Capitolo 6: Vento d'autunno

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Eddie si calmò dopo qualche minuto. Gli altri iniziarono a domandargli della sera prima.
«Non mi credereste»
«Mettici alla prova» lo sfidò Robin sedendosi davanti a loro.
Eddie guardò Livia con preoccupazione ma iniziò a raccontare: «Ero a casa con Chrissy...mi aveva chiesto della roba pesante e mentre la cercavo lei stava in salotto. Quando sono tornato aveva gli occhi girati indietro, ed era immobile come se stesse avendo un attacco epilettico- la voce gli si bloccò nella gola - ho cercato di farla riprendere ma si è sollevata in aria...le sue ossa si sono rotte e-e gli occhi sono stati tirati via ed è caduta a terra...i-io non sapevo cosa fare e-e sono fuggito ma vi giuro, non ho inventato niente!»

Gli occhi di Livia fissavano il pavimento. Quella era davvero una storia incredibile ed impossibile, la gente non fluttua per nessun motivo.
Era così confusa, si mise la testa tra le mani facendo un respiro profondo.

«Ti crediamo- disse Dustin -questi avvenimenti in realtà non sono nuovi...per noi»
«Che cazzo dici- Livia alzò la testa di scatto, guardandoli severamente -la gente ad Hawkins si mette a fluttuare ora?»
«C'è una realtà che non conoscete...sotto ad Hawkins c'è un'altra Hawkins...solo più oscura e piena di mostri»
«Mostri?» riprese Eddie, incredulo.
«Si be' mostri che sono riusciti ad entrare nella nostra Hawkins tramite dei portali- prese parola Steve -credevamo di averli chiusi con l'aiuto di una ragazzina con dei poteri ma...sembra di no»
«Sentite quello che dite vero?» Livia era assolutamente incredula.
«Ok ok, calma, ora vi spiegheremo tutto»

Parlarono per delle ore, spiegando ai due tutto ciò che era accaduto negli anni prima, i demogorgoni e i "demo-cani" ed infine il Mind Flayer.
A quel punto Livia li fermò: «Mi state dicendo che...mia-mia madre non è morta in un incendio?- silenzio -Rispondetemi! È morta per colpa di un cazzo di mostro gigante uscito da-da un portale tra una dimensione alternativa e la nostra?!»
«In pratica...si» disse Dustin, con voce calma.
Eddie la guardava sconsolato quanto lei.
«Tutto questo è una merda»
«Si ma questa volta è una minaccia più grande- continuò Dustin -è il capo di tutta questa situazione...uno tipo Vecna- guardò Eddie cercando di capire se lo stesse seguendo -se la mia teoria è esatta le vittime di Vecna entrano in una specie di illusione diretta da Vecna stesso e poi lui li uccide, sia nell'illusione che nella nostra realtà, senza lasciare traccia...»
«Come cacciamo un mostro che non vediamo?» chiese Eddie.
«Non lo so ma dobbiamo trovare un modo...e scarcerati da tutte le accuse»

Se ne andarono tutti, lasciando Livia ed Eddie in quel rifugio.
Livia si era proposta di restare per proteggere Eddie (Steve le lasciò una delle sue mazze chiodate) mentre i ragazzi indagavano su Vecna.
«Mi vuoi parlare di...tua madre?»
«Anche tu hai appena passato un lutto, non voglio parlarne ora»
«Se condividiamo un peso potrebbe diventare più leggero...per entrambe»
Livia non rispose subito ed Eddie si scoraggiò un po'; lasciò cadere le mani e si appoggiò al muro, chiudendo gli occhi esausto.

«Mia madre era una poliziotta, quella sera una chiamata ci aveva svegliato nel mezzo della notte. Un incendio al centro commerciale, c'erano ancora persone dentro. Si vestì velocemente ed uscì, salutando me e mio padre...Noi abbiamo seguito la vicenda dal televisore e quando un pezzo del soffitto è crollato o preso il motorino e sono accorsa. Mi dissero solo che lei era dentro, e non c'era modo di salvarla in quel momento, dovevo sperare che sopravvivesse...ma poi l'esplosione...non cercarono neanche più di entrare» Aveva raccontato tutto guardando fisso davanti a sé.
Eddie non sapeva che dire, quindi non disse nulla; prese la giacca di pelle e la mise sulle spalle di Livia.
«L'autunno si avvicina...dovresti coprirti di più».

Under your spell //Eddie Munson x ocDove le storie prendono vita. Scoprilo ora