Era dall'alba che il duo si era incamminato per quel viaggio alquanto misterioso. Kiyoomi non aveva intenzione di rivelare la meta che aveva in mente, la teneva segreta come effetto sorpresa per il biondo, il quale ardeva dalla voglia di sapere. Avevano lasciato la foresta da molto e seguivano un sentiero in mezzo alle colline coperte di un prato verde, potevano scorgere anche delle pecore in lontananza. Al mago non serviva né una mappa né la sua memoria, perché poteva contare sui suoi protettori. Questa volta in alto nel cielo volava una delicata e maestosa rondine che lentamente accompagnava i due viaggiatori alla loro destinazione.
L'animale non serviva solo da guida, ma anche da chiave per entrare in quel luogo. Senza un protettore nessun mago poteva varcare la soglia dei luoghi magici, luoghi nella quale la realtà veniva stravolta e trasformata attraverso la magia. Esistevano dei mondi sconosciuti ai normali umani, nei regni o addirittura nei paesini esistevano portali o varchi che consentivano ai maghi di raggiungere tali mondi. Città magiche, foreste incantate o regni subacquei, erano numerosi i misteri che si celavano dietro alla magia. Attraverso le rune incise e con l'aiuto dei propri protettori, ogni mago poteva entrare in quei misteriosi mondi e venire a contatto con creature o animali magici. Ad ogni modo però chiunque facesse parte di un mondo magico non poteva raggiungere il mondo umano, solo gli stregoni più forti potevano evocare quelle creature per una breve durata di tempo nel mondo umano.
Quel giorno i due ragazzi avrebbero raggiunto uno di quei luoghi, la rondine che volava in cielo li avrebbe aiutati ad attraversare quei portali. Seppur Atsumu fosse umano, attraverso il contatto con un mago sarebbe stato in grado di raggiungere l'altro mondo. Il pensiero di dover portare con sé il biondo non faceva stare tranquillo il moro. In quei luoghi gli umani avevano maggiori possibilità di rischiare la vita, erano esposti a pericoli peggiori per via delle numerose creature o comunità magiche lì presenti. Per i maghi gli umani non erano altro che schiavi, esisteva un traffico di umani nelle più grandi città magiche ed erano anche cibo prelibato per pericolose creature. Sarebbe stata l'ultima volta che avrebbero messo piede in uno di quei luoghi.
Arrivarono davanti all'entrata di una nuova foresta, gli alberi erano altissimi e ai loro piedi i due ragazzi sembravano formiche. La rondine andò a posarsi sulla spalla del suo padrone come per avvertirlo di essere arrivati a destinazione. Il mago si guardò intorno cercando i segni delle rune finché non le vide incise sul fusto di un albero e su alcune pietre per terra. Prima di poter mettere piede dentro la foresta Kiyoomi prese la mano del suo compagno e la strinse forte. Non poteva permettersi di rompere il contatto o non sarebbe mai entrato.
<< Non lasciarmi la mano finché non te lo dico. >> disse senza distogliere lo sguardo dalla foresta davanti a sé.
Inizialmente Atsumu sembrò confuso, ma bastò un passo in avanti per trasformare quella confusione in assoluto stupore. La foresta che avevano pochi secondi prima davanti agli occhi si tramutò in un luogo irrealistico e surreale. Gli alberi avevano cambiato colore, così come il prato e qualunque altra cosa lì presente. Gli alberi erano color viola, le foglie di un rosa scuro e sul fusto vi erano linee illuminate di un azzurro intenso. Il suolo non era più verde, ma di un azzurro scuro ed intenso e su di esso vi erano piante inusuali sparse per il bosco, per esempio funghi azzurri, fiori enormi con delle sfere al centro e ciuffi di erba arcobaleno. Oltre a quelle strane piante si scorgevano anche inusuali animaletti. Sugli alberi vivevano degli scoiattoli con delle enormi orecchie ed una pelliccia verdognola, mentre volavano accanto a loro degli strani insetti con lunghe antenne luminose. Ogni angolo di quella foresta era assurdo, sembrava che in quel luogo tutto ciò che Atsumu aveva imparato da anni non servisse a nulla perché niente era come prima.
<< Dove siamo finiti? >> riuscì a domandare con un filo di voce ancora scossa dallo stupore.
<< Siamo in una foresta incantata. >> spiegò il suo compagno che riprese a camminare lasciando piano piano la mano dell'arciere << Solamente i maghi possono accedervi. Usavo questo luogo come una via di fuga quando ancora vivevo con la mia famiglia, ma divenne il mio rifugio subito dopo la mia fuga. >> ricordò amaramente il mago.
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L'arciere E Il Mago - Sakuatsu
FanficAtsumu è il cacciatore più abile del regno di Esarough, conosce ogni segreto della foresta ed è rispettato da tutti. Ma un giorno la sua vita viene stravolta da un incontro inaspettato che lo porterà ad avvicinarsi ad un mondo totalmente diverso dal...