Capitolo 8

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" Stephan... sembri molto irritato" Ammicò con voce provocante Karola, semi sdraiata sul letto della loro lussuosa camera.
La donna guardava sensualmente il suo fidanzato, mentre coperta da un sottile strato di vestaglia di seta, esponeva sensualmente le sue forme sinuose. Era indubbiamente una bellissima donna, scaltra e provocante.Ariana e di buona famiglia costituiva una candita perfetta.
Il kommandant rivolse annoiato la propria attenzione sulla donna, proprio nell' esatto istante in cui lei tracciò con la lingua il contorno delle proprie labbra. Era appena tornato dal lavoro e del sano sesso , pensò, avrebbe sicuramente attenuato quella forte tensione , almeno per un po'. La verità è che gestire l' opposizione romana al regime tedesco risultava sempre più arduo. Il popolo italiano disprezzava gli invasori ed il malcontento sfociava sempre più spesso in violente ribellioni. I continui tumulti irritavano  Stephan che era ossessionato dal suo lavoro e dal controllo di tutto, non accettava che qualcosa non andasse secondo i suoi piani. Quella della resistenza sì che era una degna sfida, ma non lo avrebbe mai ammesso. Li avrebbe sterminati tutti, dal primo all' ultimo.

" Apri le gambe , Karola" Ordinò disinvolto e senza troppe cerimonie. La donna gli sorrise compiaciuta e fece quanto ordinato dall' uomo , mentre ne ammirava intrigata le movenze. Stephan le si avvicinò deciso, mantenendo sempre il suo sguardo freddo e calcolato. Rimase in divisa, limitandosi solo ad abbassare la zip dei pantaloni, impaziente di sfogare la propria frustrazione. In poco tempo le fu dentro, desideroso di dimenticare una stressante giornata lavorativa.

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" Spostati!" Ordinò il Kommandant alla sua fidanzata, mentre con tutta la calma del mondo si accendeva un sigaro.
" Come spostati? Voglio stare un po' con te" Si lamentò lei speranzosa e vogliosa di toccare ancora un po' quell' uomo bellissimo e pericoloso . Era una donna forte lei, ligia e determinata, eppure quando si trattava di Stephan la sua forza interiore sembrava assopirsi. Si lasciava dominare da lui, che la trattava come un oggetto su cui sfogare i suoi istinti animali.
Egli non era mai stato gentile né rispettoso. Prendeva ciò che voleva e poi andava via. Era solito trastullarsi con altre donne nei vari bordelli , la stessa Karola lo sapeva e se questo inizialmente la faceva infuriare, ormai ci aveva fatto l' abitudine. Chiudeva gli occhi e cercava di non pensarci, di dimenticare, di crogiolarsi nell' allettante idea che un giorno si sarebbero sposati.
"Ti ho detto di spostarti, non amo ripetermi Karola, smettila di renderti patetica e vestiti, fra un po' passa Friedrich" Continuò seccato il kommandant, chiudendosi la porta della stanza alle spalle. Trovava quella donna penosa, senza un briciolo di amor proprio, disposta a prostrarsi ai suoi piedi pur di ricevere una minima attenzione. Spazientito si diresse a passo veloce verso la vasca, avvertendo la necessità di fare un bagno rilassante .

La domestica accorse alla porta, già pronta a dare il benvenuto all' ospite atteso. Friedrich la ignorò totalmente, mentre raggiungeva il sontuoso salone della villa che ospitava Stephan, una meravigliosa dimora ai piedi Villa Borghese. L' ospite si accomodò su una poltroncina in velluto, mentre i due padroni di casa si apprestavano a raggiungerlo.
"Friedrich, è sempre un piacere, da quanto tempo" Esordì sarcastico Stephan con tono cordiale, ma pur sempre rigido nel suo abituale contegno.
" Piacere mio Stephan, devo dire che vista la bellezza di questa dimora mi recherò più spesso a farvi visita"  Aggiunse Friedrich osservando il salone che lo ospitava. Pregiati tappeti ed arazzi abbellivano il pavimento in marmo di Carrara, mentre il mobilio in mogano rendeva l' ambiente elegantemente sobrio. Stephan sorrise
"Sei rimasto coerentemente opportunista" Commentò divertito.
Friedrich a quel punto mise fine a quello scambio di battute , rivolgendosi come la buona educazione voleva alla donna presente in sala.
"Karola, incantato di vederti, ti trovo sempre più bella" Salutò galante la donna.
" Il nostro Kommandant è un uomo fortunato" Aggiunse poi sottile, lusingando la donna e lasciando del tutto incurante il suo amico.
" Sei sempre troppo gentile, Friedrich" Disse lei, mentre egli le dispensava un sorriso di circostanza.
" Elvira, porta subito un rinfresco per il nostro ospite" Ordinò atono Stephan, rivolgendosi alla domestica che era rimasta per tutto il tempo in un angolo della sala m, pronta a ricevere un ordine dal padrone di casa. La donna, sulla trentina, si mise immediatamente all' opera, mentre i padroni di casa prendevano posto intorno ad un tavolino da thè, in una nicchia appositamente adibita alla conversazione.
Il rinfresco fu loro servito ed i tre iniziarono a dialogare tranquillamente.

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