Capitolo contenente una breve parte 🔴20:32
"E quindi vi siete addormentati senza nemmeno sentirci arrivare?" la donna chiese conferma incorciando le braccia al petto.Il moro annuì frettolosamente mentre con le dita ruotava ininterrottamente l'anello attorno all'indice.
Lo faceva sempre quando era nervoso o, come in quel caso, quando mentiva.
"E tu non eri quello dal sonno leggero?" infittì lo sguardo come se avesse compreso la sua menzogna.
"Beh, io..." muoveva le iridi in ogni punto della cucina cercando di dare una risposta credibile.
"Ero stanco, ho ballato praticamente tutto il giorno" portò una mano dietro la nuca sfregando lentamente.
Un lamento quasi accondiscendente si fece largo nella bocca della madre tamponandogli da lontano le orecchie.
"Mi dispiace avervi fatto preoccupare... ma l'importante è che siamo vivi, no?" fu comico il modo in cui provò a smorzare la conversazione.
"Certo" la donna roteò gli occhiali al cielo slegando le braccia per recuperare la borsa poggiata sul tavolo.
"Quindi uscite a cena stasera?" si lasciò cadere di lato appoggiandosi con una spalla sulla colonna di marmo posta all'entrata della sala.
La donna annuì, spostando disordinatamente la mano immersa nella tasca centrale della borsa.
"Si, ci hanno invitato amici di famiglia" gli fece sapere con ancora l'attenzione rivolta verso l'oggetto.
Il ragazzo allungò di poco il collo osservando con curiosità i movimenti della donna.
"Cerchi qualcosa?" si rivolse a lei con un cenno di capo.
"Si uhm... un foglio bianco piegato in quattro. Per caso l'hai visto?" gli lanciò un'occhiata fugace ritornando con lo sguardo basso.
"Un foglio bianco? E a che ti serve, a soffiartici?" ironizzò camuffando una risata divertita.
Con uno sbuffo la donna fermò i propri movimenti e si voltò a guardarlo con evidente serietà.
"Genio, è un foglio con su scritto la scaletta dei pezzi che dovrai eseguire al prossimo spettacolo" gli fece sapere chiarendogli le idee.
"Oggi ho visto Giorgia, è passata a scuola per un saluto e ne ho approfittato per consultarmi con lei siccome è la tua compagna di scena" tirò la cerniera chiudendo a quel punto la tasca.
A Christian quasi venne un colpo, l'idea di una probabile chiacchierata tra lei e sua madre gli faceva gelare il sangue nelle vene.
Sapeva bene che tipo di persona fosse Giorgia: lei non avrebbe mai confidato a qualcuno un segreto di quella portata, a maggior ragione se quel qualcuno in questione fosse sua madre.
Le aveva concesso piena fiducia ed era quasi sicuro che lei l'avesse rispettata.
E poi, se sua madre avesse saputo qualcosa, non si sarebbe di certo comportata in quel modo.
Così tranquillamente.
"H-hai parlato con Giorgia?" fu spontanea la domanda mentre gli occhi gli si spalancavano a rallentatore.
La donna mimò una smorfia di confusione senza comprendere il motivo di tanto sbigottimento.
"Si, te l'ho appena detto" alzò verso l'alto i palmi delle mani come ad evidenziare l'ovvietà di ciò.
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Devi solo aspettarmi [zenzonelli]
Roman d'amour"E poi sei comparso tu" Bloccò le scure iridi verso l'orizzonte. "Cazzo, eri come..." quasi si incantò non terminando la frase. "Come?" fu allora che Mattia permise alle sue labbra di scagionare un suono per interrompere quell'inaspettato silenzio. ...