Capitolo 2

698 27 7
                                    

𝙐𝙣 𝙢𝙚𝙨𝙚 𝙙𝙤𝙥𝙤 ...

Incubi..
Mi perseguitano da tanto tempo ormai, sopratutto dopo la mia fuga.
Ogni volta che chiudo gli occhi o mi addormento per qualche minuto, il mostro di mio padre mi tormenta.

Sono terrorizzata e comincio a credere che questa fuga non sia stata una buona idea.
Ma ormai non posso più tornare indietro, perciò vivrò la mia vita in mezzo agli umani, che non sono poi così tanto male.

Queste settimane sono state dure, perché non avendo nulla con me, ho dovuto rubare tra i negozi da mangiare e qualche vestito.

Ma poi dopo due settimane ho scoperto di avere un altro potere, che per altro è davvero difficile da controllare, usarlo mi provoca nausee è qualche volta svenimenti.
Con un solo sguardo posso controllare la mente delle persone, così che possano fare quello che voglio.

Non lo uso spesso solo per necessità, manipolare le persone non è nella mia priorità.

Dopo tanta fatica, ora vivo in una casa vicino al bosco dove c'è anche la spiaggia La push.
Putroppo non posso entrate in acqua, ci sarebbe il rischio che mio padre mi trovi e non voglio.

Sono riuscita a trovarmi un altro passatempo :
Correre per i boschi.
Mi rilassa e mi fa sfogare tanta rabbia repressa.

Mi sono anche iscritta alla scuola degli umani, per non dare nell'occhio.
Sta andando tutto bene, ma il difetto di questa città è che piove sempre, infatti questo mi provoca un sacco di problemi.

Il rischio che mi spunti la coda in mezzo alla strada è molto alto.
Talvolta mi devo vestire come una befana per non bagnarmi.

A parte questo, direi che qui si sta più che bene.

Però ho notato una cosa strana...
Quasi ogni notte si sentono degli ululati che provengono dal bosco.
Non credo sia la mia immaginazione, forse sono lupi.
Non ne ho mai visto uno, ma devo presumere che non siano molto amichevoli, meglio stargli alla larga.

Guardo l'ora nel l'orologio attaccato al mio polso e vedo che sono quasi le sette, quindi mi preparo per il primo giorno di scuola.

Ho fatto dei corsi per imparare a scrivere e a leggere, ma anche per tenermi al passo con le materie scolastiche.

Ora posso iniziare il mio primo anno alla Forks High School.

****************

Come al solito oggi è nuvoloso, ma non dovrebbe piovere, almeno credo.
Prendo l'autobus e dopo cinque minuti sono già arrivata a scuola.
Dovrei studiare per prendere la patente della macchina, so che in America a sedici anni puoi già guidare, ma costa moltissimo.

Ora non rubo più per vivere, quindi mi sono trovata un lavoro in una piccola tavola calda, molto accogliente, lo stipendio è buono.

Detto questo torniamo alla cara e vecchia scuola, che tra l'altro non mi va molto di frequentare, mi è già bastata la scuola delle sirene.

Entro dal portone d'entrata, dove ragazze e ragazzi facevano avanti e indietro dagli armadietti.
Schiamazzavano, ridevano è alcuni si baciavano ( cosa alquanto ripugnante).

Non ho mai baciato nessuno, non so neanche come si fa.
Ma solo perché l'amore è una stupida perdita di tempo.

Lo strano rumore della campanella mi fa capire che le lezioni stanno per iniziare.
Guardo l'orario delle lezioni e vedo che le prime ore ho letteratura.

Entro nella Aula ( che è così tetra, sembra ci sia morto qualcuno) , mi siedo al primo banco che trovo libero.
Davanti a me noto che c'è una specie di televisore piccolo e grigio.
Il professore ( presumo dell'età di 60 anni circa) inizia a parlare con aria monotona che già fa venire sonno.

𝐒𝐈𝐑𝐄𝐍 // 𝘛𝘸𝘪𝘭𝘪𝘨𝘩𝘵Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora