And then, he came.

Capitolo II

Ok, sono le 15:00, tra un'ora uscirò da qui.

《Prof. posso andare in bagno?》
《Sì vai pure.》
Penso che andrò a dare un'occhiata alle altre classi, tanto non ho niente da fare... allora, la classe accanto alla mia è la terza C.
《Ma che ci fai tu qui?》mi giro e vedo quel ragazzo di stamattina. 《Stavo dando un'occhiata alle classi. Piuttosto che cosa ci fai tu qui?》
《Questa sarebbe la mia classe.》  Mi dice con sarcasmo. Oh, fantastico...
《Io me ne torno in classe, ciao.》
《Spero di non rivederti.》
《Tanto mi rivedrai lo stesso, caro mio, perché siamo della stessa sezione.》
《Cosa?》
《Hai capito bene.》

Entro in classe.
Sembrava scocciato.
Beh, lo sono anche io, dato che in questa scuola i ragazzi della stessa sezione devono fare tutte le attività insieme.
Uffa... dovró passare altro tempo con quell'insolente...

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All'uscita da scuola...

《Ciao Anna, a domani!》
《Ciao!》

Ah, lì c'è di nuovo quel tizio. Magari potrei seguirlo...giusto per curiosità, per vedere dove abita.

Davanti a casa di Yamato...

Quindi è qui che abita? Che bel posto...
È una casa abbastanza grande che sembra quasi in stile giapponese, di cui riesco a intravedere un giardino interno.

Ok, adesso me ne posso anche andare...
《Oh, un gatto...》Yamato si abbassa e lo accarezza.
《Sei molto magro... sei randagio, vero?》dice con un sorriso triste. Dopodiché, a malincuore, si alza e se ne va. Quindi a Yamato... piacciono gli animali?

Comunque, sembrava triste. Chissà che passa per la testa di quel tizio.

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Nota dell'autrice: Ehilá! Questa è la mia prima storia e spero che vi piaccia! Se commetto qualche errore, accetto sempre consigli per migliorare! Al prossimo capitolo!