Due anni prima
La prima volta che Harry Potter e Ron Weasley prendono una vita, è per salvare Ginny Weasley.
Caparbia quanto ognuno di loro e forse anche di più, la rossa si è ostinata a partecipare a quella missione, nonostante non si sia ancora completamente ristabilita dalla ferita che si è procurata durante l'ultimo attacco a cui ha preso parte.
Nott Senior la disarma, poi la colpisce con la Cruciatus.
E quando Harry e Ron vedono che il Mangiamorte sta estraendo un pugnale blasonato con la N di famiglia, avvertono il potere oscuro emanato dall'oggetto anche a distanza, probabilmente dovuto a una maledizione su di esso.
Agiscono contemporaneamente, troppo lontani per fare qualsiasi altra cosa.
Avada Kedavra.
Non sanno quale delle due maledizioni colpisce l'avversario per prima.
Allora condividono il peccato.
E ne condividono anche il peso.
Harry sa che prima o poi sarà costretto a prendere altre vite.
Una sicuramente.
Quella di Lord Voldemort.
Lo farà per tutte le persone che gli ha portato via, per tutte le persone la cui morte è avvenuta in suo nome, a causa sua e dei suoi ideali malati.
E lo farà anche per quelle che ha obbligato lui ad uccidere.
Ma quella è anche la notte in cui Hermione Granger toglie una vita per la prima volta.
E lo fa per lui.
Lo fa per proteggere Draco Malfoy.
Non capisce a pieno cosa sta facendo finché non vede Thorfinn Rowle accasciarsi al suolo e la sua mano scivolare via dal collo di Lucas Delacour, ancora viola in volto per lo sforzo di cercare di respirare.
Non è quello che ha visto lei.
Lei ha visto Draco boccheggiare in cerca d'aria, mentre la mano del Mangiamorte si chiudeva in una morsa ferrea attorno al suo collo nel tentativo di strappar via la sua vita.
Perché lei vede sempre Draco, anche quando è sotto Polisucco.
E il suo corpo, la sua mente, hanno agito da soli.
Perché nell'esatto momento in cui ha creduto di essere sul punto di perderlo per sempre, Hermione si è resa conto che non può farlo senza di lui.
Non può combattere quella guerra senza di lui.
Non può restare a galla senza di lui.
Se perde Draco Malfoy ora, perderà anche il suo unico appiglio alla vita.
E allora ha sollevato la bacchetta meccanicamente e l'ha puntata in direzione di Rowle.
E lo ha detto, con lo sguardo vacuo mentre l'immagine di un mondo in cui Draco Malfoy non esiste più le invade la mente, tormentandola.
Ha pronunciato quelle due paroline terribili.
Avada Kedavra.
Ci sono almeno tre maledizioni che può usare per ucciderlo, tra cui una non verbale che si è obbligata a imparare per autodifesa dopo essere stata disarmata e quasi uccisa da Rabastan Lestrange, ma lei riesce a pensare solo a quella.
La Maledizione che ha sempre odiato più di qualsiasi altra cosa al mondo.
E la cosa più assurda è che, anche quando vede Draco rialzarsi e riassumere un colorito più naturale, respirare meno affannosamente e correre verso di lei, Hermione non riesce a pentirsene, né a sentirsi in colpa, per quello che ha fatto.
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Moondust | Dramione
FanficSi svegliano una mattina e il mondo è al contrario. Hanno di nuovo vent'anni e Voldemort ha vinto la guerra, i Mangiamorte sono al governo. Harry guida la resistenza. Hermione viene catturata e portata a Malfoy Manor, dove scopre che l'unica persona...