteri differenti, dei loro modi di vivere diametralmente opposti. 

Sophie si ricorda le occhiate degli abitanti del quartiere quando lei e Grace passano per strada: Grace così bella, sicura di sé, sempre impeccabile in tutto ed estroversa; Sophie così insignificante, timida, introversa e vestita con qualsiasi cosa le capiti a tiro. Forse a Sophie piace Grace proprio perché è l'unica persona della sua vita che non l'ha mai giudicata per il suo aspetto fisico o per come appare. Grace sembra superficiale e materialista - un po' per come è stata educata e perché non ha mai dovuto faticare molto per ottenere tutto quello che voleva - ma ha visto in Sophie molto di più di quanto lei abbia mai visto in sé stessa. 

COMME LE VENT || FABIO QUARTARARODove le storie prendono vita. Scoprilo ora