Britney cominciò a scrivere ripartendo dalla sua precedente ispirazione: scrivere un romanzo dove i protagonisti vivevano un' esperienza mozzafiato nel 2020, nel pieno dell' emergenza sanitaria "Covid- 19". Non sapeva se ritenersi fortunata del fatto di trovarsi reclusa in quel postaccio, stile "Grande Fratello". L' unica cosa valida, in quel preciso istante, poteva essere trovarsi ben lontana dal virus mortale e, dunque, non rischiare la vita.
Era finita in un reality show; una gara tra editori, in un futuro ancora a lei oscuro. Era consapevole di essere stata catapultata nel futuro, anche se non aveva ancora compreso l'anno, ma per via dell' arredamento, del vestiario di Costantin e del direttore editoriale, aveva intuito che si trovasse molto "avanti" nel tempo!
Cominciò a prendere confidenza con il luogo e il suo "compito".
Le sembrava di essere in una sorta di loft dove accecanti riflettori le facevano vedere ben poco attorno ma, stranamente, non le impedivano di vedere le lettere che scorrevano sul PC.
Nuovamente il suo flusso di pensieri venne interrotto dalla voce dell' altoparlante invisibile:'Cari spettatori, editori...
Come potete vedere alcuni concorrenti sembrano un po' a... corto d' idee e dunque dovremmo sollecitarli con i nostri Immaginator. Si aprano allora le porte alla fantasia!'Si udì un rumore sordo, come una sorta di apertura di una cassaforte, e dal soffitto scesero lentamente dei fili trasparenti che si posarono delicatamente sulle tempie di Bri e di alcuni scrittori poco più avanti.
Erano dei sottilissimi fili che, poco alla volta, avvolsero le loro teste. Risultava abbastanza evidente la funzione di quegli stranissimi cavetti che le formarono un buffo turbante in testa: gli 'Immaginator' erano dispositivi che incrementavano la fantasia!
Ma cosa diamine potevano fare alla sua testolina presa dall' ansia da prestazione e dalla situazione angosciante quei marchingegni?
Nemmeno il tempo di pensarlo avvertì una scossa elettrica nella testa. Gli Immaginator cominciarono a stringere e vibrare sulle sulle tempie. Bri ebbe solo il tempo di vedere che sulle teste dei suoi amici di sventura cominciavano a cambiare colore...Un verde olivo e poi le si annebbiò la vista. La sua testa accoglieva idee e, le sue dita, cliccavano velocemente sulla tastiera. Scriveva con naturalezza qualcosa che era indotto dalla mente che alimentava il suo Immaginator.
Era così semplice come... mangiare le parole!♠️
La ragazza era andata a letto presto. Fuori non si sentiva alcun rumore. Un silenzio angosciante sfrecciava nelle sue orecchie. La sua dolce bambina dormiva già da un pezzo nella sua camera dalle pareti blu. Il blu dicono sia un colore che infonde serenità e benessere.
Ma non sempre tutto va come si vorrebbe...
Il silenzio le parlava e cominciava a incutere terrore: c'era qualcosa in casa. Non erano sole e questo "qualcosa" non voleva farsi vedere, ma insinuarsi nella testa fino a farla esplodere.
Jack, il suo ex fidanzato, era lontano: barricato nella sua immensa villa in campagna a cinquanta chilometri da loro, la chiamava solo il sabato per scambiare quattro parole.
La pandemia e, la reclusione forzata nelle proprie abitazioni, avevano creato in lei, come in tante altre persone, un senso di angoscia e solitudine da combattere a tutti i costi con mille e più attività da fare in casa. Chi era solo se non è morto a causa del virus è morto dentro, soffocato dalla mancanza di libertà e obiettivi. Non in una cella, ma nella sua casa.Un fischio assordante bloccò il flusso di parole e il ticchettio delle dita sulla tastiera alla quale era attaccata Bri.
Dall'altoparlante una voce metallica ripeteva: "siete in pausa".
I cavi si staccarono e la mente tornò a ragionare liberamente.
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The last writers
Science FictionPianeta Terra Bis 3069. In un futuro inquietante, tra uomini robot e "virtuali", un gruppo di ricercatori dell'Università del dipartimento di Antropologia culturale è stato incaricato di studiare le modalità di scrittura del passato per migliorare...