Avviso: il capitolo contiene una breve parte 🔴
22:53
"Criscitoo! Segna il dodici!"Fu esultante l'urlo del telecronista che, a sua volta, venne accompagnato dal vigoroso boato dei tifosi della curva.
"Segna il nostro Criscito! Sorprendente è stato il suo-"
"Ma che cazzo" fuoriuscì lamentosa l'esclamazione dalle labbra del più grande, che presto si liberarono in un solenne sbuffo.
"Dai, era l'ultima possibilità che avevamo di vincere" lamentò ancora deluso mentre teneva una spalla premuta al muro per reggere il peso del suo corpo.
"Vabbè, sarà per la prossima volta" provò in quel modo a sollevarlo il biondo, issandosi rapidamente dal divano.
"Dove vai?" si sentì domandare dall'altro notando, con la coda dell'occhio, la curva creatasi sulla sua fronte.
"A prendere un po' d'acqua, ne vuoi?" fermò i propri passi dinanzi a lui e voltò il capo, fissando gli occhi nei suoi.
"No, grazie. Gradirei farmi solo una doccia adesso" spostò di nuovo lo sguardo sullo schermo attento ad osservare minuziosamente ogni passaggio del goal mandato in replay.
Il biondo fece spallucce, ricominciando a camminare e dirigendosi in cucina per procurarsi ciò che in un attimo l'avrebbe potuto dissetare.
"Dai pure tu, ma l'hai visto quel cazzo di pallone o no?"
Afferrò la bottiglia dal frigorifero continuando ad udire gli interminabili rimproveri che il più grande rivolgeva al televisore.
Sorrise scuotendo il capo, consapevole che ci sarebbe voluto tempo prima che il ragazzo potesse sbollire del tutto gli animi.
E succedeva sempre così: quando la Juve perdeva sembrava cadere l'inferno in terra.
Non ci sarebbe stato nulla capace di alleggerirlo, nessuno in grado di calmare a pieno la furia e la delusione di quei momenti.
Nessuno apparte Mattia.
Lui era in grado di riportarlo alla tranquillità più assoluta solo toccandolo, semplicemente sussurrandogli all'orecchio quanto fosse estasiante la sua bellezza anche da arrabbiato; sarebbe stato capace di placarlo con una carezza, strofinandogli le dita tra i capelli, ripetendogli che, la volta successiva, sarebbe andata meglio.
Ci sarebbe riuscito eccome, se solo ci avesse provato.
Afferrò un bicchiere di plastica posto sulla prima mensola della dispensa, lo riempì d'acqua quasi fino all'orlo, e lo portò alle labbra percependone immediatamente il derivato sollievo.
Donò finalmente alla sua bocca un momento di alleviamento, liberandola dal fastidioso sintomo di disidratazione che lo tormentava fino a poco prima.
Ne riempì un altro, questa volta fino alla metà, e lo calò giù tutto d'un fiato: ne seguì uno spontaneo sospiro di tregua dovuto alla freschezza che in quel momento l'acqua gli stava donando.
Riafferrò tra le dita il tappo dell'oggetto poggiandolo precisamente sulla sua apertura, lo ruotò in senso antiorario con l'intento di avvitarlo: non riuscì a compiere più di due movimenti che il suo istinto gli suggerì di fermarsi.
Era ben cosciente, e consapevole, dell'idea che in quel preciso istante gli stava saltellando per la testa, delle conseguenze che avrebbe potuto arrecare, e dei danni che ne sarebbero potuti derivare; eppure parve euforico nel portarla a termine.
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Devi solo aspettarmi [zenzonelli]
Romance"E poi sei comparso tu" Bloccò le scure iridi verso l'orizzonte. "Cazzo, eri come..." quasi si incantò non terminando la frase. "Come?" fu allora che Mattia permise alle sue labbra di scagionare un suono per interrompere quell'inaspettato silenzio. ...