scansati

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Oggi per Aoi iniziava una nuova vita.

Erano le 6:30, la sveglia incomincio a suonare interrottamente, la ragazza aveva il sonno facile, si alzò immediatamente dal letto spense la sveglia, e corse in bagno a farsi una doccia, dopo tutto era il suo primo giorno nella nuova scuola.
Faceva abbastanza freddo, ma la divisa era abbastanza pesante, dei jeans una camicia e una cravatta nera, abbinata alla giacca, per non avere freddo Si mise addosso anche un bleazer abbastanza pesante.
Prima di uscire si, fece un attimo un trucco veloce a base di eye-liner e mascara, raramente faceva colazione, se ne uscì così come sempre, chiuse a chiave e andò alla fermata dell'autobus.

Pro. Yoon: Buongiorno ragazzi da oggi avrete una nuova compagna di classe, presentanti per favore .

Panico,panico la ragazza in certe situazioni non sapeva cosa fare, si avvicinò alla lavagna e scrisse il proprio nome accompagnato da un inchino .

Prof.Yoon: Aoi puoi andare a sederti li .
Aoi si inchinò di nuovo, in classe tutti erano curiosi della nuova studentessa, come dare torto, era veramente bella, capelli lunghi neri che raggiungevano la vita, occhi neri, di bassa statura.
Peccato che avesse perso la sua bella voce tanto tempo fa.

Prof.Yoon: Yaa nishimura sei di nuovo in ritardo per la mia lezione, inizia a venire in tempo o non se quest'anno avrai fortuna.
N: Mi dispiace, non succederà mai più glielo giuro.
P: Sisi ora vai a sederti .

pov Aoi

A volte però vorrei avere la forza di parlare.
Andai a sedermi, un attimo dopo, entro in classe un ragazzo, sarà alto circa 185, moro .
Devo presupporre che venga spesso in ritardo per essere sgridato così.
Si mise al posto davanti al mio.
N: bellezza scansa, è il mio posto quello. Mi disse guardandomi, mi alzai dal mio o meglio dal suo posto con indifferenza e mi misi nel banco in fondo dell'altro lato .
Come si permetteva di chiamarmi " Bellezza", che modi-.

Riki pov

Cazzo, cazzo sono in ritardo per colpa di quella aish niki basta insultare e corri, appena entrai in classe la professoressa aveva già iniziato a spiegare: merda.
Mi scusai e andai a sedermi al mio posto, occupato da una ragazza, allora mi misi al posto davanti al suo.
R: scansa è il mio posto quello bellezza.
dissi sarcastico, la ragazza senza dire una parola se andò in modo indifferente e non degnandomi di uno sguardo.
Ma chi era quella, come si permette, di comportarsi così con me.

𝘜𝘯'𝘢𝘭𝘵𝘳𝘢 𝘯𝘰𝘵𝘵𝘦 𝘪𝘯 𝘥𝘰𝘸𝘯Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora