14:45
"Mi dispiace che te ne debba andare così presto" gli confessò Vicky con espressione dispiaciuta mentre, dall'altra parte della strada, il tassista caricava in auto la valigia precedentemente recuperata da casa di Luca.
"Anche a me, davvero.
È stato un piacere conoscervi e vi ringrazio tanto per l'ospitalità"Christian non poté privarsi dall'esprimere tutta la sua riconoscenza: anche se solo per una notte, la sua permanenza in quella casa fu deliziata dalla loro premura e, non meno importante, fu l'occasione per ritrovarsi con la persona della quale più non riusciva a fare a meno.
"Ma figurati, sei della famiglia ormai. Quando vorrai saremo qui, ti accoglieremo con tanto piacere" inclinò il capo su di un lato sorridendo premurosamente.
"Grazie tante, sei gentilissima" le sfregò una mano sul braccio.
"Vieni qui" lo invitò ad abbracciarla.
L'avvolse dalle spalle riservandole tutta la gratitudine che provava nei suoi confronti.
"Saluti anche me?"
La bambina comparse improvvisamente al suo fianco tirando debolmente il bordo della felpa nera che, quella mattina, aveva indossato scegliendo tra i pochi indumenti che aveva portato con sé la settimana precedente.
Il ragazzo allontanò da lui la donna chinando subito il capo.
"Ciao principessina" le strofinò una mano tra i vellutati capelli.
"Quando torni?" gli chiese con gli occhioni grandi quanto il mondo, a Christian fecero così tenerezza.
"In qualunque momento tu lo voglia" le rispose dandole infinite speranze.
"Davvero?"
Il moro annuì unendo le labbra in un sorriso, rimase sorpreso dalla rapidità con la quale quella bambina si fosse affezionata a lui.
"Che bello! Allora ti chiamo quando avrò voglia di vederti" si avvinghiò alla sua gamba stringendola forte a sé.
"Va bene signorina koala" scherzò per il gesto appena compiuto.
La bambina gli sorrise con il viso affondato nei suoi pantaloni, la sua squillante risata fu melodia per le sue orecchie.
"Devo dirti una cosa prima che tu vada" riprese a parlare lei.
"Tutto quello che vuoi"
Gli fece segno di abbassarsi, lui obbedì.
Piegò le ginocchia fino ad accovacciarsi, riuscì in quel modo a raggiungere la stessa statura.
"Più vicino"
Si protese con l'orecchio verso le sue labbra pronto ad ascoltare ciò che volesse dirgli.
"Trattamelo bene, o ti faccio un incantesimo e ti trasformo in rospo" lo minacciò fermamente con un filo di voce.
"Trasformami pure, conosco già chi mi bacerebbe per ritornare ad essere un principe" le fece una linguaccia.
"Ah sì? E chi sarebbe?" la domanda fu ovvia.
Stava per risponderle quando sentì la necessità di distogliere lo sguardo per posarlo sulla figura che stava uscendo dalla porta di casa camminando verso la loro direzione.
Rimase a fissarlo per un numero indefinito di minuti, perdeva un battito ad ogni passo che faceva.
I suoi capelli parevano fili d'oro, esposti alla folgorante luce diurna che lo colpiva nella sua interezza: sembrava fosse caduto il sole in terra, il bagliore che emanava in quel momento era accecante.
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Devi solo aspettarmi [zenzonelli]
Romance"E poi sei comparso tu" Bloccò le scure iridi verso l'orizzonte. "Cazzo, eri come..." quasi si incantò non terminando la frase. "Come?" fu allora che Mattia permise alle sue labbra di scagionare un suono per interrompere quell'inaspettato silenzio. ...