Capitolo XII

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Uscita da scuola, decido di aspettare Yamato dove ci incontriamo sempre la mattina. Sembra tanto un appuntamento... Nel frattempo, un simpatico gatto grigio mi si avvicina e fa le fusa.
Nonostante sia randagio, quando mi chino per accarezzarlo, non scappa. Beh, meglio così, continuo ad accarezzarlo.
A vederlo meglio, ha qualcosa di familiare... ah giusto, è il gatto che c'era davanti a casa di Yamato.
A proposito di Yamato... mi sono appena resa conto che mi sta osservando.
《Ciao Yamato!》
《Ciao.》
《Non pensavo che ti piacessero i gatti.》dice, avvicinandosi.
《Sono i miei animali preferiti.》
《Già, anche i miei.》 Si abbassa e lo accarezza anche lui.
《Sì, lo so...》
Lo sai? In che senso?》Ops.
《N-No, niente... Allora, dove volevi andare?》Yamato volta la testa dall'altra parte.
《Volevo andare... a fare una passeggiata...》
《O-Ok, andiamo...》

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Più tardi...

Dalla scuola siamo arrivati in un viale, decorato con aiuole piene di fiori colorati e alberi dalle foglie verdi. Devo ammettere che è davvero un bel posto, per il paesaggio di questa città. Chissà come fa Yamato a conescerlo...
Ah, dei crisantemi! Sono i miei fiori preferiti! Vado a coglierne uno.
《Dove stai andando?》
《Vado a cogliere un fiore.》
Prendo il crisantemo e torno accanto a Yamato.
《Aspetta...》
Yamato mi prende il crisantemo e me lo mette fra i capelli.
《Come sto?》 Gira la testa dall'altra parte e mette una mano dietro la nuca.
《T-Ti sta bene.》
《Grazie...》arrossisco un pochino. Ricominciamo a camminare lungo il viale.
Il tempo sta cambiando leggermente... vedo delle nuvole in lontananza, spero che non piova. Dopo un po', Yamato mi chiede di sederci su una panchina qui vicino.
《Anna》mi volto verso di lui.
《Che c'è?》
《Ecco... tieni.》 Mi porge un cofanetto blu con un nastro dorato intorno. Sciolgo il nastro e lo apro; dentro c'è una collana argentata con un ciondolo a forma di farfalla, dorato.
《D'ora in poi, tu sarai la mia imbranata, è chiaro?》di tutta risposta, gli do un bacio.
Nel frattempo, inizia a piovere. Piano piano, la pioggia si intesifica... ci separiamo. Metto il cofanetto in tasca, poi ci alziamo.
《Hai un ombrello?》 Mi dice.
《Ehm... No.》
《Allora muoviamoci, andiamo a casa.》
Mi prende per mano e cominciamo a correre. Ormai sta diluviando e siamo bagnati fradici, ma non importa. L'ho capito solo adesso, ma ora non sono più sola.

And then, he came.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora