Capitolo 17: L'uno per l'altro

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La notte arrivò, e come previsto Jason non resse tutte quelle ore sveglio, e si addormentò.
Gli altri a dirla tutta non faticarono a seguirlo, probabilmente pensando che se Jason riusciva a dormire in quella situazione stressante, per loro non sarebbe stato un problema.

Livia prese al volo l'occasione, piano piano andò alla porta, sfruttando l'esperienza con suo padre (come a dire, non tutto il male vien per nuocere) la aprì silenziosamente e in men che non si dica era fuori.
Corse verso il luogo prestabilito e vi trovò Lucas e Max, le consegnarono il walkie talkie e poi Lucas appoggiò una mano sulla sua spalla: «Buona fortuna»
«Andrà tutto bene» sorrise nel modo più rincuorante possibile ai due ragazzi, e poi si sistemò in posizione, aspettando i segnali da parte di Lucas.

Intanto controllava la strada, temeva comunque che Jason l'avrebbe seguita, in quel caso sarebbe stato un disastro per tutti, doveva escogitare un piano di fuga/distrazione.
Era così concentrata che per un attimo le sfuggì di mente il punto di tutto quello che stava facendo (escluso salvare il mondo): Eddie.
L'avrebbe rivisto? Stava bene? Avrebbe fatto qualcosa di incredibilmente stupido mentre lei non c'era?

Il segnale di Lucas arrivò ed ecco che repentina lo passò agli altri.
«Vecna è caduto nella trappola, passo»
«Ricevuto... è bello sentirti Livia» quella era la voce di Eddie...era così tranquillo. Probabilmente era l'adrenalina del momento.
«Ricevuto, ci stiamo muovendo» disse Steve.

Livia poggiò il walkie-talkie al petto e chiuse gli occhi cercando di non piangere.
"Andrà tutto bene, andrà tutto bene" si ripeteva mentalmente, tenendo d'occhio tutto ciò che aveva intorno.

Quanto era passato da quando era lì? un'ora, forse.
Nulla si muoveva, c'era un silenzio assordante rotto solo di tanto in tanto dalle foglie che si muovevano con il vento autunnale.
Era ancora perfettamente vigile, tranquilla ed immobile.

Ma un dolore lancinante la colpì tutto d'un tratto.
«LIVIA! LIVIA AIUTO!!» sentì Lucas urlare e si precipitò dentro.
Max era a terra, tra le braccia di Lucas, occhi bianchi, assenti, lacrime di sangue, ossa rotte. Era la descrizione della morte che Vecna preparava per tutte le sue vittime.
«No- disse, quasi senza fiato. Andò dai due e scosse Lucas molto forte -Lucas dobbiamo portarla fuori! Ora!»Lo aiutò a tirarla su e a portarla fuori.

Com'era successo? Lucas aveva la cassetta e tutto il resto per poterla salvare...una distrazione forse? non aveva senso pensarci in quel momento, raggiunsero la prima cabina telefonica e chiamarono i soccorsi.

«Liv» una voce rotta la attirò, veniva dal walkie-talkie; rispose subito: «Ragazzi c'è un problema...ha-ha preso Max! il suo cuore non-non batte aiuto vi prego» le lacrime scendevano a dirotto, era terrorizzata.
«Livia stiamo arrivando!» rispose Steve.
«Livia...sono Eddie» eccola la voce rotta.
«Eddie? stai bene?!» silenzio. cadde in ginocchio.
«Penso di star morendo...quei bastardi di pipistrelli mi hanno attaccato...e io che avevo un tatuaggio in loro onore» si sentì come una piccola risata, qualcuno era con lui...Dustin.

«Eddie resisti ti prego- Livia diede l'aggeggio a Lucas e iniziò a cercare di rianimare Max, in un tentativo disperato di rendersi utile -Per favore non abbandonarmi Eddie» balbettava e tremava.
«Non ti sto abbandonando...noi andremo in California a vedere l'oceano Liv...non ti ricordi? Tornerò da te perché l'ho promesso...ho dato la mia parola»

«Ti amo»

Nessuna risposta

«Eddie?...Eddie rispondi!»

«Livia...se n'è andato»

l cuore di Max riprese a battere ma in quel momento la terra tremò.
Livia trascinò il corpo di Max lontano dalla crepa che si stava formando lì in mezzo, un'enorme voragine si aprì e sotto si vedeva un mondo rosso, qualcosa di spaventoso.
Lucas e Livia urlavano e stringevano alla ragazza incosciente, per proteggerla.

Quella notte il mondo vide l'inizio della sua fine. E in quei ragazzi che avevano tentato disperatamente di porvi un freno rimase un vuoto impossibile da colmare e da capire.
Nessuno li avrebbe mai capiti, nessuno se non loro stessi.
Lì l'uno per l'altro.

Under your spell //Eddie Munson x ocDove le storie prendono vita. Scoprilo ora