Capitolo 14: California

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Si sedettero a terra, e Nancy iniziò a raccontare ciò che avevano visto nel Sottosopra: «Come pensavamo il portale è sul fondo del Lovers Lake, ma ce n'è uno in tutti i luoghi in cui Vecna ha catturato le sue vittime...dall'altra parte però è rimasto tutto come tre anni fa, quindi niente armi nella mia stanza per esempio. Hawkins è infestata da pipistrelli o cose simili e Vecna ha sparso come dei tentacoli per tutta la città e se vengono toccati... be' lui sa dove siamo, sempre»
«Quindi abbiamo pochissimo margine di movimento, giusto?» fece notare Lucas.
«Si, esatto. Ma qualcosa da fare ci potrebbe essere- Nancy guardò Livia -Mentre tu non c'eri Vecna mi ha parlato...mi ha mostrato ciò che vuole fare ad Hawkins...la nostra Hawkins aprirà un portale, un enorme portale e distruggerà tutto, ucciderà tutti e...forse riuscirà anche ad espandere tutto ciò»
«Ma non può farlo giusto? Max è il tassello mancante e lei è al sicuro!» disse Livia, poggiando del tè che aveva appena preparato per i ragazzi.
«Si è vero, ma potrebbe sempre cambiare vittima, no?» interruppe Steve.
«La soluzione è ucciderlo» concluse Dustin, con tono grave.

Tutti gli sguardi si incontrarono, come potevano uccidere quella creatura, considerando che alcuni tra i presenti non erano stati nel Sottosopra, non c'era nessuna Undici ad aiutarli e in più quel mostro sembrava immortale.
«Ho un piano- Dustin si sedette ed iniziò a spiegare -Vecna vuole Max, quindi diamogliela, attiriamolo alla vecchia casa, lui sarà impegnato con lei, noi andremo nel Sottosopra armati fino ai denti e lo faremo fuori»
«Ci serve coordinazione per fare questo Dustin- Livia incrociò le braccia pensando -qualcuno dovrà stare con Max per liberarla al momento giusto, poi ci sono quei pipistrelli giusto? dovete distrarli, e i tentacoli? ci vuole molta attenzione laggiù»
«Lucas starà con Max, tu sarai la coordinatrice, io ed Eddie saremo le esche dei Demo-pipistrelli e Nancy, Robin e Steve uccideranno il bastardo»

Limarono i dettagli per il resto della serata e poi si diedero la buonanotte.
Per la prima volta dopo giorni Eddie e Livia rimasero soli, di nuovo destinati a doversi salutare nel giro di un giorno, o qualche ora.
La tensione era evidente, se ne stavano in disparte senza fiatare, in un modo o nell'altro finivano sempre per stare in silenzio quando erano insieme.

«Dovremmo parlare di quello che accadrà dopo la grande battaglia» iniziò la ragazza.
«Mh? Dici...cosa vorremo fare dopo?»
«Si...per esempio...io pensavo di lasciare la scuola, e trovare un lavoro per comprare una casa»
Eddie ridacchiò: «Pensavo di fare la stessa cosa»
Livia sorrise avvicinandosi, lui le mise il braccio intorno alle spalle, mentre la testa di lei si appoggiava sulla sua spalla.

«Dovremmo andarcene da Hawkins, prendere qualche soldo, una macchina e partire»
«Dove vorresti andare Livia?»
«California? Mi piacerebbe vivere vicino al mare»
«Sarebbe romantico» i loro sguardi si incontrarono, a pochi centimetri di distanza, la tensione era sparita. C'erano solo loro.
«Allora che California sia» sussurrò Livia.

Si baciarono, Eddie la fece sdraiare, tenendola per i fianchi, mentre lei gli accarezzava il volto.
I vestiti iniziarono ad essere di troppo, ma quando si allontanavano per svestirsi sentivano la mancanza delle labbra dell'altro, erano impazienti di sentire quel fuoco accendersi e consumarli.

Non sapevano quanto tempo avevano, per questo sfruttarono al massimo quella notte, lasciandosi segni sulla pelle che la mattina dopo avrebbero provocato imbarazzo e rossori.
Ma che importava in quel momento? Niente importava, solo loro due.

Under your spell //Eddie Munson x ocDove le storie prendono vita. Scoprilo ora