Capitolo 1~ Ricordi e Presente

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Uscii dalla mia cabina, sigaretta alla mano pigiama addosso, e andai in coperta. In quel momento ero solo. C'eravamo solo io, il mare e il cielo. Il silenzio era assoluto, si sentiva solo il muoversi delle onde. Mi accesi la sigaretta e mi appoggiai al parapetto per controllare il vasto e infinito mare. Era stupendo. E tranquillizzante.

La sua vista mi aveva sempre calmato perfino da piccolo. Rammento ancora quando mio padre alla tenera età di sei anni mi portava in riva al mare vicino a casa nostra e giocavamo insieme a fingere di essere marinai; io ero il comandante lui il mio braccio destro.

Rammento che mi creava ogni volta un cappello fatto con la carta da giornale e che mi cadeva sugli occhi perché mi stava troppo grande. Io però ero felice e ridevo mettendo in mostra i miei dentini da latte e i buchini.

Rammento mia madre seduta composta, con il cappello in testa per ripararsi dal sole ancora vestita con il suo bell'abito di moda, sul bagnasciuga che non entrava mai in acqua e rimaneva lì seduta a guardarci con il sorriso sul volto e gli occhi splendenti, fiera della sua piccola e unica famiglia. Eravamo felici anche se i soldi certe volte scarseggiavano e i miei genitori dovevano fare dei sacrifici per rendermi contento e soddisfare i miei capricci. Era quello il nostro Paradiso.

Sorrisi nostalgico. Che bei tempi erano quelli. Poi, quando ebbi dodici anni, mio padre fu chiamato in marina. Io e mamma rimanemmo da soli e lei iniziò a lavorare ancora di più, per quanto potesse, nonostante il suo salario non aumentava neanche di una virgola. Papà sarebbe dovuto rimanere via un anno ma non fece più ritorno. La mamma cadde in depressione e morì due anni dopo di dolore per la lontananza e mai più possibile vicinanza con il suo vero amore. Io andai a vivere da mio zio paterno, un tipo molto gentile e simpatico che non mi fece mancare niente, fino alla maggiore età e cercò di aiutarmi il più possibile.

Da piccolo non riuscivo a credere che si potesse morire per amore. Decisi che non mi sarei mai innamorato, che non avrei mai sofferto così tanto per amore da cadere in depressione e morire. Ma l'amore non si comanda. Arriva irruento come un onda e potente come un uragano. E sopratutto, arriva quanto meno te lo aspetti, con la persona che meno ti sembra affine a te.

A vent'anni decisi di entrare anche io in marina. Non avevo niente da perdere, non avevo amici o famiglia - lo zio era morto di vecchiaia -, neanche un animale - sono allergico. Abbandonai il mio paese senza rimpianti, con molta tranquillità. Vendetti perfino la casa di mio zio che era passata a me. Avevo in programma di stare in mare il più a lungo possibile e non fare ritorno sulla Terra salvo necessità estreme.

Per i primi tre anni svolsi il ruolo di mozzo, dopo altri tre anni con sommo stupore di tutti, mio compreso, mi ritrovai capitano di questa nuova nave.  L'avevano appena costruita ed era favolosa, la migliore che io abbia mai visto. Le vele erano candide, la più grande aveva lo stemma del Paese in mezzo. Era fatta in legno chiaro e a prua stava una sirenetta d'orata. Sulla destra della nave c'era scritto il suo nome: Polaris, come la Stella del Nord, quella che i marinai devono sempre seguire per non perdere la retta via. Era stato amore a prima vista. Con le navi mi succede spesso. Con le persone mai, non mi ero mai innamorato, non avevo mai trovato la persona giusta. C'era stata qualche piccola storiella durata un giorno ma niente di che.

Non conoscevo nessuno per cui ero insicuro e timido con gli altri e quindi scelsi la strada migliore per farsi apprezzare dal mio nuovo equipaggio. Essere sempre disponibile. Questa sera è la mia terza di viaggio - gli altri sono qui da diciotto mesi - e ogni notte serve un controllore anche se la nave rimane ancorata agli abissi, oggi mi ero offerto io in modo tale che il mio equipaggio dormisse tranquillo visto che questi ultimi due giorni erano stati i più duri e i marinai avevano dormito ben poco. Avevo consolato il primo ufficiale dicendo che avrei chiesto al secondo un cambio verso l'una o giù di lì. Ma mentivo. Tanto non avrei perso nessuna ora di sonno, ero solito dormire poche ore o niente. Ma ciò che sentivo di più era il fatto di sentirmi estraneo alla nave e, se devo dire la verità, lo ero anche per me stesso.

Feci un tiro e buttai fuori il fumo lentamente. La linea di confine tra la Terra e il cielo era praticamente nullo. Entrambi erano talmente scuri da confondersi. Il secondo si distingueva perché c'erano le stelle, quei puntini luminosi che da piccolo credevo fossero delle lucciole attaccatte al cielo, ma poi la mamma mi spiegò che erano enormi masse di gas e mi disse anche quello che sono per lei: ogni stella era una persona morta, un parente, un amico, una persona che aveva fatto qualcosa di importante per l'umanità. Da piccolo questa definizione mi aveva affascinato e da quel giorno vidi sempre le stelle così. Come l'anima di una persona defunta. Ora i miei genitori erano lì che mi osservavano fieri di me.

"Salve mamma. Salve papà" mormorai guardando il cielo gli occhi lucidi.

In lontananza si scorgeva la sagoma di un isola. La luna era grossa e illuminava tutto, non c'era neanche bisogno della lampada.

Buttai la sigaretta finita in mare. Lo sguardo mi cadde verso l'acqua. Vicino al punto in cui era affondata. C'era qualcosa.

Una massa informe galleggiava a pelo dell'acqua. Era bianca. Aguzzai la vista e mi sporsi un po' oltre il parapetto per vedere meglio. La luce della luna rifletteva contro la cosa rischiarandola.

Dopo due minuti di attenta osservazione capii cos'era.

Vidi delinearsi un paio di piedi, delle lunghe gambe, un'ampia schiena livida immersa fino al collo in un verdastro bagliore cadaverico. Una mano a pelo d'acqua che stringeva qualcosa. Era tutto intero tranne la testa.

Un corpo morto di un uomo nudo. Senza testa.

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Angolo Autrice

Holaaaa!!!

Eccomi qui con una nuova storia nonostante La Casa Della Voce non sia ancora finita😅 ma sono stata presa da questa nuova trama e in poco tempo l'ho buttata giù. Giuro che finirò La Casa Della Voce! 🙈

Che ne pensate di questo primo capitolo???? Fatemelo sapere nei commenti, ci tengo!

Domandinaaa: qualcuno di voi ha letto/conosce Il Compagno Segreto di Joseph Conrad??

Altra domandina: ma se tipo in ogni angolo autrice gi consiglio un libro che mi è piaciuto molto magari a tema lgbt o altro? I generi che leggo sono fantasy, storie d'amore lgbt e romanzi storici su sfondo nazista.

Alla prossimaaa
Cami❤️🥰

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