Hermione si sveglia con la sensazione che qualcosa non va.
Guarda fuori dalla finestra e riconosce la spiaggia su cui si erge Villa Conchiglia.
Ma cosa ci fa lì?
Era a casa sua prima di addormentarsi la sera precedente.
E perché continua ad avere l'impressione di essersi risvegliata in un corpo diverso dal proprio?
Si guarda allo specchio e la sua mascella cade a terra.
Quello non è il suo corpo.
Non quello attuale, almeno.
Il suo riflesso ha... quanto? Vent'anni?
Non ricordava di essere così formosa a quell'età, ad essere onesta.
Molly cercava sempre di farle mangiare porzioni spropositate di cibo, nel tentativo di aiutarla a recuperare un po' del peso che aveva perso durante la guerra e che non sembrava in grado di riacquistare.
Faticava a mangiare, o a trattenere il cibo; il suo stomaco ci aveva messo un po' ad abituarsi ai pasti regolari e copiosi.
Scuote la testa con forza.
Quello non è possibile.
Ha quarant'anni ora, non venti.
Apre la porta e sospira di sollievo quando sente la voce di Ron giungere dal piano di sotto.
Corre da lui, ma non appena entra nel salotto si pietrifica all'istante.
Nella stanza ci sono anche Harry, Neville, Bill e Fleur.
E anche tutti loro sembrano avere vent'anni in meno.
'No, questo è sbagliato', pensa. 'Non è assolutamente possibile.'
Chiede a Ron di parlare in privato, ma quando lo fanno le risposte che le dà non hanno senso.
Le dice di essere... sposato con Calì Patil?
Ma... non può essere.
Ron è suo marito.
Deglutisce, ha bisogno d'aria.
Allora si Smaterializza nel cuore di Londra.
Ma quella che appare davanti ai suoi occhi non è la Londra che ricorda.
La Londra che vede è oscura e cupa.
Una torre nera, alta e inquietante, si staglia nel cuore di Piccadilly Cyrcus, circondata da nuvole nerastre.
È certa che quello stabilimento non esista, non lo ha mai visto prima e va in città ogni giorno.
Poi lo nota.
Il Marchio Nero, inciso sulla porta d'ingresso della costruzione, e sbianca.
'Non è possibile', pensa di nuovo.
Il suo cervello lavora rapidamente.
Finché non sente una risata.
Quella risata.
Quella che ancora la tormenta nei suoi incubi a distanza di vent'anni.
La risata maniacale, gelida e penetrante di Bellatrix Lestrange.
E il sangue le si congela nelle vene.
'È morta', rammenta a sé stessa. 'Bellatrix è morta durante la Battaglia di Hogwarts.'
E allora perché la può vedere uscire saltellando e starnazzando da quell'edificio, viva e vegeta?
Perché nessuno fa niente quando lancia Cruciatus a caso sui Babbani che le passano accanto e poi ride?
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Moondust | Dramione
FanficSi svegliano una mattina e il mondo è al contrario. Hanno di nuovo vent'anni e Voldemort ha vinto la guerra, i Mangiamorte sono al governo. Harry guida la resistenza. Hermione viene catturata e portata a Malfoy Manor, dove scopre che l'unica persona...