Il rosino però di colpo chiamò il biondo.
"TU BIONDO DI MERDA DOMANI CI VEDIAMO ALLA GELATERIA CAPITO? ALLE CINQUE. CIAO"
Non aspettò la risposta ma sapevo sarebbe venuto.
Corse a dormire e non si spogliò nemmeno ma non gli importava.
-Skip time - il giorno dopo-
Mitsuba si sveglio alle 16:00 e si preparò di fretta.
Corse dalle scale ma cadde anche se si alzò subito e andò alla gelateria.
Si sedette al tavolo numero 3 e aspettò.
Vide il biondino sì, ma...
"Chi è quella ragazza dietro Kou.?
Capelli lunghi chiari,
sfumature verde acqua alla fine,
occhi... non riesco a vederli...
strani accessori,
molto bassa... che fastidio."
Mitsuba si alzò dal tavolo e se ne tornò a casa.
Kou lo vide ma non fece nulla.
Il rosino arrivato a casa si buttò sul letto e pianse.
"Mi... una telefonata per te"
"ATTACCA."
Era davvero molto arrabbiato.
Come dargli torto.
Iniziò a piovere.
"giustamente ci mancava il tempo
di merda. "
Bussò il campanello.
"Mitsuba è Kou"
"Si fotta Minamoto"
Chiuse la sua porta a chiave.
"Se vuoi fallo entrare ma si può scordare di vedermi."
La madre lo fece entrare e gli chiese che fosse successo.
Il biondo gli spiegò tutto.
La madre di Mitsuba diede una copia delle chiavi del figlio a Kou.
"Vai da lui su. "
Kou ringraziò la signora e aprì di fretta la porta della stanza di Mitsuba.
"Mi possiamo parlare?"
"E di che?"
Cercò di trattenere la voce roca e le lacrime.
"Perché te ne sei andato?"
"Avevi altra compagnia no?"
"Ah Nene-San?"
Kou rise.
"Mi non sarebbe venuta con noi, lei doveva andare avanti però l'ho trovata per strada e mi ha fatto compagnia."
"Mh"
"Certo non nego che sia una bella ragazza però saremmi stati solo noi due"
Mitsuba collegò tutto.
"E se a Kou piacesse quella Nene..?
Lo sapevo. Non poteva mai amare
uno come me. Vabbè, si sapeva.
Devo solo smettere di amarlo."
È semplice dirlo a parole.
"Ah okay..."
Kou sorrise.
"E dimmi.. questa Nene-San ti piace?"
Fece un sorriso falso per non far vedere la tristezza nei suoi occhi.
"Uhm... beh forse? È solo una senpai del liceo, non sono sicuro
che mi piaccia inoltre a lei piace mio fratello quindi non avrei chance"
"Ah capisco. Ma non hai risposto"
"boh non so, quandoa conoscerò meglio ti faccio sapere!"
"Okay. Ora puoi andare."
"Ma"
"Ora puoi andare."
"Mi ma domani non potremmo vederci più"
"Amen. Ora puoi andare"
Kou se ne andò.
Mitsuba pianse come mai prima.
Certo era abituato a stare solo ma gli faceva male venir abbandonato da quel ragazzo.
Abbandonato è un modo di dire, insomma glie l'aveva chiesto lui.
Solo che Kou era così stupido che non aveva capito che invece di andarsene avrebbe dovuto abbracciare Mitsuba.
O almeno questo era quello che voleva lui.
