Prologo

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Sól e Máni


«Nella mitologia norrena, il sole e la luna furono creati da Ymir, il primo gigante di ghiaccio dei Hrímþursar chiamato anche Aurgelmir tra gli stessi giganti. Sól e Máni erano rispettivamente la dea del sole e il dio della luna. Tuttavia, non bisogna fare confusione con altre due divinità nordiche che erano Dagr e Nótt, rispettivamente il dio del giorno e la dea della notte, figlio e madre. Nelle raffigurazioni tradizionali, Dagr aveva i capelli biondi e cavalcava un destriero bianco tenendo in mano una torcia per illuminare il cielo, ma la luce proveniva anche direttamente dalla criniera dorata del suo cavallo, che aveva nome Skínfaxi, che significa “criniera luminosa“. Nótt era una divinità femminile che cavalcava un destriero nero, la cui saliva era responsabile della formazione della rugiada e che pertanto aveva nome Hrímfaxi, cioè “criniera di brina“. Insieme, Dagr e Nótt cavalcavano per metà della giornata, prima Nótt sul suo cavallo nero, seguita poi dal figlio Dagr, dando così spiegazione del susseguirsi del giorno e della notte.
Sól e Máni erano invece fratello e sorella e, proprio come gli dèi Apollo e Diana della mitologia classica, avevano il compito di guidare rispettivamente il carro del sole e il carro della luna. In principio non erano due divinità, ma due giganti, figli di Mundilfoeri (o Mundilfari) che aveva voluto dare loro il nome di sole e luna per vantarsi della loro bellezza. Per punire tale orgoglio, gli dèi decisero di trasformare i bambini in due servi, affidando a Màni il carro della luna e a Sòl il carro del sole, che avrebbero dovuto guidare per metà del giorno ciascuno, inseguiti da due lupi: Hati per Màni e Sköll per Sól. Si diceva che questi due lupi sarebbero riusciti a raggiungerli e a divorarli durante il Ragnarök, la fine del mondo; tuttavia, i loro figli sarebbero riusciti a sopravvivere. Con questo mito veniva spiegato non solo il susseguirsi del giorno e della notte, ma anche il verificarsi delle eclissi: si diceva che le eclissi di luna avvenissero quando Hati era vicino a divorare Máni, mentre quelle di sole quando Sköll era vicino a divorare Sól. Hati (odio) e Sköll (inganno), nella mitologia norrena, erano due dei tanti mostri con sembianza di lupo che venivano reputati responsabili della morte degli dèi benevoli, come il lupo Fenrir uccisore di Odino. Nei secoli antichi, il lupo era un animale fortemente temuto dai popoli nordici, poiché molti di loro, a causa delle frequenti carestie che avvenivano nei Paesi a clima freddo, erano spinti dalla fame ad aggredire e uccidere gli esseri umani. Mani aveva 2 servitori Bil e Hjúki, anche loro fratello e sorella ma mortali. Essi sono stati rapiti dal dio della luna e rappresenterebbero le macchie lunari, e si pensa siano legate anche alle fasi lunari. Si racconta anche che i due bambini avessero in mano un secchio pieno d’acqua chiamato in norreno Sægr, causando cosi le maree, poiché si diceva che fossero stati prelevati mentre tornavano coi due secchi pieni dalla fonte Byrgir. Dall'alba della creazione due grandi branchi si sono schierati, chi seguiva Hati e chi seguiva Sköll e questi due brachi si espansero e divisero in tutto il globo, ma i veri discendenti indiscussi dei due lupi rimangono in Norvegia e ad oggi solo dissapori, disguidi, lotte e sangue sono gli unici dialoghi tra loro. I lupi grigi di Máni e i lupi rossi di Sól.»


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Buon pomeriggio miei cari lettori, eccoci qui per una nuova storia a tema licantropi. Questo è solo il prologo, l'inizio di qualcosa di magico. Siete pronti a cimentarmi in questa nuova storia? Mi auguro di sì e che soprattutto vo rapisca il cuore. Un abbraccio, al prossimo aggiornamento❤️

-vanessawhiteeeee

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