11. 𝐯𝐞𝐜𝐜𝐡𝐢 𝐫𝐚𝐳𝐳𝐢𝐬𝐭𝐢

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«HARRY PRENDILA» urlò Hermione sventolando la sua bacchetta.

«ARRIVO, ARRIVO» Urlò a sua volta Harry aggiustandosi gli occhiali sul naso.

«NON MI PRENDERETE, SCHIAPPE» urlò Cocò sulla sua scopa ed anche lei con gli occhiali storti sul naso.

Regulus si massaggiava le tempie mentre tentava di cucire il cartamodello ma dato il trambusto, si punse per l'ennesima volta.

«RAGAZZI» urlò esasperato andando in salotto mentre apriva un cerotto.

Vi trovò una massa di capelli ricci di diversi colori, braccia e gambe.

«c-ciao mammina» disse Harry sorridendo in imbarazzo.

«vi siete fatti male?» chiese Reg preoccupato.

«n-no, stiamo bene» disse Hermione mentre si mettevano in piedi.

«Possibile che dobbiate sempre fare giochi pericolosi?» chiese Regulus.

«ci annoiamo» disse Cocò «quando tornano zio Felpato e Zio Moony dalla vacanza? Vogliamo giocare con Marcelle e Deanna» .

«presto piccoli, presto».

«nemmeno Ginny c'è, perché noi siamo relegati in questo buco di villaggio pieno di vecchi che sono anche babbani?!» protestava Cocò.

«non essere razzista verso i babbani amore, non siamo così diversi tra noi».

«ma se io giocavo con Edvige nel giardino davanti e una signora che passava di li, senza che gliel'avessi chiesto, mi ha detto di lasciare stare quella civetta perché avrei attirato una strega ED IO LO SONO»

Regulus sospirò «tesoro mio, lo so ma porta pazienza, noi facciamo la differenza, non un vecchio nato il secolo scorso».

«e va bene, mammina ma non è giusto» protestò la piccola albina.

«e poi, riguardo le vacanze, sapete che vostro padre è un semplice operaio e non può prendersi spesso delle lunghe vacanze».

«ma né zio Sirius e né zio Moony lavorano-».

«sono Auror, certo che lavorano» disse Regulus.

James arrivò di soppiatto pizzicando i fianchi di Regulus che iniziò a bestemmiare in gallese misto a francese.

Il grande ed i piccoli Potter risero «ho sentito che parlavate di vacanze ed in particolare di un fantasmino che si lamenta» gongolò.

«non chiamarmi "fantasmino" papà» protestò Cocò «sai che mi da fastidio»

«comunque» James sorrise mostrando dei biglietti del treno «vi dice nulla una certa località di nome Parigi?».

Regulus lo guardò allibito.

«forza, a fare le valigie che Nonna Walburga e zia Astrea ci stanno aspettando».

I piccoli esultarono e facevano a gara a chi saliva per primo le scale lasciando così i genitori da soli.

«come hai fatto a prendere due biglietti per Parigi in alta stagione?» chiese Regulus.

«ho i miei segreti» gongolò James «ma ora posso avere uno di quei tuoi meravigliosi baci?».

«te ne mertiteresti mille, Prongs» rise Regulus mentre veniva preso in braccio.

i piccoli li stavano spiando, ghignando divertiti.

«voi tre» dissero i genitori non appena si staccarono.

i piccoli scapparono via ridendo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 26, 2022 ⏰

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