𝗨𝗣𝗦𝗜𝗗𝗘-𝗗𝗢𝗪𝗡

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Si sveglia una mattina e tutto sembra diverso.

Come sua abitudine tende una mano a cercare la moglie accanto a sé, il fantasma di Astoria che ancora aleggia sul suo letto.

Ma il posto al suo fianco è vuoto.

Ricorda a sé stesso che è vuoto da anni.

Si sente strano, quella mattina.

Come se il corpo in cui si è risvegliato non fosse il suo, come se... fosse tutto sbagliato.

Si guarda allo specchio e ne capisce il motivo.

Il suo riflesso non gli appartiene, non più.

Sembra ringiovanito di vent'anni.

Ha lo stesso aspetto che aveva nei suoi vent'anni, ma con il pallore e le occhiaie che lo avevano contraddistinto durante la guerra.

Corruga la fronte e poi sobbalza, quando la porta si spalanca sonoramente.

Suo padre lo guarda con disappunto. Anche lui sembra avere vent'anni in meno.

Indossa la tenuta da Mangiamorte.

«Che ci fai ancora così? Hai di nuovo trascorso la notte a fare baldoria con quel buono a nulla di Blaise Zabini?» lo rimprovera.

Lui corruga la fronte, perplesso.

'Zabini?'
Non si sono mai piaciuti molto, neanche ai tempi della scuola.

«Vedi di prepararti. Hanno trovato la Sanguemarcio. Hanno trovato Hermione Granger» gli dice ancora il padre.

Un'espressione di pura confusione appare sul volto di Draco quando Lucius lascia la stanza.

Si volta e vede un abito da Mangiamorte che ha tutta l'aria di avere la sua taglia, le misure di quando era più giovane. Una maschera giace sulla scrivania abbandonata.

Piega il braccio sinistro e con esitazione posa gli occhi sull'avambraccio.

Il Marchio è nero.

È vivo, di nuovo.

E lui rabbrividisce.

*

Segue Lucius per i corridoi.

Il Manor è sempre lo stesso, cupo e oscuro.

Si aspetta di vedere suo figlio scorrazzare per i corridoi da un momento all'altro, ma se ha davvero vent'anni sa che non è possibile, che non accadrà.

Pensa ad Astoria; se è vittima di qualche sorta di viaggio nel tempo, sa che lei dovrebbe essere ancora viva in quel periodo.

Allora chiede a suo padre di lei.

«Che affari hai con la moglie di Theodore Nott?» risponde lui alzando un sopracciglio e Draco si irrigidisce.

«Ti senti bene, figliolo?»

No, non si sente bene.

Qualcosa nei recessi della sua mente si smuove; lui era presente a quel matrimonio, tenutosi anni prima.

Ma non può essere giusto, vero?

Lui se la ricorda. Ricorda il giorno in cui gli ha detto per la prima volta che lo amava; ricorda il giorno in cui ha pronunciato quel sì sull'altare e il giorno in cui ha dato alla luce Scorpius, il loro bellissimo bambino; ricorda la notte in cui le ha dovuto dire addio per sempre, troppo, troppo presto nello schema delle cose.

E ricorda il dolore che ne è conseguito.

Non può essere giusto.

*

Moondust | Dramione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora