La sera stessa, dopo che Kiyoomi era andato a dormire, Atsumu rimase qualche minuto da solo seduto al tavolo. Assaporava amaramente la sua birra mentre il suo sguardo sembrava perso. Immerso nei propri pensieri non poteva fare a meno di riflettere su ciò che aveva sentito. Non poteva che dispiacersi per il suo compagno e per tutto ciò che aveva passato, non doveva essere facile avere tutta la famiglia contro. In parte iniziò a pensare che fossero simili su quel lato, avevano abbandonato la loro vita precedente e avevano deciso di voltare pagina. In più non era di certo consolante sapere che lo stavano cercando, sia la sua famiglia che le guardie. E di certo non poteva biasimarlo per l'incidente che era successo con la magia e la sua decisione nel non usarla. Atsumu però era sicuro che la magia non fosse malvagia, dipendeva solo da chi la esercitava e come. Kiyoomi non era cattivo, durante quel mese aveva avuto modo di conoscerlo bene e di scoprire qualcosa del suo carattere. Era un ragazzo serio si, ma anche disposto ad aiutare un compagno in difficoltà. Era pacato e tranquillo, non l'aveva ancora visto arrabbiarsi per qualcosa e ciò era un chiaro esempio della sua pazienza. In più era una persona che non si arrendeva davanti alle difficoltà, quando non riusciva in qualcosa ci riprovava ancora e ancora. Era un peccato che avesse abbandonato la magia così facilmente, l'arciere era sicuro che in fondo era un ottimo mago.
Atsumu cominciò a capire che era il momento di tornare in camera quando notò che la maggior parte delle persone nella locanda erano andate via. Ormai si era fatta notte fonda e gli unici rimasti erano i dipendenti impegnati a pulire il casino causato poco prima da un gruppo di barbari. Finì d'un sorso la sua birra e si diresse verso la camera che aveva affittato per entrambi. Non aveva deciso di prendere una stanza singola con seconde intenzioni, l'unico motivo era perché ne era rimasta solo una disponibile. Peccato però che non aveva potuto dirlo al suo compagno, siccome lo aveva piantato in asso la sera prima.
Arrivò in camera leggermente assonnato, sia lui che il suo compagno avevano avuto una giornata impegnativa e non si stupì quando ritrovò il mago già addormentato sul letto. Erano giornate abbastanza miti, ma alla sera calava il freddo e bisognava coprirsi. Kiyoomi era sdraiato sul letto, la testa posata sul proprio mantello, utilizzato come appoggio, ed era coperto da quella che sembrava essere la pelliccia di qualche selvaggio animale, a prima vista sembrava d'orso. La sua espressione risultava turbata, dava l'impressione di non riuscire a dormire bene. E come poteva farlo, pensò Atsumu, con tutto quello che aveva passato.
Prima di coricarsi l'arciere andò a sedersi accanto a lui. Lo osservava bene mentre notava come le sue sopracciglia fossero crucciate e la sua bocca volta ad una smorfia. I suoi riccioli neri sembravano come lana scura ed invitavano l'altro ad immergerci la mano. Ovviamente non lo fece, ma rimboccò in maniera quasi affettuosa la pelliccia che lo copriva.
Il letto non era molto grande, ma permetteva a due persone di dormirci sopra. Ad ogni modo però Atsumu non voleva condividere il letto, non sapeva se il mago fosse stato d'accordo e non voleva mancargli di rispetto. Infondo era abituato a dormire per terra, utilizzò la sua veste come cuscino e si distese sul pavimento di legno. Ci vollero pochi secondi prima di crollare dal sonno.
Il continuo bussare alla porta portò l'arciere a svegliarsi di soprassalto. Era ormai mattina, i raggi del sole avevano illuminato la stanza e il freddo della sera prima era svanito. Qualcuno non faceva altro che bussare alla porta con violenza, senza però pronunciare alcuna parola. Quel suono ridondante aveva svegliato il ragazzo senza nemmeno dargli il tempo di alzarsi. Alzò lo sguardo da terra verso il suo compagno che ancora stava dormendo sul letto di paglia. L'arciere dubitava che a bussare fossero i proprietari del posto e pensò subito che non potevano essere che le guardie. Qualcuno doveva averli sentiti la notte scorsa e aveva pensato che se avesse fatto la spia, magari avrebbe ricevuto qualche premio.
Il biondo si alzò ed andò in fretta e svegliare il suo compagno. Era incredibile come ancora non si fosse svegliato con tutto quel trambusto, probabilmente era immerso in un sogno che lo aveva coinvolto. Quando l'arciere andò a scuoterlo per svegliarlo, il moro cominciò ad aprire leggermente gli occhi.
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L'arciere E Il Mago - Sakuatsu
ФанфикAtsumu è il cacciatore più abile del regno di Esarough, conosce ogni segreto della foresta ed è rispettato da tutti. Ma un giorno la sua vita viene stravolta da un incontro inaspettato che lo porterà ad avvicinarsi ad un mondo totalmente diverso dal...