Capitolo 1 - Quel misterioso sconosciuto

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Nel cielo di quella serata gelida la luna splendeva nel suo momento di piena ed illuminava i sentieri dei boschi e dei vicoli dei paesini. Il freddo sembrava insopportabile per chi non lo conoscesse e ciò portava le persone a rifugiarsi in qualche taverna o qualche locale. Non c'era niente di meglio che starsene al caldo davanti al fuoco del camino, in compagnia dei propri compagni oppure della propria dolce metà, soprattutto con un boccale di birra o di idromele in mano. Quei luoghi erano frequentati soprattutto da guerrieri e da mercenari, da ladri e da assassini, da persone buone e persone cattive. Chiunque poteva entrare in quei locali e l'unica ragione che li spingeva ad andarci era proprio quello di prendersi una pausa e bere qualcosa. Le risse non mancavano, ma a chi non piacevano, e c'era sempre buona musica ad accogliere i visitatori. Persino ad un avventuriero come Atsumu Miya a volte piaceva riposarsi in una di quelle topaie.

Era appena entrato in una delle tante taverne dove si beveva e si faceva casino. Il solo mettere piede in quel rifugio aveva pervaso il ragazzo dal calore del fuoco e dall'odore di alcool e sudore. La musica del flauto e dei tamburi, suonati da dei prodigiosi bardi, era la perfetta colonna sonora di quel posto rendendolo più che accogliente. Il ragazzo si mosse subito con l'intenzione di ordinare la prima birra di tante. La sua lucente chioma bionda splendeva come sempre, facendolo sembrare un Dio dell'antica Grecia. Il suo sorriso era unico, sempre stampato sul suo volto e mostrava un ragazzo fiero e sicuro di sé. E non poteva mancare mai con sé il suo arco, riposto dietro la schiena con una scorta di frecce. In quelle zone tutti sapevano chi fosse quel ragazzo, tutti lo conoscevano per le sue doti da cacciatore ma lui era molto altro. Era un ottimo avventuriero, conosceva i segreti più ignoti della foresta e le sue frecce non mancavano mai il bersaglio. Non era né un assassino né un criminale, ma sicuramente nessuno avrebbe mai voluto averlo contro. Aveva un fisico ben scolpito, non aveva una grande stazza ma i muscoli non gli mancavano. Indossava solo una canotta bianca ed un paio di pantaloni neri con dei lunghi stivali nei quali nascondeva due pugnali. Ogni donna che lo vedeva se ne innamorava al primo istante.

Ordinò come sempre un boccale di birra, quella succulenta bevanda rinfrescante che non beveva ormai da settimane. La sua vita era in continuo movimento, non aveva una dimora o un luogo fisso, ma viaggiava in continuazione. La sua casa si poteva considerare la foresta e tutto ciò che la natura aveva da offrirgli erano i suoi averi. Ad un uomo come lui bastavano semplicemente la sua arma ed il suo carisma, non gli serviva altro. Per questo era sempre amato da tutti, era un ragazzo che ci sapeva fare con le persone e non era mai finito in nessun genere di guai. Di solito le guardie della città più vicina attaccavano il ritratto dei vari ricercati con la scritta "Wanted" per tutta la zona, ma non gli era mai capitato di ritrovarsi su quei ritratti. Si poteva dire che era un ragazzo modello e che nessuno poteva dire il contrario.

Quando finalmente il boccale di birra arrivò tra le sue mani Atsumu non esitò a berne il primo sorso, che lo trovò dissetante e rinfrescante. Mentre sorseggiava la bevanda, i suoi occhi scrutarono le persone della taverna. Gente sudicia e goffa, la maggior parte di loro erano combattenti barbuti che si divertivano a raccontare le loro gesta a chiunque avessero davanti. C'erano quelli pieni di cicatrici ai quali era meglio stare alla larga oppure mercenarie che contavano i loro soldi sedute in disparte, con i piedi posti sul tavolo e una lucente armatura indosso. Nessuno di loro sicuramente faceva parte delle alte famiglie di nobili ed infondo quel genere di compagnia era in un certo senso piacevole. Nell'analizzare persona per persona di quella taverna gli occhi del biondo si posarono su una figura alquanto sospetta. Il suo sguardo incontrò la visione di un individuo incappucciato, non riusciva a vederne il volto ed il mantello ne copriva ogni parte del corpo. Non riusciva nemmeno a distinguere se fosse un uomo o una donna, ma fu certo che chiunque fosse non era abituato a stare in luoghi come quello. Era seduto ad un tavolino posto vicino al muro, non guardava in faccia nessuno e posava gli occhi sulla bevanda che aveva davanti. Non c'era nessuno accanto a quel tipo e sembrava che in tutto quel casino di gente risultasse invisibile. Se fosse stato davvero uno di quei criminali che tanto ricercavano, allora avrebbe avuto un aspetto diverso a suo parere.

L'arciere E Il Mago - SakuatsuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora