5.Non dovrei essere qui

217 11 4
                                    

Sentire la sua mano fredda sul mio piccolo volto colorato a chiazze, mi riempie di brividi. Sono costretta a chiudere gli occhi per un attimo, pur di poter restare concentrata, pur di poter ricordare di star avendo a che fare con Kerem,
quel Kerem.
Kerem Bürsin.

Eppure ci metto poco per capirlo,
non ci posso fare niente,
È sempre stato fuori dal mio controllo.
Averlo vicino mi manda fuori di testa.

Mi piacerebbe poter restare ferma in quest'attimo per tipo tutta la vita, in effetti mentirei a me stessa dicendo che non sia ciò che voglio, ma una parte di me è come se avesse il terrore di poter ricadere in quel vortice, ed è così che lo allontano bruscamente da me, e con fare piuttosto impacciato riporto lo sguardo sulle lanterne.
<<È... è tutto qui?>>

Lo sento ridere. È nervoso. Sono certa che la mia reazione non sia ciò che si aspettava.
<<Tutto qui?>> domanda ripiazzandosi davanti a me. <<Non è il genere di cose che piace a una come te?>>

<<Una come me?>> strido, alzando le sopracciglia <<Scusa, Kerem, ma credo di non star capendo. Cosa intendi per "una come te"?>> domando ricreando le virgolette anche con le mani. Porta gli occhi in alto <<Eh? Ti stai per caso pentendo? Ti dispiace restare qui con me? Cos'è quella faccia? Non ti ho chiesto di certo io di venire fin qui o di portarmi a vedere le lanterne. Potevi risparmiartelo.>>

<<Evren>> mi afferra il polso. <<Non è ciò che intendo, e lo sai.>>

<<Sai che c'è? Me ne vado. Ma cosa mi è saltato in mente>> butto la testa verso la schiena mentre comincio a ridacchiare <<È ridicolo tutto ciò>> faccio qualche passo indietro. Il mio cuore sta già accelerando. <<Si. Me ne sto pentendo io. Tu credi che sia tutto così facile. Mi fai ribrezzo. Perché sei tornato? Non era tutto finto?>> lo guardo, ma so che non avrò alcuna risposta <<È chiaro.>> sbuffo. <<Neanche tu sei cambiato.>> affermo con tutto l'odio che riesco a recimolare. <<È stato un altro errore seguirti. Ma perdonami, non sbaglierò più.>> alzo le mani in segno di resa e di scatto mi giro lasciando che una lacrima mi solca la guancia sinistra, prima di poter sentire il mio braccio stretto fra il suo polso che con più forza del dovuto mi riporta dinanzi a lui. Mi trattiene il braccio un po' più in alto, per riportarmi nei suoi occhi.
Vuole sicuramente qualcosa da me. 
Non avrebbe senza trattenermi senza alcuna ragione. Non è una cosa che farebbe Kerem, arrivare in capo al mondo solo per farmi gli auguri. Anzi, a dirla tutta, lui è più un tipo da email.
Resta in silenzio per così tanto tempo che comincio ad odiare tutto. 

<<Ho bisogno di te...>>

Più forte del passato[ᵁᶰ ᵃᵐᵒʳᵉ ˢᵗᵃᵐᵖᵃᵗᵒ ˢᵘˡˡᵃ ᵖᵉˡˡᵉ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora