«𝘔𝘢𝘯𝘪𝘢𝘤»

122 9 14
                                    

Il compleanno di Mitsuba fù perfetto.

Pensò a quell'appuntamento ma anche al suo compleanno per tutti i giorni seguenti.

Arrivò Maggio troppo velocemente per i suoi gusti.
Doveva fare gli esami.

"Cazzo. Gli esami. "

Mitsuba iniziò a studiare come un matto solo che non riusciva lo stesso a stare lontano da Kou quindi ogni fine settimana si organizzavano per uscire.

-Skip time - Dopo gli esami-

"FINALMENTE!"

"Dai bravo budino! Con quanto?"

"Em... Zun Zun Zun, Tin Tin Ti-"

"90?"

"OHH NON SONO COSÌ TANTO IGNOR-"

"Con 110 ma non sei soddisfatto perché prendevi sempre il voto massimo"

"Fottiti. Come lo sai?"

"Non so stupido come te se permetti eh"

"Bah"

Mitsuba, offeso, se ne andò e Kou corse subito verso di lui per abbracciarlo.
Il rosino ovviamente arrosì e il biondino sorrise.
Poi però accaddè una scena orribile.

"Ehy Minamoto-Kun!"

Mitsuba guardò la ragazza di seconda con uno sguardo piuttosto freddo, l'aveva ammazzata con lo sguardo.

"Oh ciao Mitsuri! Come va?"

Mitsuri, la ragazza, non riuscì a rispondere poiché aveva notato che il rosa aveva gli occhi su di lei.

A parer suo aveva un'aura omicida.

"Uhm... Scusami Kou-Kun... Io vado eh... devo scappare a casa sennò...
Vabbè! Ciao"

La ragazza corse via e Mitsuba finse di essere triste dopo quell'atto.

"Dai sembrava simpatica"

Disse lui con un sorriso palesemente finto.

"E dovrei crederti? Io non la sopporto. Ogni due minuti Minamoto-Kun, Kou-Kun, Senpai e così via."

Mitsuba sorrise di proposito, quelle parole lo avevano fatto calmare.

"Beh, andiamo a casa insieme "Minamoto-Kun"?"

"Ohh Mitsuba ti picchio"

Mitsuba rise, abbracciò Kou e gli prese il braccio per iniziare ad andare a casa.

"Uffah, ma perché per il braccio e non per la mano?"

Mitsuba arrosì poi tornò arrogante.

"Pff, tu dare la mano a me? Sperac-"

Kou lo fece.
Mitsuba arrossì così tanto che chiunque lo poteva notare però con il carattere che aveva si staccò subito.

"PERVERTITO! MANIACO!"

"Mi ti ho solo dato la mano"

"Taci."

Mitsuba era arrabbiato e offeso allo stesso tempo.
Però era felice dell'atto.

Il rosino si avvicinò e gli diede lui la mano e lo abbracciò.

"Molto bipolare noto"

Arrosì.

"Mi tolgo?"

"Come vuoi"

La scena era molto imbarazzante, nei sogni di Mitsuba la scena era del tipo:

-Mi avvicino e gli dò la mano, poi lo abbraccio e lui sorride, mi alza il mento e ci baciamo, lui confessa di amarmi, io ricambio, ci sposiamo e adottiamo un bambino di nome Budino Minamoto Sousuke-

E così via. Si monta la testa facilmente.

In ogni caso Mitsuba non si smosse, al contrario, strinse più la presa e Kou, a sua volta, lo abbracciò.

Tornarono a casa troppo presto per i loro gusti.

"Beh orecchino della vigilanza, ci vediamo domani! "

"È un appuntamento?"

"No- Ci vediamo a scuo- AH NO VERO-

risero entrambi.

" Beh allora sì, contalo come appuntamento.
Domani alle 16:00 come l'inizio.
Ciao ciao"

Mitsuba quando entrò era indifferente.
Chiuse la porta è saltò per tutta casa dalla gioia.

La madre aveva già capito ed era stra felice per lui.

mitsukou <3 !! Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora